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Borracina azzurra

Borracina azzurra (nome scientifico Sedum caeruleum, nome locale ua titina)

La borracina azzurra è una pianta annua a distribuzione mediterranea con baricentro sudoccidentale presente in Sardegna e in Sicilia. Sulle nostre isole è diffusa, presente ad esempio presso gli anfratti di rocciosi. Cresce in ambienti rupestri e sulle ghiaie, su suoli primitivi aridi d’estate, con reazione acida o subacida, derivanti da substrati silicei, oppure su terra rossa. Il nome generico è di etimologia incerta: potrebbe derivare dal latino ‘sedeo’ (mi siedo) per il portamento prostrato di molte specie, oppure con significato di sedare (calmare); il nome specifico si riferisce al colore azzurro dei fiori. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-maggio.

Pronte a colonizzare qualunque terreno, esse si arrischiano là dove altre piante più delicate non potrebbero mai crescere, in condizioni di vita anche molto difficili; eppure esse hanno il ruolo fondamentale di fermare con le radici il terriccio, di arricchirlo, dopo la loro morte, con le sostanze nutritive delle quali sono formate e quindi di creare le condizioni perché altre piante si installino. Questo ciclo, nelle nostre isole, inizia spesso con piantine conosciute e utilizzate dagli isolani, fra le quali la più nota è l’uva (o ua) titina, ora presente con le piccolissime foglie carnose di colore verde, che i bambini un tempo mangiavano trovandole saporite.

Nella tarda primavera le foglioline carnose di questa pianta, vanno arrossandosi sempre più intensamente, ornando così di grosse macchie purpuree le fratture e le piccole depressioni delle rupi granitiche ove predilige vegetare. A maturazione esse assumeranno un bel colore rosso brillante.