21 maggio 1793 Regolamento per il distintivo d’onore
Nella corrispondenza tra Torino e Cagliari si rileva che nel dopoguerra tra Regno sardo piemontese e Francia repubblicana, sia in Sardegna con gli episodi di Cagliari, Carloforte e Maddalena che nelle Alpi, fu necessario definire una nuova regolamentazione per l’erogazione delle decorazioni ai bassi ufficiali ed alla truppa. Se ne sentiva il bisogno per una serie di ambiguità che si erano riscontrate sino ad allora.
Nel testo che si riproduce nella solita appendice, tratto dalla raccolta ufficiale del Regno, si trova la conferma che la data della emanazione del “Regolamento” è successiva a quella della assegnazione delle medaglie dell’inverno precedente. Si nota, altresì, che i verbi sono tutti volti al futuro: «Consisterà il distintivo[…]. Saranno premiate le azioni[…]. Azioni di segnalato valore saranno riputate quelle[…]. Sarà riservato alle azioni personali[…]». È per ciò che le medaglie a quella data già assegnate, pur rimanendo intatto il loro massimo significato di riconoscimento di valore eroico, non rientravano nella regolamentazione successivamente definita da questo nuovo atto normativo. Questo “Regolamento”, quindi, è da intendersi quale intervento di razionalizzazione a quel momento storico della pratica, già esistente presso tutte le istituzioni militari del mondo ed in qualsiasi epoca, di riconoscere il valore militare con apposite decorazioni.
Non può, comunque, essere inteso quale atto istitutivo per la prima volta della decorazione al valore militare.