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Pane dei Morti

Si chiama il pane dei morti o il pane di Bonifacio. È una specialità corsa, la variante bonifacina del Pandolce genovese, ritualmente preparata per il giorno dei morti, il 2 novembre.

Provenienza: Corsica
Ancora presente a La Maddalena

Il primo novembre, anche in Corsica è giorno di raccoglimento, in cui i cimiteri si animano vivamente di fedeli e famigliari, per onorare le tombe degli antenati e “mantenere un contatto con loro”. Per tradizione, si usava addobbare le tombe di fiori e candele, per ricordarli e perché si credeva che i colori dei fiori e la luce delle candele, potessero scacciare l’oscurità e aprire la strada del ritorno ai cari defunti. Durante la notte di Ognissanti, i morti sarebbero dovuti tornare nei luoghi dove hanno vissuto. L’usanza voleva, che si aggiungesse un coperto a tavola per il defunto e che prima di andare a dormire si posasse sul tavolo o sul davanzale della finestra, del pane e dell’acqua, oppure del latte e castagne. A Bonifacio si lasciava in offerta il famoso “pane di i morti”.

Il pane dei morti, chiamato in dialetto di Bonifacio «ügha secaïa», era preparato all’epoca solo per Ognissanti, era questo il dolce che gli anziani mangiavano per vegliare i morti durante le veglie funebri tra il 30 ottobre ed il 2 novembre. Oggi, il pane dei morti è fatto tutto l’anno perché è molto famoso e amato, tanto dai turisti quanto dagli abitanti di Bonifacio.

E’ una ricetta molto conosciuta della tradizione bonifacina, in còrso è chiamato Panu di i Morti con il significato uguale all’italiano mentre in dialetto ligure bonifacino è chiamato Ügha sécaïa che significa uva passa in riferimento all’ingrediente principale. Il dolce assomiglia molto al Pandolce basso genovese, inizialmente tipico delle festività natalizie, ma che ormai si trova tutto l’anno nelle pasticcerie liguri e per il legame storico tra Genova e Bonifacio forse ha portato a questa variante.

Ma qual è l’origine di questa tradizione bonifacina?

Secondo la credenza popolare, i morti tornano alle case della notte di Ognissanti. La tradizione vuole che quella sera, si lasciamo le porte aperte, il fuoco è acceso nel camino. Il famoso “Pane dei morti” è stato posto sul tavolo per i defunti, questo doveva accompagnare il defunto durante l’ultimo viaggio e questo è un modo per rendere omaggio e per ricordare le pesone che non sono più con noi…  Tradizionalmente, nel nord della Corsica, l’impasto è impastato con vino e nel sud con il succo d’uva a cui sono aggiunte noci e uva passa.

Ingredienti:

90g di burro fuso
60 g di uva passa
60g di noci
60 g di zucchero
1 cucchiaino di sale
2 uova
10cl o 100g di latte
2 bustine di lievito da forno
400 g di farina

Ricetta

Iniziare diluendo il lievito in 250 ml di acqua tiepida e poi in una ciotola versare la farina e aggiungere sale e lievito. Coprire con la pellicola e aspettare dieci minuti. Iniziare a impastare, aggiungendo gradualmente il burro ammorbidito e le uova battute per 10 minuti. Impastare velocemente per 5 minuti in modo che gli ingredienti siano compresi nell’impasto. Se necessario aggiungere uno o due cucchiai di farina. Continuare per dieci minuti a media velocità.

Aggiungere l’uva passa e le noci e mescolare l’impasto in modo che la frutto secca si mescoli durante la preparazione.

Fate delle pagnotte con l’impasto e mettetelo in un contenitore. Lasciate riposare un’ora circa in un luogo asciutto. Quindi formare due cupole a forma di pasta e lasciare riposare una buona per mezz’ora. Dorate infine con l’uovo sbattuto. Preriscaldare il forno a 180 °. Infine, con un pennello,spennellate con il tuorlo d’uovo e cuocere per 40 minuti a 180 °.

Per verificare la cottura inserire la lama di un coltello, se esce pulito e la parte superiore è dorata, il nostro Pane dei Morti è fatto! Raffreddare su una griglia prima di degustare.