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Berta maggiore

(Calonectris diomedea in maddalenino Guaia o Pallante)

Può essere avvistata facilmente la sera, prima del tramonto o all’alba mentre sorvola con le lunghe ali strette la superficie del mare.

La colorazione e bruno-grigiastra nella parte superiore e bianca nel groppone; zampe rosate palmate. Ha un inconfondibile becco robusto, voluminoso, giallo-corno, con una macchia nera all’estremità piegata ad uncino. Può raggiungere un’apertura alare di 130 cm. Si ciba prevalentemente di pesci e molluschi, che caccia soprattutto la notte. Nidifica in colonie, e predilige le isole minori e gli isolotti poco frequentati. A fine maggio deposita l’unico uovo in un nido molto scarno, costruito solo con alghe e piume, sistemato in cavità del terreno, in cunicoli orizzontali o sotto la roccia. Presso i luoghi prescelti per la cova, che dura circa 60 giorni, durante la notte è possibile udire i versi sgraziati delle berte, simili a strazianti lamenti di bambini, che hanno generato nella fantasia dei navigatori, che per primi le udirono, la leggenda delle sirene.