CronologiaDuemila

Correva l’anno 2003

2 gennaio

È Bianca Serra la prima maddalenina nata all’ospedale Paolo Merlo. È figlia di Domenico e Anna Falivene.

3 gennaio

È morto Loris Onida, vecchia gloria dell’Ilva. Si è improvvisamente aggravato e l’ ex calciatore è morto. E’ venuto a mancare un altro uomo di sport, che alla città ha dato molto sia come professionista che come uomo. Il suo soprannome era “Ciuccino” perché il suo modo di incedere sul campo era lento, ma quando c’era da saltare l’avversario, non gli veniva per niente difficile superarlo con delle finte davvero imprevedibili. Il suo pezzo forte era la rovesciata alla Piola. Una tecnica che gli derivava dalla naturalezza che lui stesso aveva nel proporsi, in una gara ne azzeccava anche tre e quando la palla era nello specchio della porta il gol era certo. Proveniva dal Livorno quando era in serie A, e dal Genoa in B, e dopo un giro in Toscana con Carrarese e La Spezia in Liguria era approdato ancor una volta nell’isola nel campionato 51-52 assieme a Linaldeddu. In quegli anni l’Ilva possedeva giocatori come Salvioli, Tugnoli Bellei, D’Agostini, Dionisio Giagnoni, Faielle, Zonza, Mameli, Vitello Rubbiani e stava affacciandosi alla ribalta Domenico Comiti. Onida ha giocato diversi campionati con l’Ilva e poi era stato chiesto anche dall’Olbia dove giocò due campionati che tutti ricordano.

5 gennaio

Ricorrenza del centenario della morte di Teresita Garibaldi, sepolta a Caprera. Commemorazione in presenza, tra gli altri, della dott. Wally Paris, direttrice del Compendio museale di Caprera, del prof. Toni Frau, del Sen. Mario Birardi, di Stefania Susini, Alessandra Deleuchi, Antonello Tedde, Gianluca Moro, e numerosi rappresentanti della comunità maddalenina. Perviene una targa dall’Ing. Luis Canzio, dal Perù, omaggio dei pronipoti a Teresita, targa che è depositata a Caprera.

6 gennaio

Con la distribuzione della calza della befana fa il proprio esordio il ‘Comitato festeggiamenti di Santa Maria Maddalena e Moneta’, classi 1953 e 1978. Organizzeranno le feste patronali delle due parrocchie cittadine.

8 gennaio

Nella chiesa di Santa Maria Maddalena, è stata commemorata la figura del barone Giorgio Andrea Des Geneys, grande benefattore della comunità maddalenina tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento. Interessante è stato l’intervento del prof. Mattia Sorba.

10 gennaio

Poste di Moneta a rischio? La riduzione del personale fa temere la soppressione dell’Ufficio Postale monetino. Inizia una raccolta di firme. In pochi giorni se ne raccoglieranno oltre tremila.

13 gennaio

Nei locali dell’Oasi Serena a Moneta, circa 200 persone incontrano l’Amministrazione Comunale. Si discute dei numerosi problemi della frazione. In un anno alcuni di questi verranno risolti, altri no.

15 gennaio

Con una delibera di Giunta, l’Amministrazione Giudice stabilisce che il nuovo porto commerciale non venga più realizzato a Padule ma nell’isola di Santo Stefano.

19 gennaio

Presente il vescovo mons. Paolo Atzei, si celebra nella chiesa di Santa Maria Maddalena la ‘Giornata Ecumenica’, con rappresentanti delle chiese protestanti ed ortodossa.

22 gennaio

Da qualche tempo si incominciano a veder circolare per La Maddalena delle donne in divisa. Sono 15 ragazze che frequentano presso le Scuole Sottufficiali della Marina il corso per Marescialli.

24 gennaio

11 anni di viaggio di una cartolina; “Meglio tardi che mai”, dicono i più ottimisti per consolarsi. Ma stavolta il ritardo dell’arrivo a destinazione di una cartolina è davvero da guinness dei primati. Lunedì mattina, 20 gennaio 2003, Stefano Negossi, residente a Ferrara in via Giulio Piazzi, si è visto recapitare una cartolina inviata dal fratello Gilberto dalla Maddalena. Tutto normale? Niente affatto, visto che quella cartolina era stata imbucata il 20 settembre 1991, come testimonia anche il timbro postale, che ha la data del giorno successivo. In pratica, sono trascorsi 4.120 giorni, che corrispondono a 11 anni e 4 mesi. Va bene che La Maddalena è un’isola nell’isola, che forse i traghetti possono accusare un po’ di ritardo per via del mare mosso, ma un tempo così prolungato non ha giustificazioni. Nel 1991, erano ancora lontani i tempi della “Posta prioritaria”, ma in questo caso il “viaggio” della cartolina è stato particolarmente lento. Cosa può essere successo? Informato dell’accaduto un funzionario della sede dell’ufficio postale di La Maddalena è rimasto sorpreso. “A quell’epoca – ha affermato – non ero stato ancora assunto. Difficile sapere dove si è nascosta la cartolina per così tanto tempo. Il percorso standard che fa questo tipo di corrispondenza è ormai collaudato e nell’arco di tre, massimo quattro giorni, anche una semplice cartolina che parte da qua arriva in ogni località d’Italia. I sacchi di corrispondenza spedita da La Maddalena vengono caricati su un furgone che con il traghetto arriva a Palau e direttamente all’ufficio postale provinciale di Sassari. I pacchi poi diretti verso il continente vengono inviati ad Alghero dove giungono a destinazione per via aerea negli aeroporti più vicini alla località di arrivo”. Gilberto Negossi, anche negli anni successivi, ha continuato a spedire cartoline al fratello dal suo luogo di villeggiatura estiva preferito, La Maddalena appunto, e tali messaggi erano puntualmente arrivati a Ferrara nel giro di qualche giorno. Lo stesso Gilberto ormai non si ricordava più di aver spedito quella cartolina, raffigurante la magnifica Cala Brigantina. Per gli appassionati di filatelia, l’affrancatura a quei tempi costava solo 600 lire, con la cartolina che presenta due francobolli da 300 lire. “Cosa vuoi che siano 11 anni e 4 mesi – ha commentato cercando di sdrammatizzare l’accaduto Stefano Negossi rivolto al fratello Gilberto, ringraziandolo per i saluti arrivati in ritardo – in fondo la tua Inter non vince uno scudetto da 14 anni…”.

