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Andrea Sisti

Andrea Sisti nasce a Roma nel 1967. Infanzia ed adolescenza vengono trascorse tra La Maddalena e Roma nel ristorante che porta il nome del nonno materno (Giuseppe Caporicci), “Otello alla Concordia”, frequentato dalle più alte figure del cinema, della cultura e dell’arte come Mario Monicelli, Piero De Bernardi, Pierpaolo Pasolini, Alberto Moravia, Federico Fellini, Salvatore Quasimodo, tutti amici fraterni del nonno Otello. Si divide tra il ristorante e le quinte del “Teatro Stabile del Giallo” di Roma fondato nel 1985 dal padre Giancarlo, noto attore di cinema e soprattutto di teatro. In un ambiente così stimolante Andrea coltiva la sua propensione verso la musica ed esordisce a 19 anni componendo la colonna sonora teatrale di “Angoscia” di F.Knott e poi per la riduzione teatrale di “Assassinio sul Nilo” di Aghata Christie. Ad accorgersi del suo naturale talento sarà Roberto Casini, coautore insieme con Vasco Rossi di alcuni grandi successi di quest’ultimo. Sarà Casini a spingerlo ad incidere nel 1993, grazie anche all’incontro con Maurizio Lolli, primo storico produttore di Vasco, il suo omonimo album d’esordio. Durante una cena dall’amico Tony Foutz, scrittore e sceneggiatore, Andrea conosce il mitico Donovan, autentica icona mondiale del folk. Con Donovan, Andrea incide il brano “Maledetto” inserito nel suo primo album omonimo e sempre con Donovan si esibisce nel 2002 all’Auditorium di Roma ed al Premio Tenco, dove esegue in anteprima il brano “Dietro le quinte”, dedicato al padre. Nel 2005, esce “Dietro le quinte”, album che vede la partecipazione di Donovan, Remo Girone, degli sceneggiatori Furio Scarpelli e Giorgio Arlorio, vero e proprio figlioccio artistico di Cesare Pavese, con il quale Andrea ha duettato su di un testo scritto da Mario Pogliotti riprendendo alcune frasi de “La luna e i falò”. A riconoscimento della qualità del disco, presentato con un concerto al Teatro Ambra Jovinelli di Roma, cui hanno partecipato tutti gli ospiti del disco – giunge il Premio Lunezia, premio al valore letterario della musica. Nel 2006 Andrea Sisti compone col compositore e arrangiatore Puccio Pucci la colonna sonora per il film “Padiglione 22” presentato in occasione del Roma Film Festival. Di prossima uscita un film-documentario sul regista Mario Monicelli, dal titolo “L’armata di Mario” per la regia di Francesco Ranieri Martinotti e Michele Placido, per il quale Sisti ha composto in collaborazione con Puccio Pucci la colonna sonora.

Il nuovo album “L’AMORE CHE VIENE”

Il nuovo album dal titolo “L’amore che viene” , arrangiato da Puccio Pucci e prodotto da Gianluca di Furia per la Aliante dischi (distribuito da EGEA), vanta preziose collaborazioni. Di rilievo i duetti con Paula Morelenbaum (cantante del gruppo Novabanda di Antonio Carlos Jobim, il più grande compositore brasiliano di tutti i tempi), la partecipazione straordinaria di Giovanni Allevi nel brano “Il canto delle nuvole”, gli interventi di Roy Paci, del maestro Luigi Lai, e dei Tenores Su Dillu nonchè la presenza di Donovan che figura come coautore del brano “Un bacio rubato”. Quattro brani dell’album sono stati registrati a Rio de Janeiro con alcuni dei più attivi musicisti del panorama brasiliano tra cui Fernando Caneca, Paulo Braga, Adriano Giffoni e Marcos Suzano.

Il disco è già stato pubblicato in Brasile nel marzo 2009 e la canzone “L’amore che viene”, duetto in portoghese ed italiano con Paula Morelenbaum, è stata scelta come tema principale di “PODER PARALELO”, la novela di punta della rete televisiva brasiliana REDE RECORD. Nel nuovo album Andrea propone infine un’elaborazione (scritta nel 2005) in forma di canzone della poesia “Lentamente muore” di Martha Medeiros ed una bonus track ispirata al film di Gillo Pontecorvo “La lunga strada azzurra” che Andrea dedica  al mitico personaggio del pescatore Squarciò e all’isola della Maddalena, sua seconda casa, allo stesso Pontecorvo ed allo sceneggiatore Franco Solinas, due maestri del cinema e amici del nonno materno Otello, con i quali Andrea ha vissuto l’adolescenza (vedi foto Giuseppe Caporicci, detto “Otello” con Franco Solinas e Battista Conti).

Vedi anche Sogu maddaleninu