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Le Isole dei Caruggi e le Isole intermedie

Le isole del Nord Sardegna, sebbene frequentate dai pisani già dal 1200 e note ai genovesi come Isole dei Caruggi, furono per molto tempo ignorate dalla cartografia ufficiale, nonostante il geografo Gian Francesco Fara le avesse descritte in epoca rinascimentale. E cosi, quando, dopo centinaia di anni d’oblio, nel XVII secolo, un gruppo di pastori corsi si trasferì nell’Arcipelago per conto della ricca famiglia genovese dei Doria, le isole erano politicamente inesistenti. I pastori si concentrarono nelle zone centrali di La Maddalena e Caprera, al riparo dalle incursioni dei pirati barbareschi e distanti dai pescatori di corallo che, saltuariamente, dimoravano nella parte meridionale dell’isola maggiore, presso l’attuale Cala Gavetta. Sicuramente abitarono anche Budelli: esiste ancora una casa, o ciò che ne resta, denominata Capanna, che possiede tutte le caratteristiche delle prime abitazioni corse; e ciò anche se, sulla scorta dei documenti ufficiali, l’isola, per tutto il XVIII secolo, risulta disabitata.

Questi primi abitanti dell’Arcipelago in epoca moderna, nei mesi di luglio e agosto, facevano ritorno in Corsica per vendere parte della produzione, registrare le nascite e pagare i tributi ai propri padroni. E proprio il pagamento delle tasse in Corsica, anziché in Sardegna, poteva far sorgere, da parte della Repubblica di Genova (che controllava la Corsica) una pretesa di sovranità sull’Arcipelago in virtù di una dipendenza amministrativa di quei pochi abitanti delle isole. Tra l’altro, l’Arcipelago non figurava neppure nella cartografia dei trattati di cessione della Sardegna ai Savoia, per cui il Re Carlo Emanuele III, considerando che la Corsica sarebbe presto divenuta francese, e adducendo come pretesto il proliferare del contrabbando nelle Bocche di Bonifacio, con un’accorta azione politico-militare, e soprattutto con la collaborazione degli stessi abitanti, portò a termine l’occupazione sardo-piemontese di La Maddalena. Correva l’anno 1767.

E sin dai mesi successivi, si diede inizio alle opere di difesa dell’Arcipelago. Furono rapidamente costruite le prime fortificazioni, ben visibili dal mare: la Torre Quadrata a Santo Stefano; La Guardia, S. Vittorio, S. Andrea, Sant’Elmo, Balbiano e Sant’Agostino a La Maddalena.

Ma ebbe inizio anche la lunga e intricata contesa tra il Regno Sabaudo e la Francia (subentrata a Genova nel controllo della Corsica) per il possesso delle Isole Intermedie, contesa che si trascinò fino agli avvenimenti bellici del 1793 e che venne definita

Parzialmente tratto da “La spiaggia rosa e l’isola di Budelli. Guida naturalistica e storica” di Marco Leoni, Fabio Presutti, Luca Bittau