23 gennaio

Basta con i disagi” Il rione di Moneta sul piede di guerra; Un numero di abitanti praticamente triplicato dagli anni Ottanta a oggi, e ancora il quartiere di Moneta vive una condizione di estremo disagio. Strade disastrate, illuminazione pessima, servizi inesistenti. Un quadro sconfortante portato, qualche giorno fa, all’attenzione del sindaco che nei giorni scorsi ha incontrato i cittadini residenti nel quartiere. Le problematiche messe sul tappeto sono state tante e serie, tra queste anche la riduzione del personale presso l’ufficio postale. La viabilità, una tra le più sentite. Il quartiere si appoggia in effetti quasi esclusivamente su via Indipendenza, una lunga arteria troppo stretta, diventata pericolosissima perché a doppio senso di circolazione, con il manto disastrato, e collegante il centro storico con i nuovi quartieri sorti in area “167” e di edilizia popolare. La stessa viabilità interna al quartiere è allo sbando: la parte finale di via Indipendenza e via Amerigo Vespucci sono cantieri a cielo aperto. Su questo problema il sindaco ha garantito di farsi carico presso “la ditta appaltatrice, se necessario sostituirla, perché i lavori siano completati a termini di gara”. La presenza dei vigili urbani è stata più volte richiesta dai comitati di quartiere e mai soddisfatta. Tra gli altri problemi la mancanza di vigilanza, la scarsa illuminazione, lo slittamento del termine di consegna del rifacimento del plesso scolastico di via Indipendenza. I lavori, che hanno costretto 150 bambini a trasferirsi nel lontano plesso di via La Fornace, dovevano essere terminati nel gennaio 2000, ma ancora non si è visto nulla.

25 gennaio

Don Terenzio Ntintantirageza tiene a Moneta una conferenza dal titolo: Le guerre dell’oblio e l’illusione umanitaria. L’iniziativa rientra nel programma del Consiglio Pastorale: Gennaio mese della pace.

26 gennaio

A Due Strade si concludono i festeggiamenti in onore del Santo Bambino di Praga.

27 gennaio

Bollette pazze, che stangata e ora piovono 200 ricorsi. Comitato di cittadini contro il Comune: “Non pagheremo”; Hanno ricevuto qualche settimana fa l’avviso di pagamento delle bollette arretrate e ora, per tutta risposta, hanno firmato 200 ricorsi con l’ultimatum: “A queste condizioni non paghiamo”. È scoppiata la guerra dell’acqua a La Maddalena, con il Comune da una parte e un sostanzioso gruppo di cittadini dall’altra. Un gruppo talmente agguerrito che ne è nato un comitato, e che ha preparato un programma di battaglia in una serie di riunioni, l’ultima tenutasi l’altro ieri.

29 gennaio

Polemiche nell’Isola. La Cooperativa Parco Blu ha richiesto l’assegnazione di Cala Camiciotto per la realizzazione di un porticciolo turistico. Protestano numerosi diportisti e l’opposizione diessina.

30 gennaio

Condannata un’intera famiglia; Furti, ricettazione, detenzione illegale di armi e spaccio di sostanze stupefacenti. Tutte contestazioni contenute in diversi fascicoli a carico di Vincenzo Consolino, 63 anni, di La Maddalena, e dei figli Domenico e Michele. Ieri mattina, l’udienza di fronte al giudice, Marco Contu, è stata interamente dedicata ai processi basati su un’indagine dei carabinieri in servizio nell’Isola. Domenico Consolino, 35 anni, è stato condannato alla pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione per la ricettazione di una motocicletta e la contraffazione del libretto di circolazione. Al fratello Michele, 28 anni, è stata invece inflitta la pena di un anno di reclusione per alcuni furti ai danni di automobilisti, avvenuti nell’isola qualche anno fa. Vincenzo Consolino è stato condannato a 9 mesi di reclusione per la detenzione di una carabina Diana non denunciata. Il Tribunale ha invece rinviato all’11 giugno il processo che vede i tre componenti della famiglia Consolino, insieme ad altre due persone, imputati di detenzione di sostanze stupefacenti. Il giudice ha anche rinviato al 19 marzo prossimo un altro procedimento a carico di Michele, per un furto all’interno di una villa di La Maddalena da dove vennero prelevati nel 1997 gioielli per poco più di settemila euro. La pena più pesante è quella inflitta dal Tribunale a Domenico Consolino (2 anni e 6 mesi). Le contestazioni riguardavano la ricettazione di una motocicletta rubata nel 1993 ad una ragazza. La proprietaria della moto si rivolse ai carabinieri dopo aver visto che un’altra persona la utilizzava, senza sapere che fosse rubata. I carabinieri, dopo una serie di accertamenti, arrivarono all’imputato che comunque ha sempre respinto le accuse. Il giudice, Marco Contu, ha definito anche il processo a carico di Michele Consolino, accusato di aver tentato di forzare un’auto. Il giovane è stato condannato ad un anno di reclusione. L’ultima sentenza è quella riguardante Vincenzo Consolino. Nel 1999 i carabinieri trovarono nella sua abitazione una carabina non denunciata. L’11 di giugno il Tribunale tratterà invece il processo per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Il legale dei Consolino, Mario Perticarà, ha chiesto l’audizione di trenta testi.

1 febbraio

Castelsardo – Ilvamaddalena 1-2
Castelsardo: Emiliano Campana, Angelo Boldarin (50′ Antonello Capula), Salvatore Piras, Roberto Piccolo, Gian Luca Sechi, Giorgio Ventricini, Claudio Auneddu, Nicola Spano, Gian Luca Hervatin, Domenico Sau (69′ Pietro Sanna), Giovanni Sanna (63′ Salvatore Mulas). Allenatore Oggiano.
Ilvamaddalena: Antonio Secchi, Fabrizio Bellu, Francesco Izzillo (85′ Fabrizio Leoni), Marco Salis, Carlo Arrais, Cristian Usai, Simone Cardu, Riccardo Ibba, Antonio Borrotzu (36′ Fabio Dettori), Oscar Erriu, Emanuele Desini (60′ Alberto Averini). All. Sandro Acciaro.
Reti: 25′ Antonio Borrotzu, 75′ Simone Cardu, 85′ Gian Luca Hervatin.

3 febbraio

Cresce anche a La Maddalena la preoccupazione per i rischi di guerra tra Usa ed Iraq. Nella Base della Nsa (USA) di via Principe Amedeo il grado di allarme è passato da ‘Bravo’ a ‘Charlie’. Nei punti nevralgici dell’Arcipelago sono rafforzate le misure di sicurezza e di controllo.

5 febbraio

“Bruxelles blocchi il passaggio delle petroliere nelle Bocche di Bonifacio”. Lo richiedono, con un atto congiunto, il sindaco di Bonifacio Jean Baptiste Lantieri e quello di La Maddalena Rosanna Giudice.

