CronologiaDuemila

Correva l’anno 2018

1 gennaio

Nasce sull’isola d’Elba, il Comune di Rio. Nato dalla fusione tra Rio Marina e Rio nell’Elba.

3 gennaio

La situazione della biglietteria di La Maddalena verte in uno stato indecoroso. La società Delcomar, che allo stato attuale occupa soli 7mq, è pronta ad investire 100.000€ per ripristinarla e renderla più funzionale ma il Comune di La Maddalena non risponde da due anni. La società ha chiesto formalmente da oltre due anni e mezzo di poter utilizzare le vecchie biglietterie della Saremar così da poter migliorare il servizio per i residenti ed i turisti. In cambio è pronta ad accollarsi le spese per il ripristino dell’intera struttura ma dal Comune nessuna risposta. Anche la Regione Sardegna esorta il Comune a stipulare un accordo in tempi brevi. “Non si può lavorare in queste condizioni – afferma il procuratore della società di navigazione Gianfranco Atzeni – se non sigleremo presto un accordo dovremo trovare un’altra soluzione. Il demanio darebbe il via libera”

4 gennaio

Gli uomini della capitaneria di porto di la Maddalena hanno soccorso intorno alle 3 di questa notte due diportisti e un cane che si erano avventurati con la loro barca a vela tra le onde di un mare molto agitato con l’intento di raggiungere l’isola d’Elba dopo essere partiti dal porto di Sari-Solenzara, nel sud della Corsica. I due diportisti, romani, sono stati soccorsi al largo della costa orientale della Corsica. Si erano messi in mare ignorando completamente l’allerta meteo diramata nelle scorse ore dalla Protezione civile. L’SOS è scattato intorno alle 19 di ieri. Dopo il soccorso sventato da parte di un mercantile liberiano, il Comando generale di Roma ha inviato la motovedetta della Guardia costiera de La Maddalena, che è riuscita – non senza difficoltà – a riportare a terra gli spericolati diportisti.

12 gennaio

Il Presidente del Consiglio Regionale Gianfranco Ganau, per iniziativa dal Consigliere Regionale maddalenino Pierfranco Zanchetta, ha consegnato alla soprano isolana Lia Origoni la medaglia d’argento del Consiglio Regionale Sardo, con una preziosa dedica alla donna e alla straordinaria artista. Lia ha a sua volta consegnato agli importanti ospiti la sua biografia scritta da Giancarlo Tusceri e il dvd del documentario girato dal giovane regista sardo Tore Manca.

15 gennaio

E’ Fabrizio Fonnesu il nuovo presidente del Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena. Fonnesu, 42 anni, maddalenino, ingegnere civile, professione construction project manager per il gruppo Ansaldo, è nipote dell’ex sindaco Tonino Fonnesu. La sua nomina è frutto dell’intesa tra il ministero dell’Ambiente e la Regione, e certamente non mancherà di suscitare polemiche sull’isola. Fonnesu l’ha spuntata sull’altro candidato forte alla carica di presidente del Parco: Vincenzo Melone, classe 1953, ammiraglio, Comandante generale delle capitanerie di porto.

20 gennaio

È prevista per l’1, 2 e 3 giugno a La Maddalena, la manifestazione Voci di Maggio che quest’anno ha scelto il nord per l’annuale appuntamento che si tiene dal 2000. «Stiamo iniziando a definire i dettagli di questa edizione – spiega Gigi Sanna -, la location si sposa bene con il programma che stiamo pensando di mettere in pratica. Il 2 giugno del 1882 è la data della morte di Giuseppe Garibaldi. A lui dedicheremo un convegno, dove presenteremo l’uomo che in esilio a Caprera è stato allevatore e agricoltore». Non tutti sanno che l’eroe nazionale, nella piccola isola è stato un innovatore di pratiche agricole allora sconosciute. E così la manifestazione organizzata dagli Istentales si ripropone come momento non solo di musica ma anche di studio, conoscenza, solidarietà e valorizzazione delle sfaccettature che caratterizzano l’economia sarda. Organizzazione improntata come ogni anno sulla partecipazione di gruppi musicali isolani e nazionali. L’anno scorso a calcare il palco a Fordongianus furono oltre agli Istentales, Cristiano De Andrè, Tullio De Piscolo, Eugenio Finardi, i Bertas e Maria Luisa Congiu. E senza dubbio la colonna sonora di questa festa sarà “A mani nude”, testo e musica scritti con Roberto Vecchioni (nella foto), colonna sonora de sa paradura per Cascia.

21 gennaio

La Maddalena ha detto addio a nonna Irene, scomparsa alla bella età di 105 anni. Irene Lena, vedova Schirru, era una donna energica, punto di riferimento per intere generazioni di suoi familiari. Ha sempre vissuto nella sua casa a Moneta, e a Moneta, questa mattina, la comunità le ha dato l’ultimo saluto. Era lei la più anziana di tutta l’isola: il traguardo dei 105 anni lo aveva infatti tagliato lo scorso mese di novembre, per la precisione l’11. Ora la palma della più anziana di La Maddalena è passata ad Antonietta Pitturru: anche lei ha 105 anni, ma li ha compiuti solo qualche giorno dopo Irene, il 25 novembre.

29 gennaio

Incendio di probabile origine dolosa nella notte tra il 28 e il 29 gennaio nella discarica della Maddalena. Hanno preso fuoco sette camion della Ciclat, la società che gestisce il servizio di nettezza urbana per conto del Comune. I vigili del fuoco della stazione isolana sono intervenuti verso le 23.30. Sul posto è arrivato poi il rinforzo di un mezzo antincendio della Marina militare e dei vigili di Arzachena che hanno operato fino alle 5 del mattino. I primi a dare l’allarme e a intervenire sono stati i barracelli. Alla Maddalena la raccolta dei rifiuti è ora sospesa. Un blocco che arriva in una situazione ad alto tasso di criticità. Da giorni non veniva ritirata la plastica e i disagi sono da mesi all’ordine del giorno. Il sindaco Luca Montella è in costante contatto con il prefetto. Convocato per la sera di oggi 29 gennaio il Coc, il Centro operativo comunale per le emergenze. Anche la dittà è stata invitata a partecipare. “Stiamo studiando un piano per affrontare l’emergenza”.

5 febbraio

Con la firma del decreto da parte del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, il maddalenino Fabrizio Fonnesu è ufficialmente il nuovo presidente del parco dell’arcipelago della Maddalena. Fonnesu, 42 anni, ingegnere civile, arriva al Parco dopo sette mesi di commissariamento.

6 febbraio

L’architetto Marco Desole assume l’incarico a tempo determinato presso il settore tecnico del Comune di La Maddalena. Il nuovo dirigente, assunto a dicembre u.s., si occuperà del settore Sviluppo del territorio, di Urbanistica, Edilizia privata, Commercio, Ambiente, Viabilità, Lavori pubblici di ordinaria amministrazione.

7 febbraio

L’isola si è svegliata imbiancata dopo una grandinata da record. Un fitto strato di ghiaccio ha ricoperto le strade del centro maddalenino ma anche della vicina Palau. Nell’isola sin dalle prime ore del mattino hanno operato i vigili del fuoco e la Protezione civile, che ha messo le squadre al lavoro per liberare le strade e consentire il ripristino della circolazione. Un evento insolito per la località sul mare. L’ultima vera nevicata risale al 2012.

8 febbraio

Quattro condanne e una dozzina tra assoluzioni e prescrizioni nel processo legato agli appalti per il G8 della Maddalena (poi spostato a L’Aquila) e per la realizzazione di opere pubbliche in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia, celebrato davanti ai giudici dell’ottava sezione penale del tribunale di Roma. Assolto l’ex capo della protezione civile Guido Bertolaso perché “il fatto non sussiste”. Sei anni e sei mesi di carcere invece per l’ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci, sei anni per il costruttore romano Diego Anemone, quattro anni e sei mesi per l’ex provveditore opere pubbliche Toscana Fabio De Santis e quattro anni per il generale in pensione della guardia di finanza Francesco Pittorru. Il tribunale capitolino ha invece dichiarato prescritto il reato di corruzione.

