CronologiaMillenovecento

Correva l’anno 1954

Correva l'anno 1954Nel 1950 Pio XII proclamò il Giubileo; il 1° novembre istituì il dogma dell’Assunzione di Maria. In occasione del primo centenario del dogma dell’Immacolata, nel 1954, la Madonna di Luogosanto venne proclamata Regina della Gallura. In quell’anno la statua della Madonna fu portata in pellegrinaggio in numerosi centri della diocesi tra i quali La Maddalena; venne accolta nella chiesa di Santa Maria Maddalena, all’Ospedale Militare, presso la biblioteca del Circolo Ufficiali, all’Istituto San Vincenzo, nel rione Moneta, nel rione Due strade e in molti altri rioni cittadini nei quali, vennero collocate formelle o edicole, raffiguranti i misteri del rosario, che in parte si conservano ancora oggi

Gli abitanti di Bonifacio sono 2157.

Uscendo da La Maddalena verso ponente, la nave Melisenda urta contro gli scogli: per limitare i danni va ad arenarsi nella spiaggia di Mezzoschifo dopo aver gettato a mare gran parte del carico di blenda.

A San Pasquale si completa l’edificio per la Scuola Materna: nella frazione opera un asilo parrocchiale.

8 gennaio

Dimissioni della giunta Crespellani. Il 22 gennaio il DC Alfredo Corrias dà vita prima a una Giunta regionale di centrodestra e successivamente a un’altra DC-PSd’Az.

28 marzo

Esordisce nella partita Cral Marina-Ozieri (1-0) nel ruolo di centravanti, Mario Pisano. Si capisce subito che è un predestinato: diventa il più giovane maddalenino esordiente in un torneo regionale e realizza anche la rete decisiva. Dal 1956 al 1964 gioca nell’Ilvarsenal per otto campionati. Subito titolare, in bianco-celeste inizia da mezzala per poi trovare stabile collocazione come mediano sinistro, in uno schieramento impostato secondo la tattica del sistema (o talvolta del mezzo-sistema). Mancino naturale, affianca alle qualità tecniche intelligenza tattica e senso della posizione mettendo in mostra un gioco aereo di notevole efficacia, sia in difesa che in fase realizzativa. Impostosi a livello regionale nella rappresentativa di Cenzo Soro, insieme a Piero Paoli viene anche selezionato per la nazionale dilettanti. Nel 1960, ormai maturo per le categorie superiori, sembra destinato a trasferirsi al Como in Serie B, ma poi l’operazione per qualche motivo sfuma. Pisano rimane quindi all’Isola e si conferma punto di forza di un’Ilva composta da elementi locali, rispettata e temuta in tutta la Sardegna, e costantemente in lotta per il primato. Sono gli anni in cui a casa si gioca in una vera “Fossa dei Leoni”, dove è un caso eccezionale che l’Ilva lasci anche un solo punto, circostanza certificata dalla lunghissima imbattibilità interna durata dall11/12/1955 (Ilva-Nuorese 1-2) al 6/1/1963 (Ilva-Nuorese 0-1). La squadra occupa stabilmente i primissimi posti e poi nel 1960-62 vince due campionati consecutivi. Nel 1961 i bianco-celesti sfiorano anche il titolo nazionale (perdendo solo la finale con il Borgomanero) mentre rimane nella storia della società il brillante ma sfortunato campionato di Serie D del 1962/63, con Pisano capitano. Dopo una brillante stagione in Quarta Serie con il Tempio (nel 1965/66), l’anno successivo gioca il suo ultimo campionato con l’Ilva, chiudendo il 14/5/1967 (Ilva-Arzachena 3-0) con all’attivo oltre 240 presenze ed una quarantina di reti. Nel biennio 1967/69 assume l’incarico di allenatore-giocatore del Palau, che conduce ai massimi risultati della storia calcistica palaese. Con i verdi scende in campo ancora 53 volte, con 11 marcature, e poi decide di lasciare il calcio giocato.
Nel 1969 rientra quindi all’Isola per allenare l’Ilvarsenal, che guida quasi ininterrottamente fino al 1984 per un totale di 12 campionati, intervallati dalla pausa di un anno nel 1973 e da due campionati alla guida del Tempio negli anni 1979/81: suo il primato di panchine con i bianco-celesti. Anche come tecnico riesce a competere in posizioni di vertice ottenendo ottimi piazzamenti. In questi anni, nel rispetto della consolidata tradizione isolana, lavora con passione e sapienza a favore degli elementi locali, nei quali ripone fiducia riuscendo a valorizzarne il potenziale con un inserimento sempre graduale, ponderato e intelligente. Anche da allenatore si afferma a livello regionale ottenendo negli anni settanta il Nuraghe d’Oro, massimo riconoscimento per gli allenatori sardi, mentre nel 1981 affianca il D.T. Cenzo Soro nella conduzione della Rappresentativa Sarda impegnata nel Trofeo Barassi.
Per sintetizzare la sua carriera si può ricordare che Mario Pisano da calciatore ha disputato più di 330 partite (con oltre 50 reti) mentre da allenatore ha guidato le sue squadre – prima in campo e poi in panchina – in circa 350 gare: numeri che traducono un bel pezzo di vita dedicata al calcio isolano, e sempre a testa alta come quando svettava nel rettangolo di gioco. (Gianni Vigiano)