7 febbraio

Con decreto n. 39 del 7 febbraio 2003 il ministro dell’Ambiente Altero Matteoli ha nominato gli ultimi cinque membri del consiglio direttivo del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. Sono il sindaco Rosanna Giudice, Maurizio Giudice, Patrizia Tollis, Michele Demontis, Luciano Gisellu. Tali nomine hanno decorrenza 2 settembre 2002 e scadranno il 2 settembre 2007, data di scadenza di tutto il Consiglio Direttivo. Le decisioni della Comunità del Parco (composta dall’assessore regionale Emilio Pani, dal consigliere provinciale Giulio Giudice, dal sindaco Rosanna Giudice e dal presidente della Comunità Montana Angelino Pitturru), del dicembre scorso, suscitarono roventi polemiche e la crisi dell’amministrazione comunale.

8 febbraio

Nasce ufficialmente nel Consiglio Comunale il gruppo di Forza Italia. È composto da Luigi Beltrami (recentemente riammesso in Consiglio), Antonio Satta e Roberto Ugazzi.; “Non esiste alcun provvedimento che preveda la chiusura dell’Ufficio Postale di Moneta”. A dichiararlo è Marisa Orrù, dell’Ufficio Comunicazioni Poste Italiane. Intanto le difficoltà a Moneta continuano.

9 febbraio

“Il Piano di Emergenza sarà reso pubblico entro due mesi”. Lo dichiara il sindaco Rosanna Giudice affermando di aver avuto assicurazioni in proposito dal Prefetto di Sassari.

11 febbraio

‘La Nuova’ pubblica un articolo di Piero Mannironi sulle richieste di ampliamento della Base Usa di Santo Stefano. Si prevedono cinquantamila metri cubi di cemento e 37 milioni di dollari di spesa. Protesta e fallito assalto dei pacifisti alla base USA di Santo Stefano.

13 febbraio

È Gino Lapera, 65 anni, maresciallo di Marina in pensione, un passato politico nel PSI, assessore nell’amministrazione Del Giudice, il primo presidente del Consiglio Comunale di La Maddalena. A norma di statuto è stato eletto il 13 febbraio scorso, dopo un polemico dibattito, da undici consiglieri comunali. Le minoranze, compreso il neonato gruppo di Forza Italia, non hanno partecipato alla votazione. Quella del presidente del consiglio è la seconda carica istituzionale dopo quella del sindaco. Convoca e dirige i lavori del Consiglio, presiede la conferenza dei capigruppo e redige l’ordine del giorno.

20 febbraio

Rifondazione Comunista organizza una manifestazione contro la guerra e contro l’ampliamento della Base Usa. Sull’Isola convergono alcune migliaia di dimostranti. Alcuni ‘pacifisti’ fanno degenerare la manifestazione. Vengono lanciate bottiglie e sassi. La Polizia carica e lancia lacrimogeni. Rifondazione condanna il comportamento di alcune frange di dimostranti. Scarsa la presenza maddalenina alla manifestazione.

20 febbraio

L’Ilva compie 100 anni; I primi cent’anni; L’Ilvamaddalena compie cent’anni di vita, uno dei più antichi sodalizi di calcio d’Italia, e per festeggiarlo apre alla grande una scuola di calcio che servirà al rilancio della società nel panorama sportivo sardo. Lunedì scorso presso il teatro “Primo Longobardo” la società biancoblurossa ha rivissuto le cento intense primavere in compagnia di vecchi campioni e di giovani speranze. La scuola calcio è affidata alle mani di Antonio Porcu, ex giocatore degli anni ’70, che, per l’occorrenza ha anche fatto partire un giornalino, “Uomini Domani”, che aiuterà tutto lo sport isolano “ma anche quello gallurese e ovviamente non solo quello che si interessa del calcio, ha affermato Porcu, ma tutti gli altri sport, a crescere insieme ed avere una vetrina su cui affacciarsi”. La cerimonia di inaugurazione della scuola calcio si è conclusa con il canto dell’inno ufficiale della società che è stato intonato da Valerio Scanu, vincitore dell’ultimo concorso tv “Bravo bravissimo”, padrino della cerimonia è stato l’indimenticato Peppino Scolavurru, folletto ilvano degli anni ’50 e la scrittrice Anna Tola, intensa conoscitrice della vita di Giuseppe Garibaldi. Al di là della pura manifestazione sportiva il dirigente Lorenzo De Rosa ha voluto sottolineare come il ripristino della scuola calcio, una volta famosa in Sardegna, rappresenta “un’occasione per la collettività, perché assume un significato di arricchimento e di crescita sociale, anche per aiutare i nostri giovani a distogliersi dalla voglia di intraprendere altre strade, molto più pericolose”. Alla cerimonia era presente una delegazione dell’Atalanta Calcio di Bergamo, una società specialista nel lancio dei giovani talenti calcistici, con cui l’Ilvamaddalena ha concluso un accordo di gemellaggio nei sistemi e nei metodi di allenamento e di crescita educazionale.

24 febbraio

“La base Usa freno allo sviluppo”. La Maddalena, Luigi Cogodi nella folla della manifestazione; Era confuso in mezzo alla folla sotto il palco situato in Piazza Umberto I, mentre parlava Gabriella Mulas la segretaria della federazione gallurese di Rifondazione Comunista e dopo che il segretario regionale Sandro Valentini aveva preso le distanze dai facinorosi che hanno provocato le forze dell’ordine. Luigi Cogodi, l’altra parte di Rc, considera grande questo movimento di pacifisti del mondo, è convinto che la guerra è evitabile, anzi si deve evitare. La Sardegna soffre di questi venti, freddi e caldi della guerra, “perché – inizia Luigi Cogodi – l’isola è grandemente vincolata e limitata nelle sue prospettive di sviluppo economico e civile da un eccesso divenuto intollerabile di utilizzazioni e di asservimenti militari. Nella nostra isola si sperimentano la gran parte delle armi del mondo. Il poligono missilistico di Perdasdefogu è un luogo nel quale i missili degli eserciti, non di mezzo, ma più di mezzo mondo, vengono messi alla prova, armi micidiali di sterminio ed anche di massa, che sono purtroppo disseminate in tutto i mondo e moltissime in Sardegna”. Il movimento della pace e Rifondazione “vorrebbero che la comunità internazionale, come del resto quella civile, soprattutto la comunità dei popoli come quella della manifestazione di avant’ieri, siano contro tutte le armi di sterminio”. Quanto alla presenza della base Usa a Santo Stefano, insediata nel 1972, Cogodi è esplicito: “Da quegli anni, a più riprese, testimoniamo alla Maddalena e ai cittadini isolani il nostro rifiuto di questa dura e tristissima realtà. Qui esiste una base di appoggio per sommergibili nucleari che è bersaglio fisso a rischio, ma si sta tentando anche con un progetto, un rafforzamento e quindi il condizionamento non solo del territorio, ma anche per il resto”. Il riferimento è al parco nazionale dell’arcipelago della Maddalena con cui. Secondo Cogodi, non può coesistere con la base, non solo per l’economia ma anche per la serenità della vita delle persone: “La gente e le persone non sono sicure e vivono una condizione di vita difficile aggravata da questa insicurezza, da questi rischi e pericoli permanenti. Perché quest’isola, che tutti al mondo riconoscono essere una delle parti più belle e significative della natura, deve essere limitata, costretta, vincolata, tolta dal suo destino naturale?”. Cogodi è sicuro che esistono due grandi potenze: “Una è quella militare e politica dell’attuale amministrazione americana, l’altra invece e quella dell’umanità, della saggezza e della volontà che si esprime pacificamente”.