13 febbraio

Muore a Cagliari il professor Sebastiano Seatzu, maddalenino, professore ordinario in pensione di Analisi Numerica presso l’Università degli Studi di Cagliari, uno dei luminari italiani di questa materia, molto apprezzato nel mondo accademico sardo, nazionale ed internazionale. Molti i riconoscimenti a lui assegnati nel corso della sua lunga carriera universitaria e di ricerca.

14 febbraio

Nella lunga battaglia tra il comune di La Maddalena e la Ciclat, l’azienda che gestisce il servizio di nettezza urbana, interviene anche il tribunale delle imprese di Cagliari, chiamato in causa dal ricorso d’urgenza presentato dalla stessa Ciclat. E lo fa dando ragione al Comune, e dichiarando quindi legittime le penali per circa 900mila euro applicate per inadempienze contrattuali.  Nel frattempo la stessa Ciclat ha comunicato di voler rescindere il contratto con il comune di La Maddalena il prossimo 2 agosto. L’amministrazione comunale maddalenina è quindi alla ricerca di nuove soluzioni per poter garantire ai cittadini la continuità di un servizio indispensabile come quello della raccolta dei rifiuti.

16 febbraio

Nella notte sono andati fuoco un peschereccio e una Smart. Entrambi in località Padule. L’auto di proprietà del titolare di un cantiere di rimessaggio; il peschereccio, ai lavori nello stesso cantiere, di altri proprietari. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme e poi bonificato la zona, ha impedito che queste si propagassero anche alle altre imbarcazioni.

26 febbraio

Arrivano i primi tre nominativi dei futuri membri del Consiglio Direttivo del Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena. Confermato Luca Ronchi, nominato l’ex sindaco di La Maddalena Angelo Comiti ed, in quota Ex Sel, Michele Esposito. Manca ancora l’ultima nomina.

27 febbraio

E’arrivato Burian, il freddo gelido si fa sentire anche in Sardegna. Scuole di tutta la Gallura chiuse oggi in previsione dell’arrivo di questa ondata di freddo. I sindaci dei Comuni della Gallura, compresa La Maddalena, hanno firmato le ordinanze di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. A La Maddalena, la neve è cominciata a cadere intorno alle 21 di ieri sera e continua a cadere anche questa mattina. Al momento, le strade sono percorribili e non si registrano incidenti e/o disagi per la viabilità stradale e pedonale.

10 marzo

Una nuova specie rara, scoperta dal fotografo naturalista Fabio Presutti, si aggiunge al patrimonio floristico dell’Arcipelago di La Maddalena. Si tratta della Stachys salisii, un endemismo sardo-corso, in Sardegna segnalata solo a Sant’Antioco, rara nell’Arcipelago toscano e in Corsica.

13 marzo

I dati del turismo nell’ultimo biennio a La Maddalena. È stato un vero e proprio boom turistico a La Maddalena nell’ultimo biennio. Questo è quanto emerge dall’analisi dei dati ufficiali degli arrivi e delle presenze nel settore alberghiero ed extralberghiero pubblicati dalla Provincia. Dal 2015 al 2017, infatti, si è avuto un una crescita costante su base annua sia delle prenotazioni, che dei pernottamenti. L’analisi dei numeri evidenzia anche un consistente aumento del turismo estero pari al 100 per cento. Si è passati, infatti, dagli 8237 arrivi del 2015, ai 16174 del 2017. In linea con questo dato si prende anche atto di una graduale destagionalizzazione, essendo i periodi di bassa stagione quelli più graditi a questa tipologia di turisti. “Questi dati ci confermano che il nostro arcipelago è sempre di più la meta preferita per le vacanze sia dai turisti italiani che stranieri – ha commentato l’assessore comunale al Turismo Massimiliano Guccini -. Se incrociamo questi dati con altri in nostro possesso si può tranquillamente parlare di un vero e proprio boom turistico”.

18 marzo

Anche quest’anno la delegazione maddalenina ha presenziato ad Ajaccio alla tradizionale festa de “La Madunnuccia”, la festa degli aiaccini. Questa è la festa che sta di più a cuore a ogni vero aiaccino. Questa tradizione continua ad attraversare i secoli. Ogni anno, il 18 marzo, migliaia di fedeli seguono con devozione la statua della Madunnuccia, santa protettrice della città di Ajaccio, che ha salvato gli abitanti della peste polmonare quando l’epidemia aveva colpito nel XVII secolo in Italia e che pareva dovesse minacciare le coste insulari. Quando la città di Genova fu colpita dalla peste, il Consiglio degli Anziani decise di mettere la città di Ajaccio sotto la protezione della vergine miracolosa di Savona, la Madonna della Misericordia. Le vie della città imperiale furono il luogo di una processione interminabile, e il miracolo accadde, i venti spinsero le navi genovesi infestate dalla peste lontano dalle coste della Corsica. La città di Ajaccio e la Corsica non furono colpite dall’epidemia. È il 16 marzo 1656 che la Magnifica Comunità e il consiglio degli Anziani, riuniti nella sala del palazzo pubblico, proclamano la Vergine della misericordia, protettrice della città. Da questi tempi, la Madunnuccia è sempre celebrata secondo gli stessi rituali nel XVII secolo. È il desiderio degli “Magnifici Anziani”. Fanno costruire una cappella dedicata alla Madonna della Misericordia nella cattedrale di Ajaccio. La celebrazione della Madunnuccia si svolge durante due giorni a Ajaccio. Le solennità cominciano la sera del 17 marzo attraverso preghiere tradizionali di fronte alla statua della Madonna della Misericordia situata sulla piazza dei “Palmiers”. Questa notte, gli aiaccini bruciano candele, accendono anche ai palloni e alle finestre delle abitazioni. Le luci della piazza “Foch” si mescolano con quelle dei balconi, ecco perché il 17 marzo è la più bella notte dell’anno ad Ajaccio. Il 18 marzo, il consiglio comunale si reca in corteo alla cattedrale per assistere alla grande messa. Il pomeriggio, la processione fa il giro della città e la statua della Madonna della Misericordia viene portata a vicenda sulle spalle da una decina di persone. Eletti come abitanti seguono la processione. Tradizionalmente, i membri del “coro comunale” di Ajaccio aprono la marcia seguita dai rappresentanti di ogni parrocchia della città imperiale, poi dalla statua della Madunnuccia e la processione inizia il suo percorso per le vie di Ajaccio. Il percorso guida il corteo verso la via Fesch e il corso Napoleone. Numerose fermate sono effettuate e danno luogo a delle preghiere riprese dagli abitanti. La processione si ferma poi davanti alla chiesa Saint Roch, dove il vescovo e i cori di Ajaccio recitano magnifici canti religiosi. La processione segue il suo corso fino a ritornare al suo punto di partenza, la cattedrale di Ajaccio.

20 marzo

Apprendiamo dal sito Gallura Informazione, che su 587 cittadini stranieri iscritti all’anagrafe comunale al 31 dicembre 2017, pari al 5,2% della popolazione complessiva, il gruppo più numeroso continua a rimanere quello dei cittadini romeni forti di 242 persone, che sono praticamente la metà. A notevole distanza seguono i cittadini del Senegal (61), del Marocco (40), della Cina (33). Il numero di 27 sono gli ucraini, 21 i polacchi, 20 i francesi, 16 i cittadini Usa, 12 gli inglesi, e poi via via, in numero più contenuto, sono presenti cittadini di tutti i continenti, esclusa l’Oceania, complessivamente provenienti da ben 41 Stati diversi.

21 marzo

Finisce fin negli Stati Uniti la storia di Mauro Morandi, da trent’anni custode “casuale ma non troppo” della spiaggia rosa dell’isola di Budelli.. Il caso dell’eremita di Budelli – finito in uno dei tanti paradisi terrestri a causa di un guasto al suo catamarano durante un viaggio che sarebbe dovuto concludersi in Polinesia – supera l’oceano Atlantico e arriva nelle case di milioni di americani, da New York a Austin, da Washington a Richmond. Tutto grazie alla Cnn, che si è interessata, proprio nel primo vero giorno di primavera della vita di un uomo che vive immerso nella natura incontaminata di un “piccolo gioiello” sardo. “Morandi condivide le fotografie del sole che sorge e tramonta, la marea che lambisce la sabbia, i cieli tempestosi e i microrganismi rosa che danno il nome a la spiaggia rosa”, così nel reportage della Cnn, che fa di Morandi quasi una star: “Grazie alla sua maggiore esposizione, Morandi è diventata una vera attrazione per i visitatori quanto le spiagge”. Sì, perchè il solitario 79enne è solito fare fotografie, che poi finiscono su Google Maps: “Penso che le mie foto siano state viste finora da quasi 600mila persone. In estate, le giornate sono dedicate esclusivamente alla comunicazione con i turisti, che ora vengono più di ogni altra cosa per incontrare il” pazzo “che vive da solo su un’isola”, dice. Nei mesi invernali Morandi trascorre enormi periodi di tempo da solo. “Non ho mai sentito la solitudine, perché sto bene da solo”.

