L’Azione Cattolica e Capula
L’impegno costante di don Capula fu profuso per l’Azione Cattolica. Dopo i fatti del 1931, quando la sede fu chiusa dal regime e tutti i documenti sequestrati, con la prudenza unita al riserbo e alla correttezza dei rapporti formali, riuscì a creare una associazione forte, ben strutturata, che passò indenne attraverso il fascismo: nel Partito Nazionale Fascista si manifestavano spesso spunti polemici verso l’associazione e le sue attività culturali e ricreative che potevano contrastare con quelle educative, sportive e ludiche organizzate dal regime, ma, tranne un piccolo incidente del 1939, non fu combattuta: si potrebbe dire, piuttosto, che fu tollerata. La prima preoccupazione del Parroco fu quella di trovare una sede fissa: la Chiesa aveva mantenuto il piccolo terreno della Fornace, e lì, il 28 giugno del 1934 fu dato il “primo colpo di piccone”; era un inizio più virtuale che reale data la mancanza di fondi che portò per le lunghe la costruzione, terminata nel 1936 e diventata subito il centro di grande fervore con la filodrammatica, le adunanze, le conferenze. Il vescovo Morera, nella sua relazione dopo la visita pastorale del 27 aprile 1935 scriveva: “L’associazione giovanile Benedetto XV non solo si mantiene in efficienza, ma aumenta il numero dei suoi membri, imbevuti di sincero spirito di pietà e di condotta esemplare, e con vera soddisfazione abbiamo vista già largamente sviluppata la costruzione di una sede per le opere di A.C. della parrocchia per iniziativa specialmente della gioventù maschile. Di tutto questo ci rallegriamo sinceramente col giovine parroco alla cui attività e zelo si deve il vigoroso impulso religioso impresso alla popolazione, e confidiamo che, nonostante le difficoltà vorrà continuare nel santo apostolato di bene a gloria di Dio ed a salvezza delle anime”.
L’attività dell’Azione Cattolica continuò durante la guerra, anche se la partenza di molti giovani sotto le armi ridusse i ranghi. Ma quelli rimasti si stringevano attorno al Parroco che annotava: ” Venne la guerra, gli sfollamenti, ma le radici lavoravano in profondità e gettarono i primi polloni nelle nottate di allarmi quando un nucleo di soci militarizzati conveniva nell’ufficio del parroco attendendo l’urlo della sirena. Poi i mesi della paura cessarono”.
Con la partenza dei Tedeschi da La Maddalena, nel settembre del 1943, rientrarono le famiglie, e la Benedetto XV “riapparve in tempo per diventare argine alle nascenti orde che fiammeggiavano qua e là. L’officina e la strada diventavano campi di battaglia. L’idea sostituiva il proiettile. Alcuni non ressero alla prova” e defezionarono; ma altri “moltiplicando le forze, si imposero all’ammirazione degli stessi avversari che mitigando il primo impeto dovettero segnare il passo. La stella della Benedetto saliva all’orizzonte. Uno smisurato ardore di conquista prese il veterano del movimento e il principiante”.
Sono, questi, toni di guerra: e come tale fu vissuta la lotta fra i diversi partiti che si fronteggiarono a partire dal 1945. A prescindere dai risultati politici di questa lotta, certificati anche dalla tante abiure di comunisti “redenti”, non possiamo ignorare il danno procurato in molti cattolici che avrebbero voluto mantenere la loro fede pur appartenendo a un partito di sinistra e che, invece, si sentirono schiacciati e respinti. Citiamo una particolare testimonianza; si tratta di un biglietto anonimo del 1946, scritto da una donna che si definisce comunista, cristiana, anticlericale.
“Sia lodato Gesù Cristo. Siccome, sapendomi iscritta al partito comunista, coloro che facevano la questua per la festa della nostra Patrona non sono venute anche a casa mia, ho pensato di inviare io direttamente per il contributo della festa ciò che le mie possibilità hanno permesso. Una donna comunista, cristiana, anticlericale”.
Il ruolo di don Capula non si esaurì con la conquistata calma delle nuove amministrazioni. Ma di questo si parlerà fra qualche tempo, quando passioni e coinvolgimenti personali avranno ceduto il posto ad analisi serene.
Giovanna Sotgiu – Co.Ri.S.Ma