25 febbraio

L’ex caserma Faravelli piace agli americani; Fra i “pezzi pregiati” immobiliari di cui il Ministero della Difesa intende sbarazzarsi è citato anche il comprensorio della ex caserma Faravelli e delle attigue officine della caserma Sauro. Sulla loro destinazione è dibattito aperto nell’isola, visto che voci sempre più insistenti parlano di un interesse della marina Usa per la struttura. Nessuna conferma, ma un interesse degli americani potrebbe anche essere ipotizzabile visto che il Comitato permanente delle Servitù militari ha di recente “congelato” il richiesto allargamento dello spazio concesso presso l’approdo di Santo Stefano, perché ridefinirebbe “in toto” gli accordi bilaterali Usa-Italia del 1972 sull’uso della base Nato dell’isolotto. Se la marina Usa riuscisse ad ottenere l’ex caserma avrebbe risolto ingenti problemi di spazio, ormai diventato angusto anche presso gli uffici amministrativi di via Principe Amedeo, senza mettere in discussione alcun accordo internazionale. A suo tempo l’ipotesi Usa venne rigettata “categoricamente” dal Ministero della Difesa, ma ora che nell’ex caserma non c’è più nessuno, cosa succederà? Il circolo di An chiede di “fare ogni sforzo affinché il comprensorio non sia perduto”, perché “oltre ad una sede distaccata dei servizi comunali” si auspica la creazione di un’antistante piazzetta che “riprodurrebbe il salotto cittadino di piazza Garibaldi, e, ottenendo Cala Camiciotto, si completerebbe il quadro con la Cala Gavetta “monetina”. Sino a qualche anno fa la caserma Faravelli – distante pochi metri dall’Arsenale e un tempo sede della scuola allievi volontari nocchieri – ospitò vari uffici di Marisardegna, magazzini, camerate, cucine, poi con la diminuzione delle competenze e con il transito a Cagliari degli uffici più importanti, è restata vuota ad eccezione di un piccolo lato occupato dal servizio personale civile, e dalla tipografia. La ventilata cessione al miglior offerente offre al direttivo del circolo di Alleanza nazionale “G. Fini”, il destro per ipotizzare con l’acquisizione al Comune, la “risoluzione dei grandissimi problemi logistici del comune stesso” potendo ospitare svariati uffici attualmente dispersi nel territorio. Ad esempio la sede dei vigili urbani, dei vigili del fuoco, la farmacia comunale, la foresteria comunale per scolaresche in gita. Ma non solo, si potrebbe ipotizzare il trasferimento nei capaci locali Ñ tutti ristrutturati una decina d’anni fa e in splendide condizioni Ñ anche la sede di parecchie associazioni di volontariato, primo fra tutti il servizio 118, costretto a rintuzzare attualmente la volontà del Comune di sfrattarlo dall’alloggio di servizio del museo navale “N. Lamboglia”. Un alloggio precario che si dovrà “abbandonare quanto prima”, dicono i volontari in cerca di una sistemazione adeguata.

3 marzo

Il sindaco e la giunta municipale occupano il traghetto della Saremar ‘Isola di Caprera’, per impedire che parta a Messina per lavori di manutenzione. Verrebbe sostituito dal minuscolo ‘Arbatax’, insufficiente per le necessità di collegamento con l’Isola madre.

5 marzo

La pace unisce. È questa forse la considerazione più importante sulla ‘Fiaccolata per la Pace’ , organizzata dalla parrocchia di Santa Maria Maddalena, che ha visto sfilare silenziosi per le vie del centro storico cattolici e non, per testimoniare il loro forte desiderio di pace in un momento nel quale minacce di guerra in Iraq scuotono le coscienze di milioni di uomini nel mondo.

5 marzo

L’ex caserma Faravelli è pronta per diventare una base logistica della Marina Statunitense. Lo denuncia Pier Franco Zanchetta, capo gruppo Buon Vento-DS in Consiglio Comunale. Sull’argomento risponde l’assessore Grondona: niente di certo sulla Faravelli.

9 marzo

Ambasciatore Usa in visita dal sindaco; L’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia è atteso per mercoledì prossimo alle 13, nello studio del sindaco Rosanna Giudice, quindi, di seguito, incontrerà la giunta. La notizia arriva dallo stesso gabinetto del sindaco, ma il primo cittadino non si dilunga molto sull’argomento, cercando di smorzare la sensazione che il massimo rappresentante in Italia degli Usa, sia qui per cercare di addolcire il concetto di una guerra prossima ventura, poco simpatica a tutti, ma destinata per vari aspetti a transitare anche per La Maddalena dove vivono 2500 statunitensi e c’è una base strategica di grossa importanza, capace di controllare con i suoi sommergibili a propulsione nucleare tutto il mar Mediterraneo e il traffico navi da e verso il medio Oriente. Forse, davvero non si parlerà della guerra, ma del rapporto tra Marina Usa La Maddalena sì. Rosanna Giudice ha lasciato intendere che chiederà agli ospiti una dimostrazione tangibile del sacrificio sopportato dall’Arcipelago. “Chiederò innanzitutto dei finanziamenti, afferma il sindaco, per il benessere materiale della comunità. Un finanziamento per realizzare la terza condotta sottomarina”. L’acqua per un’isola notoriamente assetata, ma anche perché già da tempo la base di Santo Stefano ha chiesto al Comune di utilizzare una maggiore quantità di acqua, per i bisogni della “Emory Land”. E poi? “E poi un aumento delle assunzioni del personale italiano presso le strutture amministrative della base ed una più ampia disponibilità ad accettare interventi dell’imprenditoria locale”. Imprenditori che sovente si sono lamentati della difficoltà di accedere alle commesse di lavoro per i servizi della base. Forse non si parlerà dell’ampliamento della base di Santo Stefano, un problema che concerne direttamente i due governi, ma qualche accenno ad una diversa dimensione della presenza americana sull’isola dovrà pur essere menzionato visto che la Giudice intende chiedere in aggiunta al governo americano “una somma di interventi in denaro” commisurata dal sacrificio sopportato dal territorio per ospitare i militari e le strutture. Lo stesso sindaco giorni fa ha detto un “no” secco alla presunta possibilità di cedere in uso la struttura ex militare della caserma Faravelli e delle annesse officine della caserma “Nazario Sauro”, ma si sa notoriamente gli Stati Uniti hanno le tasche piene di dollari e, ad un’economia perennemente in crisi come quella isolana, potrebbero fare molta gola.

