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Approfondimento: l’alga rossa

Nei mari a piccole escursioni di marea come il Mediterraneo, nel sotto-piano inferiore del medio-litorale (quell’area dove gli organismi sono bagnati oltre che dall’azione delle onde anche da quella della marea) si possono trovare degli organismi vegetali come le alghe calcaree. Sono alghe coralline a tallo calcareo, semplicemente incrostanti come il Lithophyllum incrustans, oppure in grado di formare importanti strutture concrezionate come i “trottoirs” (letteralmente: “marciapiedí”) dell’alga rossa Lithophyllum lichenoides, una specie già nota in passato come Lithophyllum tortuosum e tipica soprattutto del Mediterraneo occidentale. Questa rodofìcea incrostante caratterizza la biocenosi della roccia medio-litorale inferiore. Le bioconcrezioni che produce sono strutture estremamente importanti da un punto di vista biologico, in quanto ospitano un grandissimo numero di specie che trovano negli interstizi e nelle fenditure l’habitat ideale.

Il Lithophyllum lichenoides può arrivare a costituire una sorta di cornicione strapiombante, che si riscontra solo in presenza di particolari condizioni (ambiente battuto dal moto ondoso, illuminazione attenuata, ecc.). La flora e la fauna delle concrezioni di Lithophyllum lichenoides, per la presenza di numerosi microhabitat, e molto varia.

In una cornice ben strutturata, si possono distinguere almeno tre popolamenti: uno di superficie, sottoposto ad un forte irraggiamento solare ed alle periodiche emersioni; uno di cavità e di fessure, costituito da elementi che si possono trovare anche in altri ambienti nascosti superficiali; l’ultimo, che predilige zone poco illuminate di strapiombo, continuamente immerso ed assimilabile al precoralligeno. La fauna sciafila è presente con numerose specie tra cui attinie, come il comune “pomodoro di mare” (Actinia equina), briozoi, policheti, sipunculidi, molluschi, crostacei, numerose alghe, spugne e perfino forme di origine terrestre come acari e insetti. La parte più bassa della formazione può essere rinforzata da altre alghe calcaree, e vi trovano impianto alghe rodoficee e cloroficee amanti dell’ombra. Inoltre il Lithophyllum lichenoides assume una grande rilevanza ecologica soprattutto in quei substrati di roccia scistosa o granitica che, per la loro compattezza, sono altrimenti difficilmente colonizzabili. L’alga rossa è una specie favorita dall’azione idrodinamica provocata dal moto ondoso; in tali situazioni può costruire delle strutture calcaree con spessori superiori a 100 cm che si possono trovare quasi esclusivamente nell’area sardo-corsa. Queste concrezioni organogene di origine vegetale rappresentano in piccolo, per il Mediterraneo, quello che sono le barriere coralline dei mari tropicali. La crescita di Lithophyllam lichenoides e limitata dall’elevata intensità luminosa; pertanto questa specie predilige luoghi esposti a settentrione o riparati dall’insolazione diretta ed e spesso associata alla Patella ferrugínea in quanto entrambe legate ad ambienti non inquinati, ben ossigenati e ad elevato idrodinamismo. Strutture di questo tipo si possono trovare a Budelli (tra gli insediamenti principali di tutto l’Arcipelago) tra Punta Lodi e Cala Di Trana e, a sud, in prossimità di Punta Bambaccio. Il popolamento a Lithophyllum lichenoides è in forte regressione lungo tutte le coste del Mediterraneo nord-occidentale; per tale motivo è stato recentemente incluso nella lista rossa delle specie da proteggere.

Parzialmente tratto da “La spiaggia rosa e l’isola di Budelli. Guida naturalistica e storica” di Marco Leoni, Fabio Presutti, Luca Bittau