Correva l’anno 1761
Nasce Domenico Millelire; Nocchiero della Real Marina Sarda (La Maddalena 1761-ivi 1827). Medaglia d’oro al valore. Nato da famiglia di marinai, si arruolò giovanissimo nella Marina Regia. Nel 1815 avrebbe raggiunto il grado di luogotenente di vascello, in seguito capitano del porto e comandante della Marina a La Maddalena. Meritò una medaglia d’argento al valore “per il vittorioso combattimento sostenuto il 3 gennaio 1794 dalla regia mezza galera Santa Barbara contro due sciabecchi algerini”. Ma l’impresa con la quale passò alla storia fu quella compiuta nel febbraio 1793; nocchiero – cioè capo dell’intero equipaggio – comandante delle mezze galere Beata Margherita e Santa Barbara, a capo di un gruppo di valorosi fece fallire il tentativo francese d’impadronirsi della Maddalena, riprendendo al ventiquattrenne Napoleone Bonaparte l’isola di Santo Stefano e respingendo gli attacchi della squadra navale francese. Per quest’azione gli fu concessa, con R.D. 6 aprile 1793, la medaglia d’oro al valore, che fu la prima medaglia d’oro al valor militare del Regno Sardo, con vitalizio di £. 300 annue.. La motivazione dice: “Per avere ripreso al nemico l’isola di Santo Stefano (Maddalena) e per la valorosa difesa dell’isola della Maddalena contro gli attacchi della squadra navale della Repubblica Francese“.
14 gennaio
Clemente XII riordina le attività dei chierici e comunica ai vescovi sardi le nuove disposizioni che, introducendo nell’isola alcune norme già in vigore in Piemonte e nel Regno di Napoli, delimitano a categorie e a casi ben determinati il privilegio del foro ecclesiastico e dell’immunità personale.
24 maggio
La Corsica indipendente aveva già avuto brevemente una moneta con il re di Corsica, l’avventuriero tedesco Theodor von Neuhoff dal 1736 al 1738. Dal 1762 al 1768 durante la Corsica indipendente di Pasquale Paoli fu aperta una zecca a Murato nel Nebbio (Alta Corsica) e una minore a Corte, capitale paolina. Perché Pasquale Paoli scelse proprio Murato come sede della zecca? La posizione strategica del paese permette la discesa verso la valle del Golo, Bastia e San Fiorenzo e anche un facile controllo dei dintorni di Bastia. Murato era anche il paese del tenente Achille Murati e di Giuseppe Barbaggi coniugi in seconde nozze di Dionisa figlia di Clemente Paoli, il nipote di Pasquale Paoli a cui fu affidato la consulta di Vescovato del 24 maggio 1761. Per sfuggire in modo permanente ai vecchi dominatori genovesi e anche per ottenere maggiore libertà vennero coniate sei monete con la testa mora, di rame e di denaro d’argento, sufficienti a coprire bisogni della vita quotidiana all’interno del paese. Dopo immense difficoltà pratiche, riserve di metalli, creazione di un laboratorio monetaria autonoma con forni, laminatrice, stampa, taglierina, bagni di candeggio, e l’assunzione di personale specializzato, la difficoltà maggiore fu quella di coniare monete di qualità e di facile utilizzo. Venne quindi scelto il palazzo per ospitare la zecca di Murato, un edificio di pietra e ardesia costruito nel 1437 dalla famiglia Morati. Il soldo non verrà emesso fino al 1768 a Corte, tutte queste monete furono emesse nel 1763, millesimate con il conio del 1762. La zecca di Murato entrò effettivamente in servizio dal 26 febbraio 1763 e già un mese dopo era possibile pagare gli stipendi a tutte le truppe indipedentiste ma il commissario genovese di Bastia annunciò sanzioni contro gli utilizzatori del “denaro contraffatto” descritto come “falsificato e adultero”. Aggiungerà nuove imposte per fornire materiali preziosi tra cui una tassa speciale sul clero. La consulta del maggio 1761 aveva deciso di colpire le valute con le armi del regno (del corso), i tipi di valute porteranno a destra un capo dei moro, rivolto a destra, animato (con gli occhi), perlato (con orecchio), colletto (collana di perle), con tortiglia (fascia sulla nuca). Il primo maestro della zecca fu Pietro Ortosani, pagato 100 lire al mese ed era aiutato da un caposquadra (Suzzoni) da cui dipendevano sei operai, quattro ausiliari e un impiegato. La spedizione del 1767, la conquista dell’isola di Capraia da parte di Achille Murati comporterà pesanti spese, aggravate anche dopo il successo militare (4.000 lire al mese). Nel settembre 1767, la produzione di denaro corso a Murato terminò. Le ultime monete furono coniate 8 giorni del mese di ottobre del 1767, il trasferimento definitivo della Zecca su Corte richiese 36 convogli di muli guidati dagli uomini di Orezza. Perché questa mossa? L’esercito francese si strinse sempre più attorno a Murato, e si stabilì lì dal 1768 e il Convento viene trasformato in un ospedale militare dalle truppe reali e anche la storia della zecca corsa terminò.
25 giugno
Nella sua Instruciòn para los censores il viceré conte Tana di Santena prescrive la formazione dei Monti granatici e fissa uno stipendio per i censori dell’agricoltura.
27 luglio
Il sovrano raccomanda al viceré e alla Reale Udienza la rigorosa applicazione della prerogativa regia dell’exequatur a tutti i provvedimenti della Santa Sede che non siano di carattere strettamente spirituale.