15 marzo

Si parla della possibilità della organizzazione della Coppa America di vela a Porto Cervo e dell’utilizzazione delle strutture dell’Arsenale di Moneta. Sarebbe un’opportunità unica e storica per la riconversione della struttura e per una svolta decisiva per l’economia isolana.

17 marzo

Il Punto Cliente Inps di via Agostino Millelire è stato intitolato ad Arnaldo Mannoni, sindacalista della Cisl, cattolico, militante DC, amministratore comunale, scomparso due anni prima. Nel discorso commemorativo il sindaco Rosanna Giudice ne ha tratteggiato la figura, l’impegno sociale e le motivazioni dell’intitolazione. Il sindaco tra l’altro ha ricordato una frase significativa che Mannoni era solito ripetere:”Le leggi talvolta sono ottuse. Quando è possibile, quando vi è una forte motivazione, le leggi della morale devono prevalere sulle leggi dei libri, che magari sono pure giuste ma siccome sono fatte a tavolino risultano essere troppo distanti da noi”. Dopo la cerimonia abbiamo raccolto alcune testimonianze. Alberto Bottoni (sindacalista): “Ricordo la grande disponibilità di Arnaldo Mannoni. Era presente sempre, anche quando il sindacato, in agosto, era chiuso per ferie. Era sempre disponibile a risolvere i problemi, soprattutto quelli della povera gente, di coloro che non sapevano a chi rivolgersi”. Pasqualino Serra (ex sindaco ed ex politico):”L’impegno nel sindacato credo che sia stato la sua ragione di vita”. Michela Mannoni (figlia): “Una volta gli chiesi perché l’impegno nel sindacato, oltre a procurargli degli amici gli procurasse anche dei nemici. Lui mi rispose: il fatto di avere molti nemici ti sembra un motivo sufficiente per non aiutare il prossimo?”. Gian Carlo Tusceri (funzionario comunale e giornalista): “I tempi in cui visse furono tempi eroici. Con altri sindacalisti si trovò ad inventare una dignità comportamentale dell’operaio in strutture spesso rigidamente asservite al potere militare ed alla massoneria. Ha svolto il proprio ruolo con molta linearità e con molta coerenza”. Angelo Abis (sindacalista): “Ha sempre avuto un’ attenzione particolare per i problemi delle persone più bisognose. Lui gestiva il patronato e lo faceva con animo cristiano e profondamente umano. La sua è stata una presenza cinquantennale. È stato lui il fondatore, nel 1949, del patronato sindacale Cisl a La Maddalena”.

17 marzo

È morto all’età di 85 anni l’avvocato Antonio Carbini. Fu sindaco di La Maddalena nel 1953, a capo di un monocolore DC. Rimase in carica per pochi mesi. In quell’anno vinse un concorso nazionale trovando lavoro presso gli uffici doganali di Trieste. Gli succedette nella carica di sindaco Pietro Ornano. Antonio Carbini rimase sempre legato a La Maddalena. Vi ritornava ad ogni occasione e regolarmente durante l’estate.

19 marzo

I segni dell’imminente guerra USA-Gran Bretagna contro l’Iraq si sentono anche a La Maddalena. Nella base americana continua l’allarme ‘Charlie’, appena al di sotto della soglia di massima allerta, mentre la nave appoggio di Santo Stefano ed i sommergibili sono in procinto di partire. Carabinieri e soldati italiani presidiano l’Isola. Una pattuglia della Brigata Sassari è costantemente dislocata nei porti di Palau e di La Maddalena.

29 marzo

Si scatena l’ entusiasmo tra gli appassionati di vela e gli addetti ai lavori per la presenza di La Maddalena tra le possibili località per la prossima America’ s Cup. L’ imprenditore italo-svizzero Ernesto Bertarelli, detentore della Coppa con Alinghi presenterà una short list entro fine maggio e prenderà la decisione finale entro il 15 dicembre. In lizza ci sono anche Barcellona, Palma di Maiorca, Valencia, Lisbona e Marsiglia, tutte località con grandi strutture ricettive che potrebbero ospitare degnamente un evento di questa portata.

1 aprile

Eccezionale scoperta da parte di Antonio Frau, direttore del Museo Diocesano. Casualmente ritrova un’antica tela raffigurante Santa Maria Maddalena. Dopo un attento esame si scopre che si tratta di un prezioso dipinto dell’artista Noè Bordignon, pittore veneto, i cui quadri attualmente sono quotati attorno ai centomila euro. Si scoprirà poi che la tela apparteneva al Gremio dei Macellai.

2 aprile

Muore Lina Deiana de Martino, al termine di una dura battaglia, combattuta con tenacia e dignità, contro un male terribile. Fondatrice e presidente dell’associazione ‘Pro Sanitate’, Lina Deiana de Martino ingaggiò, agli inizi degli anni ’90, una dura battaglia con la Regione Sarda e con la USL di Olbia, non solo per impedire che l’ospedale venisse chiuso ma perché fossero completati i lavori (fermi da anni) e venisse migliorato nella struttura. Il suo instancabile lavoro di sensibilizzazione e mobilitazione, ed il ‘bussare’ a tutte le porte, fu di considerevole importanza. Impegnata nel volontariato e nel servizio sociale, Lina Deiana de Martino fu anche presidente dell’associazione ‘Cala Gavetta’, impegnata nel tentativo di rilancio economico-turistico del porticciolo in particolare e di La Maddalena in generale.

10 aprile

Giungono a La Maddalena, accolti dall’ammiraglio Saudella, per una visita in Arsenale, il ministro per le infrastrutture Lunardi, l’Aga Khan, Tom Barrak, Michel Bonnefous ed altri membri dello staff di Alinghi. Scopo della visita è quello di verificare lo stato delle strutture arsenalizie per la possibile organizzazione della Coppa America di Vela (a Porto Cervo-La Maddalena).

