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Mentastro e puleggio

Mentastro e puleggio (nome scientifico Mentha insularis e Mentha pulegium nomi locali menta, Menta dei griddi o Pulegghiu, Mentastru, Menta)

Pianticella aromatica frequente nei fossi e nei pratini che durante il periodo primaverile rimangono per lungo tempo sommersi o almeno intrisi d’acqua. Ai primi tepori estivi la fragranza di questa menta può essere sospinta a lunghe distanze dalle brezze marine: simile a quello della menta, ma più forte, più “servaticu“, è uno dei dei profumi estivi che contraddistinguono queste isole. A nord di La Maddalena, vi è una zona con un antico toponimo: Mentagghju, oggi in disuso.

Cresce in luoghi umidi come pratelli, radure tra il cisteto, sentieri; nelle isole maggiori, minori e in alcuni degli isolotti. Fioritura tra maggio e luglio. Le sue foglie sono ovate, con il margine che può essere leggermente dentellato. I fiori sono singoli ed appariscenti di colore violetto.

È simile alla menta nell’aroma, viene utilizzata in cucina per aromatizzare, carne, pesce, funghi e specialmente i carciofi. Tra le varie proprietà, regolarizza l’intestino e aiuta a mantenere il benessere di tutto l’organismo. Se ne usano sia i fiori che le foglie; tutta la pianta è comunque piuttosto aromatica. Viene usata specialmente usata con i carciofi. La si mangia anche cruda in insalata, con pomodori, olio, sale o origano. Ottima in padella con la soia, e sulla pizza al posto del basilico. La mentuccia con olio, aglio, e salsa di pomodoro cotti per qualche minuto diventa un ottimo e semplice condimento, soprattutto adatto per il bollito (carne lessa). L’uso locale della menta perza in cucina sembra venire da Genova (probabilmente attraverso la Corsica) in piatti tipici liguri quali il minestrone, le melanzane ripiene o le polpette fritte di melanzane. Quasi sconosciuto alla Maddalena è, invece, l’uso culinario del pulegghiu che trova grande applicazione in Corsica, sia nei dolci, quali canistreddi, torte e frittelle del giovedì santo, sia nei piatti comuni quali frittate e minestre. Alla Maddalena è però noto l’uso medico per curare dolori reumatici o causati dall’artrosi: si fanno bollire nell’aceto i rametti con fiori e foglie e si passa poi il decotto sulla parte dolorante massaggiando.

Per le sue proprietà terapeutiche essiccata è utilizzata in erboristeria come essenza per tisane riposanti e nutrienti. La si può anche frullare per ricavarne ghiacciati drink dissetanti e disintossicanti.