CronologiaMillenovecento

Correva l’anno 1930

Già nel 1930 una quarantina di scalpellini maddalenini avevano ripreso la via dell’Egitto; l’esperienza si ripeteva nel 1935, nel 1937, nel 1940: il lavoro si svolgeva nelle grandi cave di sienite e di granito situate fra Assuan e El Shellal, distanti fra loro circa sette chilometri, in un ambiente che, almeno in inverno, risultava abbastanza confortevole. Altri si erano spinti più lontano, a Gebel Aulia Dam, dove era in costruzione una grande diga sul Nilo Bianco, a 40 chilometri da Khartoum (in arabo الخرطوم). Un altro gruppetto, del quale facevano parte Pietrino Marcì e Settimio Spolvieri, lavorava ad un’opera monumentale ordinata da un facoltoso egiziano ad una ditta italo-belga che occupava circa 700 operai: i nostri scalpellini, ai quali era affidata la parte più delicata dell’opera realizzata tutta a scalpello e bocciarda, godevano di un buon trattamento economico, valutato mediamente in 60 piastre al giorno, a fronte di quello degli operai egiziani che non superavano mai le 15 piastre. Ai locali era affidato, fra l’altro, il lavoro di carico: i conci sorretti da due catene legate a lunghi pali posati sulle spalle venivano faticosamente spostati dal luogo di lavorazione al trenino che, in 17 ore, li trasportava al Cairo. Gli scalpellini vivevano in cameroni da 30 persone l’uno, corredati da un unico servizio igienico al centro del campo “sotto una tenda con le mosche a migliaia”; una mensa che costava 300 piastre al mese provvedeva ai pasti compresa la colazione del mattino, consistente in mezzo litro di latte e un filoncino di pane, che veniva inviata direttamente sul posto di lavoro verso le nove. Le condizioni igieniche poco curate avevano come normale conseguenza la dissenteria che colpì mortalmente uno scalpellino maddalenino, Antonio Cossu, soprannominato Santa Maria, pianto dai compagni che lo seppellirono in una tomba di granito rosa nella chiesa cattolica di Assuan. Per gli italiani un punto di riferimento importante era la missione gestita da 13 suore e diretta da padre Antonio di Brescia, che, fra le altre attività rivolte anche agli immigrati, aveva organizzato per i giovani locali una scuola di arti e mestieri. I nostri amavano farsi fotografare con persone del luogo o presso gli alberghi di El Shellal che durante l’inverno ospitavano personaggi favolosi come l’Aga Kan: le foto di donne e uomini vestiti dei loro lunghi abiti accrescevano la meraviglia dei racconti strabilianti di chi rientrava portando con sé i cappelli di tela rigida da esploratori e, a volte nascosti in fondo al cuore, i ricordi degli incontri, della fatica, del caldo cocente dell’estate, della nostalgia. Paradossalmente ad una diminuzione della richiesta di pietra lavorata corrispondeva l’incremento del numero delle nuove cave con la conseguente parcellizzazione della produzione, una concorrenza spietata che danneggiava tutti e che comportò, in breve, inesorabili chiusure di esercizio e licenziamenti.

Iniziano i lavori per la realizzazione in Regione Mongiardino- Puzzoni, dell’acquedotto comunale. Comprende una grande diga di sbarramento in granito, tuttora esistente ed efficiente, per un invaso massimo di 600 mila metri cubi. Vennero realizzati un impianto di sollevamento, condotte per la distribuzione idrica nelle principali vie della città, comprese le fontane pubbliche. Fu terminato nel 1937. L’opera, imponente, rilevante non solo per quei tempi, doveva garantire acqua per migliaia di persone.

Il canonico Salvatore Vico crea a Santa Teresa un istituto per l’assistenza specifica a ragazze con minorazioni psichiche e fisiche, ospitandolo nella vecchia casa parrocchiale. L’opera (chiamata delle Deficienti) si regge con le questue che le suore fanno mensilmente nel paese e con contributi di benefattori.

15 febbraio

Viene emanato un avviso rivolto ai disoccupati.

marzo

Enrico Meloni (classe 1892) ex carabiniere, bracciante agricolo e militante del Partito Repubblicano Italiano, tentò di espatriare da La Maddalena in Corsica, ma venne scoperto e arrestato dalle autorità fasciste.

19 maggio

Nasce alla Maddalena, Mario Birardi. Politico regionale e nazionale; Si è impegnato fin da giovanissimo nel PCI ricoprendo per anni importanti incarichi politici in seno alla Federazione sassarese. Dopo essere stato consigliere provinciale di Sassari, nel 1965 è stato eletto consigliere regionale del suo partito per la V legislatura nel collegio di Sassari e riconfermato in seguito ininterrottamente fino al 1979, quando è stato eletto deputato per la IX legislatura repubblicana. Dopo l’elezione si e` trasferito a Roma per lavorare nella direzione nazionale del suo partito. Non più riconfermato parlamentare, ha continuato tuttavia a occuparsi di politica aderendo ai PDS prima e successivamente ai DS e nel 1997 è stato eletto sindaco della Maddalena, rimanendo in carica per tutta la consigliatura fino al 2002. Appassionato studioso di Garibaldi e dei garibaldini, nella sua casa di La Maddalena conserva una interessante collezione di documenti, stampe e oggetti legati alle imprese del Generale. Sarà uno dei soci fondatore della “Fondazione del Memoriale Giuseppe Garibaldi” di Caprera

8 giugno

La motonave Olbia entra in servizio sulla linea Civitavecchia-Terranova.

16 ottobre

Muore Raffaele Rossi. Nato a Senigallia (Ancona) il 24 maggio 1865, fu per molti anni disegnatore in servizio presso gli Uffici del Genio Civile per la Marina Militare a La Maddalena. Ottenne l’incarico di progettista del locale ‘Istituto religioso delle Suore di San Vincenzo, nonché del Palco della Musica nella Piazza Umberto I, manufatto destinato alle esibizioni di Bande o gruppi musicali in genere, è documentato inoltre che sovrintese alla costruzione della Chiesa della Frazione Moneta. Suo figlio Costantino Rossi fu pioniere dell’aeronautica.

2 novembre

Si benedice l’alta colonna di granito posta al centro del cimitero per “ricordare le tombe degli eroi”.