11 aprile

Giunge nell’Arcipelago l’ambasciatore americano Mel Sembler. In una conferenza stampa, tenuta in Municipio (nella quale si parla di guerra in Iraq e di ampliamento della base di Santo Stefano), tra l’altro afferma: “Quella di La Maddalena è una base di appoggio delle nostre forze navali, che per noi ha molta importanza strategica. Siamo qui da trent’anni, anche per i prossimi trenta nessuno avrà da ridire sulla nostra presenza”.

14 aprile

Un giovane maddalenino, tenta il suicidio, impiccandosi su un traghetto. Verrà salvato in extremis.

15 aprile

Il Consiglio Comunale approva il Puc, il bilancio, il Piano Socio-Assistenziale e la rimodulazione dei fondi Pop. Questi prevedono, tra l’altro, un finanziamento di circa 7 miliardi di lire per la riqualificazione del centro storico e dieci miliardi di lire per la ristrutturazione dell’Opera Pia e per l’edificazione di un oratorio.

23 aprile

Lo Stato salva l’isola Santa Maria; Stop alla vendita ai privati di uno dei gioielli naturali della Sardegna, l’ isola di Santa Maria, nell’arcipelago della Maddalena. Il ministero dell’Ambiente ha scritto, infatti, il 18 aprile scorso al Tribunale di Tempio Pausania per comunicare la volontà di esercitare il diritto di prelazione su di un lotto di 100 ettari localizzato sull’isola che l’ 8 aprile scorso sarebbe stato venduto ad una società immobiliare milanese. “Così una parte dell’isola che racchiude un patrimonio naturalistico unico – assicura il ministro dell’Ambiente Altero Matteoli – viene sottratta a possibili rischi speculativi”.

26 aprile

Dopo due mesi di assenza trascorsi nel Mediterraneo orientale a supporto della guerra contro l’Iraq, torna a Santo Stefano la nave appoggio Usa Emory Land.

7 maggio

Compie cent’anni Regina Girardi vedova Sabatini. Nata a Padova ha trascorso gran parte della propria vita a La Maddalena.

11 maggio

Il referendum che metteva in discussione la creazione della provincia Gallura (con le nuove province del Medio Campidano, Ogliastra e Carbonia-Iglesias, viene disertato dai maddalenini. Dei 10.132 aventi diritto al voto se ne recano alle urne appena 350, pari al 3,5%. Più o meno analoga l’affluenza nel resto della Sardegna. Non essendo stato raggiunto il quorum il referendum non ha effetto. Nasceranno dunque le quattro nuove province sarde.

16 maggio

Il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena ha eletto la Giunta Esecutiva. È composta da Marco Buoni, Giovanni Pigozzi, Gavina Angela Sale e Luciano Gisellu. Presidente della Giunta Esecutiva è Gianfranco Cualbu, presidente del Consiglio Direttivo del Parco. Rosanna Giudice, sindaco di La Maddalena, è stata eletta vice presidente del Consiglio Direttivo del Parco. Il vice presidente non fa però parte della Giunta Esecutiva. Ricordiamo che il Consiglio Direttivo del Parco è composto dal presidente Cualbu e da Nicola Spina, Gavina Angela Sale, Giovanni Pigozzi, Andrea Cossu, Marco Curini Galletti, Marco Buoni, Franco Del Giudice, Luciano Gisellu, Rosanna Giudice, Maurizio Giudice, Michele Demontis, Patrizia Tollis. Su 13 membri, gli ultimi 6 in elenco sono residenti a La Maddalena. Secondo la legge 394 del 1991 (Legge quadro sulle aree protette), gli organi del Parco (Presidente, Consiglio Direttivo, Giunta Esecutiva, Collegio Revisori dei Conti, Comunità del Parco), durano in carica cinque anni.

16 maggio

COPPA AMERICA – Ciampi “sponsorizza” l’Arcipelago. Il Presidente incontra Bertarelli: “Ho difeso le candidature italiane”

20 maggio

Nel salone consiliare del Comune di La Maddalena si svolge una riunione tra i sindaci di La Maddalena, Palau (Pirredda), Arzachena (Filighedddu), Olbia (Nizzi), Santa Teresa (Nicoli) e Golfo Aranci (Memoli), per discutere sulla possibile organizzazione della Coppa America a Porto Cervo- La Maddalena. Nel corso dell’incontro è stato ampiamente sottolineato come non si tratterebbe solo di un grande avvenimento sportivo ma soprattutto di un vero e proprio business economico.

21 maggio

Gianvincenzo Belli replica ad Alberini – “Coppa America? L’occasione d’oro per tutta l’isola”; La lettera che Alberini ha inviato al sindaco per conoscere le possibilità di sistemazione che la città offre per i challanger della Coppa America che dovrebbero risiedere nell’isola per circa tre anni, ha infastidito il consigliere comunale del gruppo Buon Vento Gianvincenzo Belli. “Come opposizione – inizia Belli – abbiamo sempre dimostrato che sulle motivazioni reali, sulla programmazione e lo sviluppo del paese non abbiamo fatto solo la comparsa e neppure i contestatori, ma siamo stati più che propositivi”. “Se realmente si vuole giocare la Coppa America come opportunità unica – continua Belli – non si possono ammettere le solite ingenuità dei maddalenini, ma bisogna mettersi intorno a un tavolo e indicare: quali obiettivi si vogliono andare a percorrere, di cosa c’è bisogno a livello di interventi e di opere pubbliche, dove si vuole investire il capitale privato, quale futuro bisognerà dare ai piani attualmente disponibili, con particolare riferimento alla portualità, al piano di recupero del centro storico, del verde pubblico, della viabilità e subito dopo quello del Puc ormai in fase avanzata. Oggi è opportuno andare a individuare quali umori si hanno sul campo e se si vuole chiamare l’investitore esterno per investire e quale materia prima c’è sul mercato. Se tutto questo non si farà – sostiene Belli – sarà l’ennesimo sogno che andrà a svanire”. Riferendosi al futuro Belli è convinto che con i posti letto che ci sono attualmente e con quelli potenziali dei prossimi anni si possa ottenere tanto. “Però bisogna vedere bene il piano di sviluppo della Maddalena che potrebbe contenere un piano di investimenti. Se tutti siamo convinti di giocarci questa scomessa, bisogna lavorare affinché si scelga di mettere in campo un qualcosa che possa fare uscire l’isola come un territorio pronto per ricevere determinati investimenti“.

22 maggio

Inizia la manifestazione ‘La Maddalena-Sardegna 2003’. Regate, convegni, esposizioni varie caratterizzano la ‘tre giorni’, organizzata dal Comune, dalla Marina e dal MIUR, e curata da Antonello Sagheddu.

25 maggio

Le Voci nel Blues, il noto gruppo canoro diretto dal maestro Vincenzo La Cava partono per una tournée in Spagna. Sarà un successo.