18 aprile

Inaugurato dal Ministro Antonio Segni il liceo-Ginnasio “G. Garibaldi”. Da allora, sotto la guida dei presidi incaricati Ugo Sarpi, Lidia Farina Ghirardi, Antonio Canolintas e dei presidi titolari Renzo de Martino e Lucia Palmas Queirolo, ha funzionato attivamente, distinguendosi per serietà degli studi, l’impegno dei docenti e la disciplina degli allievi, molti dei quali, conseguita la maturità, si sono brillantemente affermati nelle professioni più prestigiose, nelle carriere direttive e nel mondo accademico.

6 maggio

Sono passati cento anni dal naufragio della Sémillante: lo ricordano, con una corona di fiori affidata al mare di fronte alla punta dell’Acciarino di Lavezzi, alcune personalità francesi, dirette a La Maddalena per la firma della convenzione che facilita l’accesso turistico in Sardegna e in Corsica.

15 giugno

In seno al Consiglio provinciale era stata costituita una Commissione di Studio per la Rinascita dell’Isola de La Maddalena. Era stato chiamato a presiederla Sebastiano Asara e ne facevano parte Gavino Demuro (maddalenino), Gavino Giordo, Andrea Meloni e Achille Pinna. La Commissione produsse a fine anno una relazione conclusiva, molto interessante e dettagliata, dove erano presentate le principali iniziative da attuare per rendere esecutivo il Piano di Rinascita. La relazione passò al Consiglio regionale, dove si creò un’altra commissione di studio la quale, sulla scorta dei documenti ricevuti dalla Provincia di Sassari, elaborò un complesso organico di proposte, elencando i problemi di massima importanza e quelli marginali. Le commissioni avevano indicato una serie di progetti per darvi forma: un cantiere navale per costruzioni, le navi traghetto La Maddalena-Palau-Santa Teresa di Gallura-Bonifacio, la diga ponte La Maddalena-Santo Stefano, il turismo, la strada panoramica, l’industria del granito, la pesca, la Scuola Allievi Operai dell’Arsenale, la zona franca, il bacino di carenaggio, il centro di assistenza per i pescatori subacquei, le case popolari. Era un “libro dei sogni”, che continuavano a considerare una sorta di Bibbia, soltanto le sinistre, per fini meramente politici ed elettorali, secondo il ‘partito dei contrari’.

estate

Apre il Village Magique, dopo qualche anno d’attività il complesso si chiamerà Club Mediterranee. A quell’epoca, fondare un’azienda legata all’industria delle vacanze almeno nell’isola equivaleva a potersi definire pionieri. L’Aga Khan doveva ancora sbarcare nella Monti di mola poi ribattezzata Costa Smeralda. A metà degli anni Cinquanta solo Alghero e qualche insediamento di Platamona e Porto Torres attiravano inglesi danarosi e pochi altri stranieri, con serate allietate da Mike Bongiorno e dalla band di Fred Buscaglione.

