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Maria Elisa Gotteland

Suor Maria Elisa Gotteland è stata per alcuni decenni la superiore dell’Istituto San Vincenzo e una grande benefattrice per tutta la comunità maddalenina.
Nacque a Torino il 1 novembre 1873, da Francesco e da Maria Luisa Martinello. Maria Elisa non era una nobile, come è stato ritenuto per molti anni, però sembra che “fosse di casa” alla corte dei Savoia.
Crebbe nel collegio delle Dame del Sacro Cuore, dove ricette un’ottima educazione ed un’ampia cultura; praticò il postulantato a Piacenza, presso la Casa San Sepolcro, ed entrò in noviziato nel 1892, all’età di 19 anni.
I suoi superiori sostennero che per un posto “difficile e speciale” come La Maddalena era necessaria una donna altrettanto speciale come Suor Gotteland; e lei obbedì.
Quando giunse sull’isola, nel 1909, aveva 36 anni. Era una donna dalla forte personalità, decisa nei modi, ma semplice, dalla mente vasta e il cuore grande, molto intelligente, colta. Suor Gotteland si dedicò con impegno nel proprio ruolo di Superiore con grande autorevolezza, per quanto potessero consentirglielo la sua fede e il rango economico della famiglia.
Sapeva che avrebbe dedicato un’intera vita ad un’isola in piena esplosione demografica, piazzaforte militare, con molti problemi sociali ed economici.
Grazie alle sue conoscenze di personaggi di conto e le disponibilità finanziarie, fu in grado di determinare le vicende dell’Arcipelago e conferire al suo Istituto un aspetto decisamente più autorevole e importante.
Pagò di tasca propria i debiti che gravavano sull’istituto e cercò immediatamente di migliorare le condizioni della Casa, ampliandone i locali e acquistando un lotto di terreno adiacente per costruire la chiesetta, dedicata alla Immacolata Concezione (costruzione realizzata col suo contributi economico personale).
In pochi anni Suor Gotteland trasformò la “Casetta San Vincenzo” non solo in un grande e operoso centro religioso, di assistenza e di carità, ma anche in un Istituto educativo e culturale intelligentemente organizzato per convertire l’Arcipelago al cattolicesimo.
A visitare il suo Istituto giunsero principi, ministri e reali: la Regina Margherita nel 1922, il cardinal Fossati nel 1930, il principe Umberto di Savoia nel 1937.
Non fu facile compiere questa impresa, poiché fu molto ostacolata dalle logge massoniche e dal pastore protestante, presenti sull’isola; ma alla fine riuscì in tutto, ammirata e stimata dai maddalenini che la chiamavano “L’Ammiragliessa dell’Isola”, i quali, inoltre, le fecero intestare una via.

Vedi anche: Ricordo di suor Maria Gotteland