Co.Ri.S.MaLa Maddalena AnticaSanta Maria Maddalena faro di fede tra Corsica e Sardegna

La prima chiesa alla Guardia della Villa

Anche il viceré prima della spedizione pensava a una chiesa nell’isola, e in tal senso sollecitava il vescovo a concertarne col governatore di Castelsardo la costruzione. Il maggiore La Roquette, prima di lasciare il comando del distaccamento e l’isola per nuovi incarichi, ebbe tra l’altro la richiesta dei pastori di farsi portavoce presso il governo di provvederli di una chiesa, e d’accordo con essi scrisse al viceré proponendo il costo dei mastri muratori e della copertura a carico del re, e a carico dei maddalenini la provvista delle pietre, il trasporto dell’acqua e la manovalanza. Des Hayes andò, invece, molto oltre e già nel marzo del 1768 scrisse a Torino che il vescovo aveva deciso di costruire a sue spese “una piccola chiesa” nelle vicinanze del complesso militare sotto lo sperone della Guardia e che aveva attivato il mastro muratore tempiese Agostino Pisano. Da parte sua il viceré richiese al tenente ingegnere Buzzolino, inviato alla Maddalena per completare il calcolo della casamatta da erigersi a Villamarina di Santo Stefano, di passare per Tempio a conoscere la disponibilità finanziaria del prelato e quindi predisporre un adeguato progetto della chiesa.

A giugno del 1768 iniziarono i lavori che, nonostante la ridotta volumetria del fabbricato, il suo disegno elementare e il contributo di manodopera dei maddalenini, durarono oltre il previsto. Dopo un anno arrivavano ancora materiali, il nuovo comandante del distaccamento, tenente Willy, prelevava in prestito da quel cantiere delle assi per un fabbricato militare e un altro militare in data 9 febbraio 1770 veniva sepolto come al solito in loco sacro. Ed è il successivo atto di morte datato 23 luglio, come sappiamo della piccola Maria Avigia, che riporta per la prima volta il seppellimento “in hac parochiali ecclesia Sanctae Mariae Magdalenae“. In mancanza di una documentazione diretta, a oggi non rinvenuta, la data di apertura al culto della chiesa della Guardia è da ritenersi tra febbraio e luglio del 1770, con la scontata dedicazione alla santa che dava il nome all’isola maggiore delle Intermedie.

Salvatore Sanna – Co.Ri.S.Ma