14 agosto

Nell’ambito delle iniziative volte a migliorare i rapporti e gli scambi fra Sardegna e Corsica, trenta macchine dell’Automobilclub di Sassari sbarcano a Bonifacio. Hanno attraversato le Bocche su un’imbarcazione della Marina Militare perché il traghetto di linea fra Santa Teresa e Bonifacio può trasportare solo due macchine per volta.

20 ottobre

L’ambasciatrice americana a Roma, Clare Boothe Luce, e il ministro degli Interni italiano, Mario Scelba, firmano il “Bilateral infrastructure agreement”, un’intesa formale in base alla quale l’isola della Maddalena diventa un sito d’assistenza portuale e di deposito di carburanti per la Sesta Flotta. Un accordo che, comunque, era all’interno della cornice del Mutual Security Act, che risale al 1951. Si parla qui di un labirintico insieme di patti e accordi, tutti in funzione antisovietica, e ancora non del tutto emerso dagli archivi del Pentagono e da quelli italiani. Accordi che poi, alla fine, sono risultati essere semplici cornici, all’interno delle quali, poi, le contingenze e gli opportunismi della politica hanno disegnato tutto ciò che si riteneva più utile. Ovviamente, per gli americani.

24 ottobre

Bosa – Ilvarsenal 5-0; Pesante sconfitta per l’Ilva allenata dal toscano Mario Paoli. Sulle rive del Temo debutta in maglia biancoceleste nel ruolo di ala sinistra, Giovanni Scanu. È quella un’Ilva che, dopo l’esperienza del biennio 1950-52 nel torneo nazionale, fatica a ritrovare lo smalto dei giorni migliori. In quegli anni, anche per assolvere agli obblighi di leva, Scanu gioca saltuariamente mentre dal 1959 figura stabilmente nella squadra che, progressivamente rinforzata, compete per il titolo regionale. Sono le annate in cui la formazione base propone Scanu I e Scanu II (il fratello Bruno nel frattempo inserito nell’organico). Tre volte secondi, due campionati vinti, la sfortunata Serie D chiusa con l’immeritata retrocessione, l’immediata risalita sfumata alle finali per opera dell’Olbia, l’Ilva baby che ci riprova dopo una felice opera di ringiovanimento ed ancora un secondo posto che premia l’Alghero: questa la sequenza dei campionati che Giovanni Scanu ha vissuto da protagonista.
Dopo oltre 220 presenza in bianco-celeste, con una settantina di reti all’attivo, gioca la sua ultima gara con l’Ilva il 14/5/1967 (Ilvarsenal-Arzachena 3-0). Nei due campionati 1967-69 milita poi nel Palau giocando 33 partite con 9 reti. Dopo una breve esperienza da allenatore-giocatore con il Maddalena dedica infine al settore giovanile dell’Ilva.
Dotato di buona tecnica, Giovanni Scanu univa al vigore atletico una solida tempra agonistica: doti che, dopo le prime esperienze in attacco, gli hanno consentito di ben figurare sia a centrocampo che da terzino sinistro, ruolo nel quale ha giocato l’intero campionato di Serie D. Calciava bene con entrambi i piedi e concludeva in modo efficace realizzando in carriera parecchie marcature, talvolta decisive. (Gianni Vigiano)

dicembre

La Torre di Longosardo è gravemente danneggiata; il locale adibito a Santa Barbara, situato nella parte alta, è crollato e i muri sono lesionati. Si chiedono con insistenza contributi per il restauro.

13 dicembre

Si inizia a parlare di Club Med, il sindaco Pietro Ornano in una lettera, indirizzata al Ministro della Difesa-Marina e Marigeminil – tramite Marisardegna Cagliari e p. c alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Commissariato Turismo. Scriveva Ornano, tra le altre cose: “Questo comune ritiene opportuno incoraggiare la creazione in Caprera (località prescelta dal suddetto Club) del predetto villaggio, non solo perché l’iniziativa incrementerebbe notevolmente il movimento turistico (i gruppi si susseguirebbero da giugno a settembre in turni settimanali di centocinquanta persone) ma soprattutto perché contribuirebbe a risolvere la critica situazione economica in cui attualmente versa la popolazione di questa città”.