26 maggio

Nuova grana per il sindaco Rosanna Giudice e per il gruppo di centro-destra che amministra da un anno esatto la città. Con una decisione inattesa quanto non totalmente comprensibile, Gino Lapera ha rassegnato il 26 maggio scorso le dimissioni dalla carica di presidente del consiglio comunale. Motivo: il fatto di sentirsi “profondamente offeso dallo sgarbo ricevuto per la mancata informazione e per non essere stato invitato a partecipare alla riunione dei Sindaci della Gallura avvenuta in data 21 u.s. nel Salone Consiliare del Comune, per discutere sulla prossima American’s Cup”. Lapera ha ancora motivato la sua decisione col fatto che anche “in altre occasioni, l’organo del Presidente del Consiglio Comunale non è mai stato informato su avvenimenti di carattere Istituzionale”. Gettata la spugna da Lapera a poco più di tre mesi dalla sua elezione (13 febbraio 2003), si sono aperti i giochi per la successione. Successione che deve tener conto del fatto che il nuovo presidente del consiglio deve assicurare quel voto (o quei voti) che ora a Rosanna Giudice manca e che un Lapera “profondamente offeso” difficilmente potrà garantire. Al di là di tutte le considerazioni e speculazioni politiche presenti e passate, l’ultima cosa di cui ha bisogno La Maddalena è lo scioglimento del consiglio comunale e le elezioni anticipate. In consiglio ci sono uomini ed intelligenze capaci di dare il loro positivo contributo. Scelte diverse sarebbero, ad appena un anno dal voto, uno schiaffo alla volontà degli elettori, ai principi di democrazia ed alle esigenze di stabilità e governabilità della città.

27 maggio

In Arsenale, 8 dipendenti ricevono la medaglia d’argento d’anzianità di servizio, 80 quella di bronzo. Sono presenti il comandante Palopoli, il sindaco Giudice, il comandante Usa Gardiner.

30 maggio

Cinque volte più salate le tariffe del Parco. Passa la linea di Cualbu, il sindaco si astiene. Barcaioli in agitazione.

1 giugno

L’Arsenale di Moneta in dieci anni ha perduto 250 posti da lavoro. La prospettiva è che alla fine dall’anno scenderanno al di sotto delle 200 unità.

2 giugno

Ancora una volta, in tono ridotto, si festeggia il 2 giugno, anniversario della morte di Garibaldi.

3 giugno

Rivolta contro le scorie nucleari; Al momento di sicuro c’ è solo l’ identikit. E’ un posto poco abitato, non sismico, con ottime garanzie di sicurezza. Entro l’ estate questo luogo avrà un nome. E assieme al nome riceverà in regalo 55 mila metri cubi di scorie nucleari. Per il cimitero radioattivo italiano è partito il conto alla rovescia. A fine giugno verrà elaborata la rosa dei 4 o 5 finalisti. I candidati saranno sottoposti all’esame del Consiglio dei ministri che ne sceglierà uno, un paese solo chiamato a saldare il conto accumulato dall’Italia nella breve stagione nucleare interrotta dal referendum del 1987. Una località che dovrà offrire garanzie di stabilità geologica e di sicurezza per un periodo temporale più lungo dell’intera storia della nostra specie. Le prime ipotesi già cominciano a circolare. E assieme ai nomi sono partite le proteste. A guidare la rivolta è la Sardegna, che si sente addosso i panni di candidato più quotato. Con i poteri straordinari concessi dal presidente del Consiglio al generale Carlo Jean, nominato nel febbraio scorso commissario per risolvere l’ emergenza rifiuti radioattivi, il quadro della situazione è infatti cambiato. In Sardegna tre sono i siti che potrebbero essere chiamati in causa: le miniere abbandonate del Sulcis (che fanno parte del patrimonio Unesco e rientrano nel parco geominerario), la base italiana di Perdasdefogu e quella americana della Maddalena. Sale la tensione alla Maddalena.

5 giugno

In seguito alle notizie su un possibile stoccaggio in Sardegna delle scorie radioattive nazionali, il sindaco Rosanna Giudice emette un’ordinanza che vieta l’arrivo di tali materiali nell’Arcipelago.

10 giugno

I dati sono impressionanti. In meno di 10 anni (1994-2003) l’Arsenale di Moneta ha perso il 55% dei propri posti di lavoro. Dal 1994 infatti, senza alcuna assunzione più effettuata, tra pensionamenti, qualche decesso e trasferimenti, da 453 dipendenti (nel 1994) si è passati a 204 (al 31 maggio 2003). In pratica sono spariti 249 posti di lavoro. Più precisamente ci sono stati 209 tra pensionamenti (e decessi) e 40 trasferimenti. I pensionamenti sono stati così ripartiti: 26 nel 1994; 15 nel 1995; 28 nel 1996; 29 nel 1997; 12 nel 1998; 13 nel 1999; 31 nel 2000; 18 nel 2001; 24 nel 2002; 13 fino al 31 maggio 2003. Per rendere maggiormente l’idea dell’ecatombe che si è verificata in Arsenale in meno di 10 anni si può specificare che sono stati persi circa 25 posti di lavoro all’anno (ma ci si rende conto di quanto sia prezioso un posto di lavoro a tempo indeterminato?) alla poco invidiabile media di circa 2 posti di lavoro al mese! Ciò significa che in proiezione entro la fine dell’anno l’Arsenale perderanno altri 14 posti di lavoro scendendo abbondantemente al di sotto delle 200 unità occupate; più o meno a 190 dipendenti!

12 giugno

Svanisce il sogno della Coppa America a La Maddalena. Porto Cervo, candidata all’organizzazione (si prevedeva una ristrutturazione dell’Arsenale) viene esclusa. L’Arcipelago ora si sente più solo.