22 marzo

Avvenuto a La Maddalena il formale passaggio dallo Stato alla Regione del compendio dell’ex arsenale militare, definendo così, sulla scorta dell’Accordo transattivo dello scorso dicembre a Roma, il lungo contenzioso instauratosi tra il precedente concessionario del bene, Mita Resort S.r.l., la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione stessa. Ora si apre la seconda fase per il rilancio dell’ex Arsenale di La Maddalena: quella delle bonifiche. Secondo l’Intesa siglata sempre il 27 dicembre scorso tra i Presidenti del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, e della Regione, Francesco Pigliaru, sono state individuate le aree dell’arcipelago da qualificare, con apposito decreto, di rilevante interesse nazionale ed alle quali applicare la normativa agevolata prevista dalla cosiddetta legge Bagnoli (DL 133/2014, art. 33). Un commissario ed un soggetto attuatore potranno infatti dar corso allo specifico programma di risanamento ambientale con poteri acceleratori per alcune procedure previste dal codice ambientale per conseguire finalmente la bonifica dei siti e procedere quindi alla valorizzazione del compendio immobiliare.

30 marzo

Come ogni anno, le cinque confraternite della vicina Bonifacio hanno organizzato il Venerdì Santo. Bonifacio ha cinque confraternite, “per onorare tutti i santi che si trovano sul territorio della città” dicono i fedeli. Particolarità di Bonifacio, le cinque processioni si svolgono nello stesso momento il Venerdì Santo. Alla testa dei confratelli, il portatore della croce. A piedi nudi, porta una grande croce di legno, avvolta in una stola bianca che rappresenta il sudario della vuota sepoltura di Cristo. Le confraternite girano attorno alla città vecchia fino al porto, come simbolo del percorso che Gesù ha portato portando la sua croce sul luogo della sua crocifissione, secondo la tradizione cristiana. “C’è un lato un po’ mistico, ma per coloro che partecipano, c’è soprattutto la fede e un attaccamento viscerale a questa eredità, a questa cultura”.

3 aprile

L’Isola ha perso uno dei suoi figli migliori; per intelletto, cultura, onestà, bontà, umiltà. Mattia Sorba, per tanti anni insegnante di Lettere di Scuole Medie e di Ginnasio-Liceo, uno dei più apprezzati studiosi della storia maddalenina, se n’è andato in punta di piedi così come ha vissuto, nella discrezione e nel garbo.

5 aprile

Al via i lavori di bonifica fitosanitaria dei ginepreti dell’Isola di Budelli. I ginepri che sono gravemente danneggiati da un fungo patogeno (Diplodia) che li porta a soccombere, verranno sottoposti a interventi di potatura e rimozione delle piante morte. Un lavoro puntuale e certosino necessario per ridurre l’infezione, arginarla e fare in modo che l’ecosistema riesca a reagire ripristinando la biodiversità che da sempre caratterizza questa meravigliosa isola. Il materiale tagliato verrà bruciato secondo la normativa vigente in materia. I risultati saranno pubblicati e potranno essere utili a tutti coloro che si troveranno ad affrontare questa problematica. Sul versante della lotta alle fitopatie, vanno avanti anche le attività di contrasto alle fitopatie dei lecci di Caprera con la somministrazione per via endoterapica (cioè attraverso l’immissione direttamente nel tronco) di sostanze nutritive e di rinforzo del sistema di difesa degli alberi. Con questo sistema le piante assorbono il 100% della soluzione iniettata, senza impatto ambientale, data l’assenza di dispersione. Per avere i risultati del trattamento e verificare lo stato sanitario dei lecci trattati bisognerà attendere ancora qualche mese. Le attività di valorizzazione dell’isola di Budelli non finiscono qui in quanto il personale del Parco sta provvedendo all’installazione del nuovo ponticello situato nella parte retrostante della spiaggia rosa.

25 aprile

Muore a Palau Augusto Morelli, classe 1925. Operaio nell’Arsenale monetino, sindacalista fu vittima dei primi licenziamenti politici nell’Arsenale di la Maddalena avvenuti nel 1952, quindi militante e quadro sindacale della CGIL a Sassari promotore di tante battaglie sindacali a favore dei contadini , del sistema agro-pastorale e della Riforma agraria, passò poi sul finire degli anni ’50, all’impegno politico organizzando dal 1958, insieme al compagno di una vita il comunista maddalenino Egidio Cossu, anch’egli vittima dei licenziamenti politici, la nuova Federazione Gallurese del PCI a Tempio . Augusto Morelli ricostruì il PCI in Gallura ricoprendone il ruolo di Segretario dal 1962 al 1976 . Impegnato nel rilancio del territorio gallurese, nelle sue vertenze dal sughero al granito facendosi portavoce delle secolari rivendicazioni per il superamento dii una arretratezza economica che coinvolgeva l’intera Gallura. Da membro del Comitato Regionale del PCI, rappresentò la Gallura e le sue istanze in 4 Congressi Nazionali del PCI dal 9° (1960) al 12°(1969), chiamato a più riprese dalla Direzione del Partito, a ricoprire la carica di Segretario Regionale ne declinò l’offerta. Nella sua permanenza a Tempio ricopri il significativo e meritorio incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale di Tempio , apportandone un miglioramento strutturale, l’adeguamento della dotazione del personale ed il rinnovo del parco tecnologico dell’Ospedale Paolo Dettori. Dopo gli anni ottanta, ritornò infine nella sua isola natia nel 1991.

4 maggio

È stato presentato lo studio Eurispes intitolato “A kentannos” e che si riferisce alla percezione della Sardegna. L’indagine, effettuata col contributo della Regione, ha come finalità quella di rilevare quale immagine complessiva hanno gli italiani dell’Isola distinguendo tra conoscenza, emozioni, turismo e produzione. La città simbolo viene considerata Alghero, seguita da Cagliari e Porto Cervo. Ci sono poi la costa del Nord e dell’area centrale, sia del versante Est che di quello Ovest, rappresentata da città, località marine e dalle Isole (La Maddalena, Asinara, Caprera). La parte Sud è rappresentata, oltre che da Cagliari, da Chia, Capo Teulada, Iglesias, Isola di San Pietro e di Sant’Antioco. Le destinazioni turistiche più note sono la Costa Smeralda, La Maddalena e il suo arcipelago, Asinara e Caprera, Alghero e Stintino con la spiaggia de La Pelosa.

 7 maggio

La bandiera blu sventolerà in 13 Comuni dell’Isola e in 43 spiagge, la maggior parte nel nord tra il Sassarese e la Gallura. Le bandiere blu sono state assegnate oggi a Roma dalla Foundation for Environmental Education (FEE). La Maddalena è stata insignita della Bandiera Blu su ben 7 spiagge: Bassa Trinità, Monti D’a Rena, Tegge, Spalmatore, Porto Lungo, Caprera Due Mari e Caprera Relitto.

