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Curconi

Parzialmente tratto dal libro “Cucina isolana. Un arcipelago di sapori mediterranei” a cura di Giovanna Sotgiu e Antonio Frau – Paolo Sorba Editore – La Maddalena

Per Natale si preparavano dolci particolari, alcuni simili a quelli galluresi, altri di provenienza ligure. Fra i primi sono i niuleddi; fra i secondi ci sono i curconi, sorta di piccoli panettoni genovesi diventati una specialità isolana. “U Curconi” non era comunque un dolce di origine Genovese ma deriva da un pane speciale Corso.

Per ottenere due curconi ovali lunghi circa un palmo. Questa forma caratteristica e il colore bruno dato dalla presenza del mosto di fichidindia hanno dato luogo alla osservazione dialettale “mi pari un curconu” detta a chi ha la faccia particolarmente lunga e scura.

Ingredienti: mezzo chilo di farina, 100 gr di strutto, una bustina di lievito, un pizzico di sale, mosto di fichidindia; niente acqua né uova e, se il mosto è abbastanza dolce, neanche zucchero; altrimenti un cucchiaio di zucchero.

Impastare tutto e aggiungere i pinoli, mandorle sbucciate e tagliate a metà, uva secca bagnata in acqua tiepida, asciugata e leggermente infarinata per impedire che si attacchi.

Dopo aver fatto riposare la pasta per 4/5 ore in un luogo tiepido, riprenderla e formate due ovali di circa un palmo di lunghezza e tre dita di altezza, incidere la cima con un taglio a croce, lasciar lievitare per altri 30 minuti e infornare a forno caldo (170°) per circa un’ora.

“Cucina isolana. Un arcipelago di sapori mediterranei” a cura di Giovanna Sotgiu e Antonio Frau – Paolo Sorba Editore – La Maddalena