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Thiesi – Ilvamaddalena 2-1

Promozione, 11° Giornata

10′ Saba (rig), 54′ Marcos D’Amico, 69′ Saba

Di calcio si può parlare all’infinito, di tecnica o di tattica, ma a volte la verità è molto semplice, terra terra, e non richiede particolari approfondimenti.

La verità è che spesso decidono gli episodi, e se ad una squadra “gira” sempre male, e questi episodi sono sempre sfavorevoli, tutto diventa estremamente complicato.

Così, la sfida di Pozzomaggiore contro il Thiesi, che in caso di vittoria ci avrebbe proiettati a tre punti dal secondo posto, ci spedisce a nove dalla seconda piazza, ed a sei (come alla vigilia della partita, e questo se vogliamo è il bicchiere mezzo pieno) dalla terza, per effetto di episodi determinanti, e non certo per una inferiorità nei confronti dell’ottima squadra Neroverde, peraltro affrontata in assetto condizionato da infortuni ed acciacchi che hanno fortemente limitato l’esplosivo potenziale offensivo dei Leoni Isolani.

Così, al triplice fischio finale di Manno, ci troviamo a nove punti dall’odierna rivale, a leccarci le ferite, ma nessuno può dire di avere visto una differenza di nove punti, sul campo.
La differenza l’hanno fatta due calci di punizione, tra i minuti 18 e 24 della ripresa, sul punteggio di parità : miracolosamente neutralizzato il nostro, trasformato nel punto vittoria quello degli avversari, complice una distrazione collettiva del nostro reparto arretrato.

E veniamo alla cronaca.

Mister Nino Catuogno non può disporre di Gena Vuanello, in tribuna infortunato, ed ha Marcos D’Amico a mezzo servizio, tenuto precauzionalmente in panca.

Manda quindi in campo un 4 1 4 1, con Ivan Viviani tra i pali, solita coppia di centrali difensivi, Luca Calzolaio e Fabrizio Bellu, Gabriele Cardu a destra e Luca Luciano a sinistra gli esterni bassi, capitan Andrea Arricca davanti alla difesa, e dietro una linea di mediani formata, da destra a sinistra, da Luigi Vitiello, Lucas Danieli Vaz, Musibau Oluwalogbon e Christian Demeglio, con Luca De Santis unica punta.
Mister Gianmario Rassu schiera i suoi uomini col consueto 4 2 3 1, che ha come interpreti il portiere Veratti, la linea difensiva Sechi, Cacace, Pinna, Piu, i mediani El Kamch e Delogu, in terza linea Mura, Saba e Madeddu, davanti Molozzu.

Gran bella formazione, molto solida, sapientemente orchestrata dall’onnipresente ed ordinatissimo El Kamch, trascorsi in C ad Olbia, in D a Budoni ed in Eccellenza ad Uri.

Come purtroppo succede spesso in questa stagione, ad una fase iniziale di studio fa seguito immediatamente il gol dei nostri avversari, al primo attacco, che poi stavolta nemmeno attacco è, perché siamo noi ad avere la palla, ad attardare un banale rinvio, ed a creare una situazione di pericolo con un retropassaggio al portiere, che si concretizza in un fallo da rigore sul pressing avversario.

È il minuto 10, e Saba è impeccabile dal dischetto, pallone a destra, portiere a sinistra.
Esultano i tifosi del Thiesi, e tra loro, in tribuna, Mister Fantoni, che prima della gara raccontava i famosi fatti e misfatti delle sfide anni 70 delle quali fu protagonista, oltre al celebre episodio della lite con la buonanima di Angelino Fiori.

Dopo dieci minuti siamo già sotto, o se vogliamo il Thiesi è già sopra, senza aver creato alcunché di particolare, senza mai aver messo in difficoltà una difesa quasi sempre attenta ma troppo spesso puntuale a crearsele da sola, le difficoltà.

Col passare dei minuti l’Ilvamaddalena impone la propria superiorità territoriale – per i padroni di casa solo un colpo di testa alto di Pinna, su azione d’angolo – ma è un possesso palla sterile, con De Santis solo contro un’accorta difesa, che lo neutralizza raddoppiando e triplicando la marcatura.

L’unico pericolo per la porta avversaria arriva al minuto 45, nel diagonale di Luigi Vitiello dal vertice destro dell’area, che termina poco alto sull’incrocio lontano.

In avvio di ripresa il nostro tecnico rischia D’Amico, che entra al posto di Musibau, ed il modulo diventa un 4 4 2.
Si avverte subito la maggiore pericolosità della squadra del presidente Bruno Useli, ed al minuto 54 arriva il gol del pari, realizzato proprio da D’Amico, al nono centro stagionale (capocannoniere del torneo), ed al sesto nelle ultime due partite e mezza.

La punta Argentina parte dall’out sinistro, si accentra, e giunto al vertice dell’area fa partire una conclusione angolata e potente, che non senza qualche responsabilità di Veratti gonfia la rete.

Il gol del pari carica I biancocelesti, che per una decina di minuti sembrano padroni del campo e dell’inerzia della partita.

Al minuto 63 sembra fatto il gol del vantaggio, con un calcio di punizione da destra, ai venti metri, che Danieli calcia magistralmente, sotto l’incrocio vicino, trovando però una replica di Veratti miracolosa, degna di palcoscenici ben superiori.

Sulla sua respinta, recuperiamo palla e sul cross Vitiello arriva sulla palla a pochi passi dalla rete, ma ostacolato regolarmente non trova l’equilibrio giusto per la deviazione vincente.

Un paio di minuti e si separa la coppia D’Amico / De Santis, appena ricomposta.

Il bomber Isolano subisce un duro contatto sulla caviglia, e deve lasciare il campo, portato negli spogliatoi sulle spalle di un compagno, sostituto da Nicoló Pisano.

Gol mancato, gol subito, tutta la crudeltà delle sacre leggi del calcio in appena sei giri di lancetta.
Minuto 69, fallo di Arricca (che il capitano contesta con veemenza) sulla bandierina di destra, e punizione che è praticamente un corner.

Sulla battuta, Saba prende posizione al limite dell’area di porta, ed i difensori che sono nei suoi pressi “si aprono” (immagine che ho visto e rivisto nel replay della mia diretta), lasciando l’attaccante ex Usinese liberissimo di colpire, prima di testa, e poi, sulla miracolosa respinta di Viviani, di piede, mettendo dentro il pallone che vale i tre punti.

Una mazzata micidiale, che ci taglia le gambe.

Ci riportiamo davanti, il mister opera tutti e cinque i cambi (entrano anche Emanuele Ledda al posto di Demeglio, Gabriel Andreotti per Cardu e Fabio Giorgi per Vitiello, ma non riusciamo più a impensierire Veratti, e nei minuti di recupero un ottimo intervento di Viviani nega al subentrato Tanchis la rete del tre a uno.

Va così in archivio, con tantissima amarezza, la quarta sconfitta stagionale.

Non rimane che rimboccarsi le maniche, sperare che la famosa ruota inizi a girare, che si possano recuperare quanto prima Vuanello e De Santis, e puntare al filotto di successi nelle quattro partite che mancano al giro di boa, prima della sosta natalizia.

Mauro Coppadoro – Coppa dei Campioni