8 maggio

L’Arsenale di La Maddalena è area di rilevante interesse nazionale. Lo ha deliberato questa mattina a Roma il Consiglio dei ministri nella seduta alla quale ha partecipato il presidente della Regione Francesco Pigliaru. “Siamo molto soddisfatti. Questo risultato, che la Sardegna attendeva assurdamente da dieci anni, è la risposta concreta alla nostra costante iniziativa per sbloccare il cantiere e riapre per La Maddalena una prospettiva di sviluppo bruscamente interrotta dal mancato G8 e dall’inaccettabile incuria istituzionale che per troppo tempo ne è seguita”, ha detto il presidente Pigliaru intervenendo in Consiglio dei ministri. “La delibera di oggi, che sancisce lo sblocco di cantieri e fondi, e di fatto segna il via libera alla riqualificazione del compendio, è frutto del grande lavoro che abbiamo fatto insieme al governo Renzi e al governo Gentiloni – ha sottolineato -, mantenendo gli impegni ognuno per la sua parte, fino a portare a casa un esito così positivo. Ora quest’area potrà essere finalmente messa nelle condizioni di ritrovare la chiara vocazione turistica e nautica che le è propria, con l’arsenale nel ruolo di grande attrattore internazionale. Con la soluzione di questa annosa vicenda non solo liberiamo centinaia di milioni di risorse finora immobilizzati, ma possiamo metterne in circolo molti altri per bonifiche, interventi infrastrutturali e investimenti per lo sviluppo. E come abbiamo avuto modo di sottolineare già alla firma dell’intesa, lo scorso dicembre – ha concluso Francesco Pigliaru -, è una vittoria del buonsenso, della serietà e della capacità di affrontare una vicenda complessa con affidabilità istituzionale, efficienza amministrativa, determinazione e competenza di quanti hanno lavorato insieme per raggiungere l’obiettivo, in Sardegna come a Roma.” Il presidente Pigliaru, che ha tenuto informato il sindaco Luca Montella, ha inoltre comunicato che sarà a breve a La Maddalena per condividere con l’amministrazione e la comunità il modo per attuare in tempi rapidi le opere e gli interventi necessari. L’atto del Consiglio dei Ministri di questa mattina, che riconosce l’arsenale come Area di interesse nazionale ai fini della bonifica e riqualificazione del compendio e ne definisce la perimetrazione, è l’esito di un lungo lavoro portato avanti dalla Giunta Pigliaru fin da principio di legislatura. La definizione degli ultimi dettagli è avvenuta in queste settimane attraverso l’interlocuzione continua degli uffici della presidenza della Regione con la presidenza del Consiglio dei Ministri, il ministero dell’ambiente e il ministero dei trasporti. La delibera approvata oggi dal governo è l’atto necessario per l’insediamento del commissario straordinario e del soggetto attuatore, che garantiranno il rapido impiego delle risorse a disposizione. La dotazione finanziaria è imponente con lo sblocco di oltre 50 milioni già individuati nel Patto per la Sardegna. La ripartizione contempla 20,4 milioni per la bonifica anche esterna della darsena dell’ex arsenale e delle aree adiacenti; 15 milioni quale contributo per rendere produttivi gli insediamenti alla Maddalena; 15 milioni per interventi al piano stralcio del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.

10 maggio

Muore a Sassari, a 89 anni, Manlio Brigaglia è stato una delle figure più importanti della vita culturale della Sardegna della seconda metà del Novecento e del primo ventennio del secolo successivo e molto legato a La Maddalena. La sua rilevanza ha abbracciato diversi ambiti: organizzatore di cultura, promotore di iniziative editoriali di indubbio successo, studioso, brillante giornalista, straordinario professore di liceo e di università. Lucidissimo con una memoria invidiabile sino all’ultimo, lavorava negli ultimi tempi con l’energia e la passione di un giovane. Ci ha lasciato diversi volumi di notevole importanza, come quello sulla classe dirigente sassarese dalla fine dell’Ottocento al fascismo, che costituisce ancora oggi, dopo oltre quarant’anni, un vero e proprio “classico” per capire la storia di quel periodo. I tre volumi dedicati alla figura di Emilio Lussu nei rapporti con i militanti di “Giustizia e libertà” si segnalano per il rigoroso scavo archivistico, per la bellezza della scrittura e la proiezione nazionale dell’opera. Brigaglia era particolarmente legato ai tre volumi della cosiddetta Enciclopedia della Sardegna, pubblicati nei primi anni Ottanta. Collaborano ad essa decine di studiosi fra i migliori sia sardi che italiani. È apparso postumo un volume dove Brigaglia racconta con dovizia di particolari le sue tante iniziative editoriali. Ha sempre collaborato con i giornali: prima con l’Unione Sarda e poi con La Nuova Sardegna, dove teneva la rubrica delle lettere e quella apprezzatissima delle “memorie sassaresi”, che progettava di pubblicare in un singolo volume. La sua perdita lascia un profondo vuoto nella cultura sarda: non si trattava di un intellettuale chiuso nell’esclusività delle sue ricerche scientifiche, ma di uno studioso impegnato nella crescita civile e culturale del proprio paese e della Sardegna in particolare. I suoi allievi del Liceo Azuni e dell’Università lo ricordano come un insegnante speciale; sapeva infatti trasmettere innumerevoli curiosità culturali, ma anche iniziarli ad una vera e propria “arte della scrittura”.

19 maggio

La Marina reale del Qatar attraccherà a La Maddalena. A rivelare l’indiscrezione è il consigliere regionale Pier Franco Zanchetta: “Dal prossimo anno, spiega l’esponente maddalenino dell’Upc, i marinai dell’emirato dovrebbero perfezionare la loro formazione alla scuola allievi sottufficiali della Marina Militare italiana, Domenico Bastianini, uno dei pilastri della Marina italiana nella formazione di nocchieri, nostromi e tecnici di macchina“. L’accordo con il Qatar sulla formazione e l’addestramento degli equipaggi sarebbe stato già siglato a Roma dal capo di stato maggiore della marina italiana, ammiraglio Valter Girardelli, e dal comandante della marina del Qatar, Mohammed Nasser Mohannadi. La marina dell’emiro Al Thani avrebbe annunciato anche l’acquisto di 4 corvette per la difesa aerea (prodotte da Fincantieri). “La cooperazione tra la marina qatarina e quella italiana è frutto del lavoro svolto con un’assidua presenza a Doha della ministra della Difesa Roberta Pinotti“, ricorda Zanchetta, che aggiunge: “Il possibile rilancio della scuola sottufficiali di La Maddalena richiama anche la recente intesa siglata dal governatore Francesco Pigliaru con la Difesa per le dismissioni delle servitù militari in Sardegna che prevede il rafforzamento della scuola la cui attività formativa oggi è ancora ridotta ai minimi termini”. Da ciò “potrebbe derivare un effetto positivo sull’economia locale come negli anni passati“.

30 maggio

Giuseppina Projetto, la donna più anziana d’Italia e la seconda del mondo per quanto attualmente conosciuto, oggi compie 116 anni. La donna, originaria della Maddalena e residente a Montelupo Fiorentino (Firenze), è infatti nata il 30 maggio 1902 da genitori di origini siciliane. Al momento in Italia solo un’altra donna, Emma Morano, morta il 15 aprile 2017 a 117 anni e 137 giorni, ha vissuto più a lungo da quando risulta dai registri anagrafici. Dallo scorso 15 dicembre è la Decana d’Europa e al mondo, secondo i dati del ‘Gerontology search group’, le è avanti soltanto una donna giapponese, Chyho Miyako, che oggi ha 117 anni e 27 giorni. Nata alla Maddalena, dove il nonno si era trasferito al seguito di Giuseppe Garibaldi, dopo aver perso la madre si trasferì a Ozieri nell’orfanotrofio con tre delle quattro sorelle. Si sposò due volte, ma non ebbe figli; il secondo marito, Giuseppe Frau, aveva 3 figli che la signora Giuseppina allevò con grande amore. Con lui si trasferì a Montelupo negli Anni Sessanta. Il marito morì a soli 39 anni nel tentativo di salvare un bagnante a Donoratico (Livorno). Attualmente, Giuseppina Projetto vive con la nuora e alcuni suoi nipoti.

1/2/3 giugno

Migliaia di persone sono accorse sull’isola per la 18esima edizione del festival le Voci di maggio, organizzato dagli Istentales di Gigi Sanna con la collaborazione del Comune. Tre giorni fatti di musica, prodotti tipici e tradizioni, culminati con il concerto dei Nomadi, preceduto, sabato, da quello di un altro big: Roberto Vecchioni. Vedendo la piazza gremita anche il sindaco Luca Montella non ha nascosto la sua soddisfazione. “Può sembrare una foto di agosto, ma in realtà siamo al 2 giugno – ha detto -. La nostra isola ancora una volta con le carte in regola per ospitare grandi eventi, non solo durante la alta stagione”. Il motivo? Il sindaco ne è convinto: “Paesaggi suggestivi, storia e tradizione: la forza di due isole. Dobbiamo convincercene”. Come a dire che anche per quest’estate, dal calendario degli appuntamenti di La Maddalena, bisognerà aspettarsene delle belle.

