Correva l’anno 1743
Quando la Corsica fu impegnata direttamente da un’epidemia di colera, non bastarono il consueto editto e le sue sterili restrizioni. Per difendere tutta la costa gallurese e sassarese dalle possibili contaminazioni, il magistrato di sanità sardo ottenne un vero e proprio cordone sanitario nelle Bocche. Per l’occasione fu allestita una flottiglia di piccoli legni armati che con una ronda incessante, sia diurna che notturna, doveva impedire qualsiasi comunicazione con persone e cose provenienti dalla Corsica infetta, ma nonostante tutto i pastori rimasero nelle isole. Questa flottiglia, opportunamente potenziata negli anni successivi con un pinco, un felucone, uno sciabecco, delle galeotte e delle gondole, sarà il cosiddetto armamento leggero sardo, che presidierà le Bocche nei successivi anni ’50, 60 e oltre, nel contrasto ai contrabbandi tra le coste sarde e quelle corse e alle incursioni barbaresche. Lo stesso armamento leggero che nella seconda metà del XVIII secolo sarà la palestra di formazione delle future leve di isolani che, divenuti sudditi di sua maestà sarda, scelsero di abbandonare la condizione di pastori per assumere quella di marinai del re.
12 febbraio
Si mettono in vendita gli uffici d’insinuazione: per quasi un secolo saranno concessi come feudi impropri e soltanto nel 1839 saranno richiamati al demanio regio.
20 febbraio
Primo dispaccio al viceré di Sardegna da parte del conte Giambattista Lorenzo Bogino, che inizia a occuparsi dell’isola come primo segretario del ministero per gli Affari di Guerra e Marina a cui erano uniti anche gli affari economici della Sardegna.
13 settembre
Viene firmata un’alleanza tra Carlo Emanuele III, Re di Sardegna, l’Imperatrice d’Austria Maria Teresa e l’Elettore di Sassonia, diretta contro la Francia e contro Genova. La Corsica faceva parte delle mire espansionistiche del Re di Sardegna, che voleva estendere il proprio dominio sul Tirreno. Genova, per difendersi da questi attacchi, poteva soltanto contare sull’amicizia della Francia e sulla neutralità dell’Inghilterra. La Francia assicurò immediatamente la sua protezione a Genova, ma l’Inghilterra, che aveva delle mire precise nel Mediterraneo e che poteva contare sulle basi di Gibilterra e di Minorca, cercò di contrastare la lunga mano francese sull’isola alleandosi con Carlo Emanuele III. La Francia e la Spagna, riavvicinatesi davanti al comune pericolo inglese, promisero di garantire l’integrità del territorio genovese, Corsica compresa. L’Inghilterra, l’Austria e la Sardegna replicarono immediatamente con un’alleanza (6 ottobre 1745) che, sotto il pretesto della difesa della Corsica dalle brame franco spagnole, nascondeva un vero tentativo di conquista militare. La Corsica divenne così un nuovo teatro in cui inglesi, sardi e francesi si affrontavano davanti agli occhi di Genova, la cui autorità sfumava di giorno in giorno.