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Negozi storici isolani

La Regione ha premiato con una targa le attività commerciali più longeve Le nuove generazioni portano avanti il lavoro degli antenati nonostante la crisi. I loro negozi sono pagine preziose della storia del commercio isolano. Orgoglio di famiglia e vanto per tutta la comunità. Per le attività storiche della Maddalena arriva ora anche un riconoscimento ufficiale, la targa “negozio storico” assegnata dalla Regione. Sull’isola sono sei le attività che possono vantare il blasonato riconoscimento. Un viaggio nei negozi storici è una passeggiata nel passato, un percorso attraverso epoche diverse, ricordi in bianco e nero, imprenditori di altri tempi. Nel pianeta commerciale isolano svetta per longevità il negozio di generi alimentari “Miro di Ernesto Battaglia”. Il creatore della bottega a due passi dalla chiesa fu nel 1891 Biagio Battaglia, noto “Stiani”. Era arrivato sull’isola da Torriglia, si era innamorato della Maddalena, aveva deciso di farne la propria casa e mettere su famiglia. Il figlio Ernesto, dopo una lunga gavetta, aveva preso il timone del negozio, fino al 1967. Alla sua morte era subentrato Miro, un pezzo di storia del commercio maddalenino contemporaneo. Aspetto imponente, gentilezza unica. Artista dei salumi, Miro, coccolava i suoi clienti uno a uno. Per i bambini vederlo affettare i prosciutti era come assistere a uno spettacolo. Dal 2006 il negozio è nelle mani del figlio Ernesto che con la moglie hanno ereditato la difficile missione di tenere alto il nome della storica bottega. «Continuare sulla scia del mio bisnonno, di mio nonno e di mio padre è un grande onore – commenta Ernesto –. Sono lusingato per il lavoro che hanno svolto in questi decenni». Anche il Bar Fiume difende con orgoglio la tradizione di famiglia. Franco Serra dal 2002 ha preso il posto del padre Mario. Ma l’attività era stata avviata dal nonno, Giacomino, uomo dalla battuta sarcastica, che aveva aperto il bar nel lontano 1918. «Sono contento di questa responsabilità che mi è stata tramandata – dice il giovane Franco –. La mia speranza è che la storia di questa attività sia più forte della crisi». Ha ottenuto la targa di “negozio storico” anche la Macelleria Banchinila cui attività venne avviata nel 1920 da Giovanni. A lui subentrò Adolfo nel 1947, il figlio Giovanni fino al 1986. Poi il cambio a Lorenzo Demurtas che ha iniziato a lavorare dal 1997. «Ho seguito l’esempio dei miei – commenta –. Era un’attività che la famiglia non voleva perdere. Sono fortunato. Sono riuscito a conservare i clienti che furono prima di Adolfo e poi di Giovanni.
Nell’abbigliamento e nella calzatura è da sempre una istituzione. La storia della famiglia Mascagni inizia nel 1925. Ma è dal 1937 che Domenico riunisce tutta la famiglia inserendo Gaetano, Virgilio, Giuseppe, Luigi, Berta e Maria sotto il nome “Fratelli Mascagni”. Dopo la guerra la ditta passa nelle mani di Virgilio. Alla sua morte subentra il figlio Domenico dal 1981; poi Marco dal 1985; poi Cristian, attuale titolare. L’attività di Mascagni era più conosciuta come Bancarotta. «Il mio bisnonno – spiega Cristian – quando veniva a vendere alla Maddalena la merce che acquistava a poco prezzo gridava “Siamo alla bancarotta”.
Nella Ferramenta Lena al lavoro ci sono due generazioni. Babbo Vincenzo e il figlio Alberto. La ditta Lena apre nel 1926 con Carlo Alberto che dopo trent’anni lascia al figlio Vincenzo. Dal 2005 a portare avanti la tradizione di famiglia c’è Alberto. Ma Lena senior ha sempre il ruolo di supervisore. «Siamo sempre stati a disposizione della gente che ci conosce da moltissimi anni – spiega Alberto –. Cerchiamo sempre di accontentare tutti. Contiamo di continuare l’attività e migliorarla anche di fronte alla crisi». Dulcis in fundo laBoulangerie Moriani, intestazione voluta da Domenico per l’antica discendenza corsa della sua famiglia. Fu Teresa Battaglia Moriani nel 1944 a mettere su la panetteria-pasticceria, lasciata in eredità al figlio Domenico, subentrato nel 1952 assieme alla moglie Lucia Carboni. La stakanovista del bancone ha raggiunto il traguardo di 62 anni nel commercio. Al suo fianco adesso c’è la figlia Monica.