7 giugno

G8 La Maddalena, la beffa più atroce: per le bonifiche fantasma nessuno paga. Dopo quattro anni di rinvii, il processo contro funzionari e imprenditori si è concluso senza che di fatto sia mai stato aperto. Reati ambientali prescritti.
Resta in piedi solo l’accusa di peculato per sei degli iniziali 14 indagati, per i quali deciderà sull’eventuale rinvio a giudizio, il gup di Roma.
A quasi dieci anni dal mancato G8 alla Maddalena e dopo quattro anni di udienze rinviate per problemi di notifiche, ora l’ennesima beffa per La Maddalena, la più atroce: il processo per le bonifiche fantasma (fatte parzialmente e male) nelle acque dell’ex arsenale militare si è concluso senza essere stato di fatto mai aperto.

22 giugno

Tragico incidente in mare a La Maddalena, muore per annegamento il maddalenino Antonello Masala, 48 anni, che ieri pomeriggio in località Scoglio Baleno di Padule, è stato visto galleggiare a pochi metri dagli scogli privo di vita. Alcuni bagnanti, che hanno notato il corpo galleggiare in mare, hanno avvisato subito i Carabinieri e il 118 che giunti prontamente sul posto hanno recuperato l’uomo che riversava ormai senza vita. Inutili sono stati i tentativi di rianimazione da parte dei sanitari.

6 luglio

È scomparsa all’età di 116 anni e 37 giorni, nella sua casa di Montelupo Fiorentino (Firenze), Giuseppina Projetto, fino a oggi la donna più longeva d’Italia e d’Europa in vita stando ai documenti anagrafici conosciuti dagli esperti. L’ultracentenaria era anche la seconda persona più longeva del mondo dietro alla giapponese Chyho Miyako, 117 anni. La notizia è stata confermata dal sindaco di Montelupo, Paolo Masetti. Nata a La Maddalena il 30 maggio 1902 da genitori di origini siciliane, viveva a Montelupo dagli anni ’60 dove si spostò assieme al figlio Renato Frau, morto a soli 39 anni nel tentativo di salvare un bagnante a Donoratico (Livorno).

10 luglio

Il consiglio pernante che riuniscea le due isole nato nel 2016 si è tenuto a Bonifacio. Dopo uno scambio sullo stato di autonomia della Sardegna, i rappresentanti eletti hanno parlato di azioni per la protezione comune delle Bocche di Bonifacio. Il terzo consiglio permanente sardo-sardo si è svolto ieri a Bonifacio. “È un onore ricevere i presidenti di entrambe le isole, i nostri due territori parlano con una sola voce nel quadro europeo”, ha detto Jean-Charles Orsucci, sindaco di Bonifacio. Questo consiglio concretizza l’idea, sostenuta dalla maggioranza territoriale, di riunire le due isole evocando soggetti di natura strategica. È composto dai due presidenti delle due assemblee, dai presidenti dei gruppi regionali del Consiglio regionale della Sardegna e dai presidenti dei gruppi dell’Assemblea della Corsica. L’autonomia è stata discussa a lungo con i progressi istituzionali diametralmente opposti. La Sardegna, infatti, celebra i 70 anni di autonomia, mentre la Corsica “è l’unica isola del Mediterraneo a non godere dell’autonomia e del potere normativo”, ha detto Wanda Mastor, professoressa di diritto pubblico. Lo status di autonomia ottenuto nel 1948 conferisce alla Sardegna poteri legislativi diretti in molti settori quali l’urbanistica, il turismo o l’artigianato, poteri legislativi condivisi, in particolare per il trasporto energetico o marittimo, e un adeguamento leggi nazionali per l’istruzione o il sociale. Un’autonomia considerata comunque insufficiente da Gianfranco Ganau, presidente di centro sinistra del Consiglio regionale della Sardegna, “l’autonomia è una conquista e una lotta quotidiana, lo Stato italiano vuole recuperare parti della nostra autonomia che è già insufficiente, nulla è mai acquisito “.Un’autonomia che farebbe, comunque, la felicità della maggioranza territoriale, “il nostro progetto di autonomia convalidato dalla maggioranza dei corsi non è stato preso in considerazione dal governo, la bozza di articolo costituzionale non corrisponde alle richieste è una negazione della democrazia “, ha detto Jean-Guy Talamoni. Il presidente dell’Assemblea della Corsica è stato tuttavia incoraggiato dalla sua controparte sarda, “la battaglia dei Corsi per una piena autonomia è giusta, devono continuare con convinzione”. La protezione delle Bocche di Bonifacio, patrimonio comune di entrambe le isole, è stata oggetto di una mozione all’unanimità approvata da Petru-Anto Tomasi, presidente del gruppo Corsica Libera e dal maddalenino Pier Franco Zanchetta, consigliere regionale sardo. “Questa è la nostra storia, la nostra vita e il nostro futuro, abbiamo una storia comune, le Bocche di Bonifacio rappresentano un patrimonio straordinario, una biodiversità unica, abbiamo il dovere di proteggerli ma soprattutto di governare. avvisare i governi e sfidiamo l’Europa a riconoscere i nostri diritti “, ha affermato il presidente del gruppo socialista popolare. Il Consiglio permanente sardo-corso afferma che la protezione delle Bocche di Bonifacio richiede un intervento coordinato delle autorità pubbliche corse e sarde. È a favore di una crescente cooperazione tra le Collettività della Corsica e la Regione autonoma della Sardegna. Queste cooperazioni devono essere approvate dalle due assemblee.

24 luglio

Brutto incidente ieri sera per l’attore e regista Roberto Benigni. Benigni era in gommone per un escursione con alcuni amici, ma a quanto pare un’onda improvvisa avrebbe causato un movimento anomalo del gommone e l’attore avrebbe sbattuto con violenza la schiena. A quel punto i compagni hanno deciso di rientrare in porto a Palau. Sul posto sono arrivati immediatamente i soccorsi con gli operatori del 118 e la Capitaneria. Considerata l’intensità del dolore nella parte bassa della schiena, i medici hanno richiesto l’intervento dell’elisoccorso all’ospedale civile di Sassari. L’attore ora è stato ricoverato nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale “Santissima Annunziata” di Sassari.

6 agosto

Muore all’Ospedale di Genova, Virgilio Licheri. Virgilio memoria vivente dei difficili anni del dopoguerra, vittima delle persecuzioni politiche degli anni 50 verso gli esponenti sindacali e della sinistra. combattente per la libertà ha dedicato tutta la sua vita per le conquiste e i diritti dei lavoratori, con Mario Filinesi e altri, perorò di fronte al futuro Presidente della Repubblica Sandro Pertini, la causa dei licenziati politici degli anni 50, ottenendone riconoscimento e giusto indennizzo retributivo e legislativo ma non purtroppo il sacrosanto reintegro nel posto di lavoro sottratto loro dal terrorismo e faziosità degli allora governi della Democrazia Cristiana. Di Virgilio Licheri ci resta lo spessore umano e politico il suo impegno democratico in difesa della memoria di una comunità e di una Repubblica nata dalla Resistenza.

10 agosto

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato a La Maddalena. Accolto da una grande folla, il capo dello Stato si è voluto avvicinare per stringere la mano, fare una carezza ai bambini e, naturalmente, lasciarsi fotografare dalla selva di telefonini. Mattarella è stato accompagnato all’Ammiragliato, dove alloggerà, a bordo di una Seat grigia. Davanti all’edificio lo aspettavano il sindaco di La Maddalena, Luca Montella, e il capo di stato maggiore della Marina militare. Dopo un cordiale saluto, il presidente è sceso nella piazza gremita di folla e, infine, è entrato nella caserma. Le sue vacanze sarde dureranno dieci giorni, il capo dello Stato sarà protetto da una serie di misure di sicurezza molto serrate.

11 agosto

Mattarella in Sardegna: «Il fascino della Maddalena è inarrivabile». «L’arcipelago della Maddalena è uno dei luoghi più suggestivi del nostro Paese. In Sardegna vi sono tanti luoghi di eccellenza ambientale ma il fascino di questo Parco marino è inarrivabile. Vi si aggiunge il rilievo storico di queste oasi, segnate dalla figura di Giuseppe Garibaldi, al quale è stato giustamente dedicato un museo nei 150 anni dell’Unità d’Italia. Non a caso qui, grazie alla Marina, sono stati i presidenti Ciampi e Napolitano, oltre che il presidente Cossiga in visita nel febbraio del 1992. Caprera accolse il presidente Pertini il 2 giugno di dieci anni prima». Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un’intervista esclusiva alla Nuova Sardegna.

11 agosto

Prima uscita pubblica alla Maddalena per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha fatto una piccola passeggiata dalla chiesa di Santa Maria Maddalena, dove ha partecipato alla messa serale, sino alla piazza dell’ammiragliato passando per corso Umberto. Si è fermato a parlare con con alcuni bimbi disabili e ha stretto le mani ad alcune persone tra i tanti che volevano salutarlo, fermandosi anche per alcuni “seflie” sollecitati dalla gente.
Poco prima, nel pomeriggio, aveva fatto visita al Compendio Garibaldino di Caprera. “Il Capo dello Stato ha manifestato un particolare interesse per la figura di Garibaldi – si legge nella pagina Fb del museo garibaldino – mostrando la sua consueta semplicità e disponibilità. Grazie Presidente!!!”.

13 agosto

Visita a sorpresa del Presidente della Repubblica Mattarella al sindaco della Maddalena Luca Montella. Il Capo dello Stato, si è soffermato ad osservare documenti sulla storia della città e ha avuto un colloquio con il sindaco che si è protratto per 40 minuti.

17 agosto

Muore Franco Cano, un pezzo di storia calcistica maddalenina. Fortissimo difensore del Cral Marina. Aveva esordito giovanissimo nel 1953 giocando stabilmente fino al 1959; faceva parte del formidabile terzetto difensivo Piredda, Cano, Sanna negli anni in cui i rossoblu maddalenini ottenevano i migliori piazzamenti in campo regionale. Quando nel 1959-60 il La Maddalena (che aveva preso il seguito del Cral Marina) abbandonò la scena calcistica, Cano giocò – sempre su ottimi livelli – con la maglia bianco-celeste dell’Ilvarsenal (allora il terzetto difensivo era costituito da D’Oriano, Cano, Cogliolo). Trasferitosi per motivi di lavoro, lasciò ancora giovane il calcio maddalenino. Era un terzino non molto alto ma dalle eccezionali doti atletiche: molto forte sulle palle alte si distingueva per la rapidità ed il gioco d’anticipo; la buona dotazione tecnica ne consentiva talvolta l’utilizzo all’ala secondo varianti tattiche adottate in quegli anni.

20 agosto

Ferie maddalenine terminate per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Prima di partire il presidente si è intrattenuto per una mezzora col sindaco Luca Montella che gli ha consegnato alcune cartelle sulle diverse problematiche di La Maddalena, a cominciare dall’ospedale Paolo Merlo.

20 agosto

Se ne è andato il maddalenino Antonello Pischedda. Si è infatti spento all’età di 75 anni lo storico direttore del Teatro civico di La Spezia e del Festival del jazz, grande e infaticabile innovatore. Nato alla Maddalena il 21 ottobre del 1942, si stabilì con la famiglia a La Spezia quando il padre, sottufficiale di Marina, venne trasferito. Insieme a lui il fratello Carlo mentre il terzogenito, Salvatore, è nato in riva al Golfo. Dopo il diploma magistrale, Pischedda frequentò la scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova e divenne attore professionista insieme a Mara Baronti, deceduta nel 2013, che sarebbe diventata sua moglie e madre dell’unico figlio, Leonardo, manager del settore dello spettacolo. Nel 2013 aveva perso la moglie Mara Baronti, grande voce e volto del teatro italiano. Di rilievo anche l’impegno politico, tra le file del Partito socialista, che lo vide – correva l’anno 1992 – arrivare alla carica di Senatore della Repubblica. Da Carmelo Bene agli Weather Report, da Keith Jarret a Peppe e Concetta Barra, da Michel Petrucciani a un giovane Keith Jarret e a un altrettanto imberbe e non ancora celebrato Roberto Benigni: tanto per fare qualche nome di chi, con Pischedda animatore della cultura spezzina, trovò felice approdo dalle nostre parti. E la maestria Pischedda – che è stato anche presidente delll’Ente teatrale italiano – operò altresì al di fuori dei confini locali, ad esempio contribuendo alla riuscita delle grandi estati romane degli anni Ottanta. Con Pischedda, la cui salute era stata minata, nel 2010, da un ictus, si spegne un protagonista della cultura e una mente rara, preziosa.

3 settembre

Sbarca Cristiano Ronaldo. L’asso della Juventus ha approfittato della sosta di campionato e anche della obbligata rinuncia alla nazionale portoghese per squalifica, per concedersi una bella parentesi in Costa Smeralda e dintorni. Insieme alla sua compagna Georgina Rodriguez e al piccolo Cristiano junior , Cr7 è arrivato in Sardegna a bordo di un aereo privato atterrato all’aviazione generale di Olbia. Il fuoriclasse portoghese ha prenotato una suite nell’esclusivissimo hotel Romazzino, del gruppo Marriott, nella baia incantata dove si affaccia, per inciso, anche la villa di Flavio Briatore. Noleggiato anche uno yacht da favola, l’Escape 42, con cui il gruppetto ha raggiunto le calette incantate dell’arcipelago maddalenino e cercato, inutilmente, di dribblare gli scatenatissimi paparazzi. Ieri in tarda mattinata, il pranzo a La Maddalena nel magnifico ristorante “La Scogliera di Andrea Orecchioni”, locale di alta classe a Porto Massimo, che in questa estate ha confermato di essere uno dei più amati dai vip: prima di Cr7, infatti, da queste parti sono arrivati Michael Douglas, Fedez e Chiara Ferragni, il calciatore tedesco Thomas Muller, il tennista Wawrinka e la campionessa di sci Lindsey Vonn. Per Ronaldo, Georgina e Cristiano junior un pranzo preparato dallo chef Massimo Guzzoni a base di ombrina e gamberoni. Da bere? «Àgua, por favor». Sì, proprio così. Acqua e basta. Cr7 tiene giustamente alla forma e al fisico statuario.

5 settembre

Tra gli appuntamenti di rilievo a Venezia per il “Cinema Made in Sardegna” l’incontro Premio Solinas – Festival delle Storie returns to Sardinia, un’occasione importante per presentare Il Festival delle Storie in programma a La Maddalena dal 27 al 30 settembre e che segna il ritorno nell’isola dello storico Premio. A presentarlo al pubblico veneziano Annamaria Granatello, direttrice del Premio Solinas, Nevina Satta, direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission, Luca Montella, sindaco di La Maddalena, Antioco Floris dell’Università di Cagliari, i registi Peter Marcias e Laura Luchetti, Carlotta Franco di Eterotopia. Con loro presente all’incontro Felice Laudadio che nel lontano 1985 ha ideato e fondato il Premio. Un grande ritorno quello del Premio Solinas in Sardegna, terra di nascita dello sceneggiatore di fama internazionale Franco Solinas, che porta a La Maddalena i suoi tre concorsi principali: Il Premio Franco Solinas, il Premio Documentario per il Cinema in collaborazione con Apollo 11 e il Premio Solinas Experimenta Serie in collaborazione con Rai Fiction. Ai partner che lo sostengono il Premio Solinas ha affiancato la collaborazione con Eterotopia, un progetto di ricerca che lavora sul territorio italiano per creare ambiti di confronto tra architettura, arte, politica, società e paesaggio. “Con questa edizione – dice Annamaria Granatello – La Maddalena si trasformerà in un laboratorio a cielo aperto che coinvolgerà 150 creativi tra sceneggiatori, registi e produttori immersi in un’atmosfera di contaminazione con 130 architetti internazionali del progetto di ricerca Eterotopia – e aggiunge – Sara questa l’occasione per riconnettersi con le Università di Cagliari e Sassari e presentare i risultati del Cantiere delle Storie, creando una condivisione con il cinema sardo per generare slancio internazionale”. Il presidente della Fondazione Sardegna Film Commission, Antonello Grimaldi, aggiunge: “Per la Film Commission è una occasione di valorizzazione dei giovani talenti attraverso la formazione e di incontro tra i più importanti professionisti dell’audiovisivo nazionale con la nostra isola, sempre più richiesta e accogliente anche grazie agli strumenti e agli incentivi finanziari che gli assessorati regionali alla cultura e al turismo hanno messo a disposizione investendo nel nostro lavoro”. “Sono davvero felice del ritorno, tanto atteso, del Premio Solinas – dichiara Giuseppe Dessena, assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Autonoma della Sardegna -. Un evento e un appuntamento che appartiene all’isola e a tutti i sardi. Inoltre questo accade nell’anno europeo della Cultura e porta in Sardegna un altro ricco tassello nella e della nostra offerta culturale”. A loro fa eco Luca Montella – sindaco di La Maddalena che conclude dicendo “Non solo sole e mare. L’isola riconquista quella parte della sua storia, della cultura e dell’arte che le apparteneva ancor prima di diventare famosissima come luogo per le vacanze. Sono felicissimo di aver contribuito al rientro del premio Solinas a La Maddalena”.

24 settembre

Il presidente della Giunta Regionale Francesco Pigliaru, in veste di Commissario straordinario del governo per il recupero e riqualificazione del compendio di La Maddalena, si è recato questa mattina, assieme all’assessore della difesa dell’Ambiente Donatella Spano, al direttore generale Alessandro De Martini e al capo di gabinetto degli Enti Locali Gianluca Palla, a La Maddalena. Durante l’incontro con il sindaco, Luca Montella, è stata condivisa l’esigenza che il Governo nomini immediatamente il Soggetto attuatore, indispensabile per far partire e dare operatività al processo di riqualificazione. Il confronto si è allargato alla composizione dell’Ufficio del Commissario, organo tecnico cui parteciperanno, è stato deciso, anche membri del Comune maddalenino. “È stata una giornata di lavoro molto proficua. Come abbiamo detto fin da principio, vogliamo procedere in stretta collaborazione con la comunità locale, condividendo le azioni e concordando le modalità di realizzazione del piano specifico degli interventi e delle attività”, ha detto il presidente Pigliaru al termine delle riunioni e del sopralluogo all’Arsenale.

26 ottobre

La barca affonda, l’odissea di due naufraghi: 48 ore in balia delle onde; Sono rimasti in acqua due giorni e due notti, aggrappati a una zattera di salvataggio, a 50 miglia dalle coste della Maddalena. Salvati dalla guardia costiera che non ha mai smesso di cercarli. Soli in mezzo al mare. Sotto il sole e sotto la luna. Tutto attorno il niente assoluto. Soltanto una immensa distesa di acqua e neanche un velato accenno di costa all’orizzonte. Roba da perderci la testa. Renato Spano, di Olbia, e Alessandro Vitiello, della Maddalena, hanno passato due giorni e due notti così. Aggrappati a una zattera con la speranza di sentire da un momento all’altro il rumore rasserenante delle eliche di un motoscafo o di un elicottero al massimo. Durante la navigazione tra la Toscana e la Sardegna, la barca di 14 metri sulla quale navigavano era colata a picco, a causa di una falla nel fasciame. I due erano partiti da Porto Ercole, in Toscana, mercoledì mattina. Ed erano in viaggio da poche ore quando la loro imbarcazione in legno di 14 metri ha improvvisamente cominciato a imbarcare acqua, per poi colare a picco sul fondo del Tirreno. Renato Spano e Alessandro Vitiello hanno avuto soltanto il tempo di saltare su due zattere. Poi la lunga e snervante attesa in mezzo al mare. Una storia terribile che però si è fortunatamente conclusa solo con un immenso spavento.

5 novembre

«Ho ucciso l’ex legionario per me nessuna medaglia». L’ex poliziotto maddalenino Virgona sparò ad Atienza a Osposidda: ha fatto causa al Ministero «I miei due colleghi morirono, io mi salvai ma la mia vita fu segnata per sempre». Una causa al Ministero per ottenere a distanza di 51 anni il riconoscimento di vittima del dovere. Nonostante sia passato mezzo secolo da quel conflitto a fuoco in cui morirono due suoi colleghi e per sua mano il latitante spagnolo Miguel Atienza, l’ex poliziotto Giuseppe Virgona, oggi 76 anni, non ha mai dimenticato quell’infinita e terribile giornata. Fu lui stesso il 17 giugno del 1967 quando infuriava la battaglia nella vallata di Osposidda, tra Orgosolo e Oliena, ad uccidere l’ex legionario spagnolo, che si trovava assieme a Graziano Mesina. Invece i suoi due giovani colleghi, i siciliani Ciavola e Grassia, rimasero esanimi sul terreno, colpiti a morte dal fuoco nemico. Tutti e tre vennero recuperati solo l’indomani mattina da quei rinforzi che attendevano ma come dice l’ex poliziotto “non arrivarono mai”. Si trattava di tre giovani poliziotti giunti in Sardegna dal reparto celere di Padova. Facevano parte dei Baschi Blu, la forza che allora il governo decise di inviare in Sardegna per combattere i banditi in una stagione terribile costellata di numerosi sequestri di persona e di varie bande. Quel giorno facevano parte di una pattuglia di cinque persone (inizialmente c’erano anche il brigadiere Martinelli e l’agente Cellamare), impegnata a perlustrare una zona impervia. Qui l’incontro ravvicinato con Mesina e Atienza che il plotone di Giuseppe Virgona intercettò a Osposidda dove scoppiò una furiosa e sanguinosa battaglia. Giuseppe Virgona, ancora oggi a distanza di 51 anni, da quell’episodio che gli ha segnato per sempre l’esistenza, si sente un sopravvissuto, ma soprattutto avverte di essere stato abbandonato dallo Stato e dalla stessa Polizia, la cui divisa ha indossato per vent’anni. «Ho chiesto e ottenuto di venire congedato con il minimo della pensione, ormai deluso e nauseato per tutto quello che mi accadeva intorno”, dice. L’uomo vive con sua moglie Rosalia a La Maddalena, chiede di avere “una giustizia che non ha mai avuto”. Per questo lo scorso anno ha avviato una causa con il ministero dell’Interno per ottenere lo status di vittima del dovere (ai sensi della legge 23/12/2005 n. 266 e del d.p.r. 7/07/2006 n. 243). Anche perché dopo quel conflitto iniziato alle cinque del pomeriggio e durato per tutta la notte i suoi traumi non furono solo al ginocchio ma iniziò a soffrire di ansia e depressione. Disturbo per il quale è tuttora in cura. Il procedimento per conto dell’ex poliziotto è stato istruito dagli avvocati Carlo Selis e Lorena Soro del foro di Tempio e una nuova udienza davanti al Giudice del Lavoro è prevista per la mattina dell’11 dicembre. In pratica si tratta di un ricorso che si oppone all’esito negativo già formulato dal Dipartimento di Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno sia attraverso due verbali e mediante un parere. Atti attraverso i quali nega a Virgona i requisiti ai fini del riconoscimento del diritto di accedere ai benefici previsti dalla legge ovvero un’integrazione alla pensione e alcuni sgravi fiscali. Questo perché il Ministero non ritiene che l’ex poliziotto avesse lesioni suscettibili di valutazione dai fatti richiamati, ovvero dal conflitto di Osposidda e malgrado la Prefettura di Nuoro aveva concluso con un parere a favore dell’attribuzione dello status di vittima del dovere a Virgona a seguito dell’istruttoria basata sulle diverse relazioni sull’accaduto e sulla documentazione medica. «Per me non c’è stata nemmeno una medaglia di cartone, non un grazie. Eppure in quel conflitto ho resistito sino alla fine. Ho trascorso l’intera notte accanto ai miei poveri colleghi agonizzanti. Sento ancora lo strazio delle loro voci che chiamavano le madri. Ho provato anche a trascinarli, ma era impossibile. Sono rimasto là da solo con loro. E con tutta la nostra disperazione. Ripeto, quel giorno noi tre siamo stati abbandonati al nostro destino. Avevamo anche finito le munizioni mentre loro avevano armi decisamente più potenti delle nostre. Sono ancora oggi convinto che potevano essere salvati se fosse arrivato qualcuno a soccorrerci», aggiunge in maniera accalorata Virgona che ribadisce poi quanto già detto in passato. «Atienza è stato ucciso da me. Lo sanno tutti e io stesso l’ho ribadito più volte. Detto questo vorrei ancora capire dopo tutto questo tempo quale è stata la mia colpa verso i superiori. Quella di essere rimasto vivo o di aver ucciso il bandito?», si chiede dopo aver visto e sentito intorno a lui tanto ostracismo e diffidenza. Il latitante spagnolo aveva una taglia di 5 milioni di lire, Graziano Mesina invece di 15. «La mattina dopo il conflitto venni ricoverato all’ospedale di Nuoro. Avevo dolori ad un ginocchio in seguito a una caduta della notte prima per schivare le pallottole. Rimasi ricoverato per una settimana poi mi venne assegnata una convalescenza di 90 giorni», spiega. «Al termine dei tre mesi ho ripreso regolarmente il servizio anche perché all’epoca ero in ferma volontaria di tre anni. Ero un agente di primo pelo, come tanti altri. Ero solo un ragazzo di 22 anni mandato in prima linea», aggiunge Virgona. «Il comando ha premiato con la medaglia d’oro al valore militare i due colleghi deceduti. E lo ha fatto giustamente, so che sono arrivati i riconoscimenti per gli altri due colleghi che erano andati a chiamare quei rinforzi mai arrivati. L’unico escluso sono stato io», sottolinea l’ex poliziotto che alla fine della convalescenza era tornato nel reparto di appartenenza di Padova. Poi il trasferimento in Sicilia a Caltanissetta, ancora in Sardegna a Cagliari, di nuovo a Nuoro nel 1972 ed infine nella questura di Sassari dove ha chiuso la carriera nel 1983.

22 novembre

Con una semplice lettera, il Parco di La Maddalena chiede a Mauro Morandi, “storico” abitante di Budelli, di lasciare l’isola. La richiesta nasce dalle specifiche richieste ribadite e formalizzate nel corso dell’ultimo Consiglio Direttivo. L’immobile occupato da Morandi è, infatti, passato dal 2014, assieme agli altri terreni di Budelli, nelle proprietà dell’Ente di via Giulio Cesare, che intende demolire le volumetrie ritenute illegittime dal Comune di La Maddalena e restaurare il vecchio fabbricato per destinarlo ad attività di valorizzazione del sito. L’iter amministrativo per l’esecuzione dei lavori è stato avviato e non può prescindere dallo sgombero dello stabile che prevede, tra i primi interventi, l’asporto dei materiali accumulati nel tempo (vetro, legno, plastica, ferro, eccetera). “Il recupero dell’immobile – dichiara il presidente Fabrizio Fonnesu – è uno degli obiettivi più importanti che la nuova governance ha voluto darsi. L’intenzione è quella di riconsegnare la Spiaggia Rosa allo splendore che merita, con la creazione di un Osservatorio ambientale che possa accogliere al meglio il flusso di turisti che periodicamente visita il sito. Grazie a questa azione, che prevede tra l’altro il posizionamento di un sistema di videosorveglianza, potremo avere un miglior controllo su un’area di inestimabile pregio naturalistico che troppo spesso, nel corso degli ultimi anni, è stata oggetto di violazioni”.

30 novembre

Sbarca a La Maddalena il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta. Appena sbarcata ha avuto un incontro con l’ammiraglio Enrico Credendino e l’avvocato Federica Mondani. A seguire una lezione di tattica e la consegna degli attestati di partecipazione ai 64 corsisti libici. Per le 12, l’appuntamento nel piazzale Allievi con il personale della Scuola della Marina. Il ministro è arrivata oggi all’isola per partecipare al primo corso di Training Gender Compartecipato, organizzato dal Comando della missione europea Eunavfor Med operazione Sophia per la guardia costiera libica.

2 dicembre

Muore a Cagliari, il pittore maddalenino Mario Sardo. Era nato a La Maddalena nel 1939. Ha tenuto più di trenta personali. Ha esposto oltre che in Sardegna a Milano, Genova, Nervi, Bergamo, Trento e Roma. Scrisse di lui Paolo Piras: l’arte di Mario Sardo ha una caratteristica peculiare e fondamentale che tutto pervade e penetra: non è mai urlata o sopra le righe. Ma, com’è nel carattere e nel temperamento dell’artista, è poeticamente profonda. Una pittura, la sua, che come un fiume silente scorre, si muove tra le rocce e le pietre scivolando, penetrando, irrorando con garbo e con grazia, suscitando sensazioni di pace, benessere e tranquillità. Il soffio, il respiro della sua arte è, non solo il simbolo, ma anche il sogno vivente e vitale del fluire della vita. Mario Sardo, fin dagli inizi del suo operare, ha compreso che in realtà non respiriamo, ma: «Veniamo respirati – come ha scritto il critico Franco Cardini – dalla vita che circola nell’universo e della quale siamo parte». L’artista opera con l’olio e l’acquarello (anche se non disdegna l’incisione), ma proprio nell’acquarello ha trovato il suo mezzo più congeniale, rapido, preciso, che non consente errori o ripensamenti. Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento esplose la moda dei dipinti ad acquarello, trasmessa da Londra a Parigi, in Lombardia e nel Ticino. Grandi artisti hanno avuto la passione per questa tecnica, da Previati a Tranquillo Cremona, da Segantini ad Emilio Gola, per citare a mente. La grande ricchezza della realtà, quella realtà che oggi è abitudine qualificare troppo risaputa, senza interesse, o addirittura morta, è dimostrata dal fatto che un pittore autentico come Sardo ne ricava immagini sempre nuove ed efficaci. È chiaro che si tratta d’immagini ricostruite ad opera di una percezione singolare, fortemente creativa e suggestiva. Mario Sardo, per essere chiari, ha come elemento base dello stile un colore che emana luce, che par nascere dall’interno della figura o del paesaggio. Dallo spazio del suo foglio si staccano e avanzano, come volumi di luce, paesaggi e natura che non si limitano a contenere la luce, ma la riverberano intorno, quasi che la sostanza delle sue opere si dilatino in aloni luminosi. Faceva notare Paul Cézanne che «la luce è una cosa che non può essere riprodotta, ma deve essere rappresentata attraverso un’altra cosa, il colore». E la constatazione del grande pittore francese è presente, come ricerca essenziale delle forme e dei colori, in tutta l’opera pittorica di Mario Sardo. La luminosità delle sue creazioni nascono tutte da una ricca tavolozza d’accesi cromatismi e di nitide architetture compositive, tenendone saldo il controllo, senza mai cadere nel manierismo paesaggistico. Il colore steso con tratto leggero e arioso, definisce il rapporto tra spazi e volumi. L’azzurro, talvolta, domina e avvolge la composizione, rendendo ancora più evidenti e sottolineando tonalità dal caldo pregnante timbro. Talvolta i suoi fogli rappresentano un’apparizione fugace, il riaffiorare di un ricordo, di un’impressione vissuta, che, per virtù di stile e sentire poetico, Sardo è riuscito a fissare. Nella sua opera riecheggiano le parole di Vincent Van Gogh: «Coltivare l’amore per la natura, poiché è l’unico modo per comprendere l’arte». E noi, sommessamente aggiungiamo che, comprendere e far comprendere l’arte, è alla base di tutta la filosofia compositiva di Mario Sardo.

7 dicembre

Formalizzata a Villa Devoto, con un Protocollo d’intesa firmato dal Commissario straordinario governativo, il presidente della Giunta Regionale Francesco Pigliaru, e dal sindaco Luca Montella, l’attività di collaborazione tra la Regione e il Comune di La Maddalena sulla bonifica ambientale e rigenerazione urbana dell’area, di rilevante interesse nazionale, dell’ex Arsenale militare. In quest’ottica è stato inoltre costituito, con apposita ordinanza, l’Ufficio del Commissario. L’Ufficio è formato dai Direttori generali e dai tecnici della Presidenza e degli assessorati competenti per materia (Ambiente, Enti locali, Lavori pubblici) e da un dirigente tecnico del comune di La Maddalena. Il sindaco di La Maddalena, Luca Montella, ha ricordato che: “il recupero e la riconversione previsti col G8 erano la dovuta ricompensa per una parte della Sardegna che ha servito lo Stato per più di 200 anni” e sottolineato “l’impegno costante del Comune che, avendo seguito con la Regione tutta la vicenda, ha compiuto, prima del commissariamento, tutti i passi relativi alle bonifiche a mare della darsena interna. Dopo aver bandito la gara per 8 milioni, adesso abbiamo l’aggiudicatario e già un cronoprogramma preciso per l’esecuzione dei lavori che inizieranno a brevissimo.