15 giugno

Qualche rione già senza acqua; Siamo appena all’inizio dell’estate e già cominciano ad arrivare le prime proteste per l’acqua che non arriva. “Non ho acqua da quattro giorni. Ho dovuto acquistare un altro deposito perché qui arriva ogni tre giorni”. Insomma, tutti hanno da dire la loro e se l’anno scorso, proprio di questi tempi, la nuova amministrazione aveva risolto il problema come d’incanto, quest’anno sembra invece non andare per il verso giusto. La situazione attuale risulterebbe questa: all’interno del bacino piccolo, dove hanno effettuato i lavori, la quantità dell’acqua esistente si aggira sui 70mila metri cubi, mentre per non avere problemi di nessun genere bisogna che ce ne siano almeno 400mila. A fronte dei 612mila che rappresentano la capienza massima di tutto il bacino. A nulla quindi vale l’erogazione giornaliera di circa 12mila metri cubi, non sempre costanti, che arrivano da Cannigione (5mila metri cubi) e Palau (7mila mc) e tuttavia se non c’è un’integrazione di almeno 3mila metri cubi dal bacino non si riesce ad erogare acqua tutti i giorni. Ecco allora le manovre che sconvolgono tutti i quartieri una volta che vengono chiuse le valvole a seconda del bisogno momentaneo. Va ricordato però che quest’inverno è piovuto tanto e tutti i bacini sono stati riempiti come del resto anche quello di Putzoni, che però ha avuto la disgrazia, per i lavori che si stavano eseguendo, che gli addetti hanno tolto le valvole di fondo, incanalando, quindi, l’acqua a mare. Sempre siano stati 50mila metri cubi. La critica nei confronti dell’amministrazione punta sulla domanda: ma i lavori non si potevano programmare in diverso modo? C’è da dire anche che la Regione non ha permesso di sospendere in questo periodo i lavori, altrimenti sarebbe incorsa in una mora.

16 giugno

La crisi nella quale da tempo si dibatte l’Amministrazione Comunale viene superata con le dimissioni dell’assessore Marco Avolio. Da ora il delicato settore dei Servizi Sociali non ha più un assessore ma un consigliere delegato (lo stesso Avolio). L’operazione consentirà l’ingresso ufficiale in amministrazione di Forza Italia.

17 giugno

Un giovane trentacinquenne si toglie la vita impiccandosi. Profonda impressione e commozione in città.

21 giugno

In un convegno sulla portualità organizzato dal Rotary di La Maddalena l’Amministrazione Comunale lancia l’idea del porto commerciale in piazza Comando (Punta Chiara).

21 giugno

Il  Comitato Ricerche Storiche Maddalenine (CO.RI.S.MA.) presenta, in collaborazione con l’ANVRG, nel centenario della scomparsa di Menotti e Teresa Garibaldi, la  Mostra documentaria e fotografica  “ I Garibaldi dopo Garibaldi” curata dall’ANVRG – Sezione di Riofreddo. Salone Consiliare del Comune di La Maddalena. Partecipano alla presentazione inaugurale il prof. Toni Frau e numerosi soci del CO.RI.S.MA, il Sen. Mario Birardi, collezionista, già Sindaco della Maddalena, Giovanna Sotgiu, Annita Garibaldi, presidente della Federazione Lazio e della Sezione di Riofreddo dell’ANVRG, Alessandra Deleuchi, Antonello Tedde, Gianluca Moro, la dott. Wally Paris, il dott. Giancarlo Tusceri, il prof. Aldo Borghesi dell’ISSRA., ecc.

24 giugno

Il Parco dell’Arcipelago vara il Regolamento e le tariffe 2003. Le polemiche sono roventi. Si rimproverano al presidente Cualbu decisioni unilaterali senza coinvolgimento dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale.

2 luglio

Antonio Satta, 52 anni, artigiano, di Forza Italia, già assessore nell’Amministrazione Giudice, viene eletto Presidente del Consiglio Comunale. Subentra a Luigi Lapera, dimissionario.

7 luglio

“Il centro? Lo abbelliamo noi”. I commercianti comprano le fioriere; Mica male l’idea dei commercianti di via Italia e via XX Settembre. I quali viste le difficoltà economiche in cui versa il Comune, che non può sborsare nulla per questi interventi, si sono autotassati per abbellire le loro vie e renderle più accoglienti. Avviliti per il degrado che si sta verificando nelle vie del centro storico e stanchi di vedere immondizia da tutte le parti, si sono rimboccati le maniche e, raccogliendo le forze, hanno racimolato un bel gruzzoletto. Il risultato? Hanno ordinato 40 pattumiere, altrettante fioriere e piccole piante. Le pattumiere sono state posizionate in gran parte in via XX Settembre, la strada più trafficata perché porta in piazza Garibaldi ed è la più importante del centro storico. In misura minore, ma comunque sufficiente, sono state posizionate in via Italia fino all’incrocio con piazza Santa Maria Maddalena e Principe di Napoli. A cambiare ulteriormente il look alla zona, le numerose e sontuose fioriere che inserite ai lati delle due strade, rendono la stessa accogliente e suggestiva. In particolar modo nei punti in cui sono state fissate le fioriere più piccole lungo il muro. Insomma: finalmente, dove non arriva l’amministrazione, ahinoi, c’è sempre qualcuno che ci mette una toppa per salvare la faccia. Infatti questa nuova faccia l’hanno notata pure i turisti che hanno apprezzato il nuovo maquillage di queste vie. Con la speranza che non si verifichino spiacevoli situazioni. “Come è accaduto qualche giorno fa “quando – dicono tutti i commercianti – è stata distrutta una fioriera da una macchina il cui autista, con molta probabilità, non era in grado di guidare. Non è tutto. L’incidente si è ripetuto con un’altra fioriera e non vorremmo – hanno concluso i commercianti – che il tutto sia avvenuto intenzionalmente”.

8 luglio

Il Comitato paritetico per le servitù militari stava decidendo sul raddoppio della base statunitense di Santo Stefano, quando l’ incendio è scoppiato. Erano le tre del pomeriggio e, con la complicità del maestrale, le fiamme hanno devastato 200 ettari di macchia mediterranea, di olivasti e di ginepri secolari. Partito dalla spiaggia di Cala Capanna, davanti all’ isola della Maddalena, l’ incendio ha superato la collina di Monte Zucchero ed è arrivato a lambire il primo muro di recinzione della base militare. Il presunto piromane, un turista romano di 34 anni, è stato fermato dai carabinieri subito dopo. I soccorsi sono stati tempestivi. Due elicotteri, due elicanter e un canadair hanno riversato tonnellate e tonnellate d’ acqua senza fermarsi per cinque ore. Sulla Emoly Land, la navebalia dei sommergibili a propulsione nucleare ormeggiata al molo (abbastanza distante dal luogo dov’ è stato appiccato il fuoco) è scattato l’ allarme rosso: circa 800 uomini dell’equipaggio si sono precipitati a terra per creare una barriera umana intorno al muro di protezione, pronti a un intervento che però non è stato necessario. «Ero lì con il mio charter “Lo squalo 4” – dice Enzo Di Fraia – quando ho visto levarsi un pennacchio di fumo dagli arbusti più vicini alla spiaggia. Contemporaneamente ho notato un gommone con quattro persone allontanarsi e un uomo su un kayak che vogava con grande lena. Il fumo presto è diventato fiamme, allora ho chiamato la Guardia costiera. Capitaneria di porto e carabinieri sono arrivati immediatamente, hanno appurato che l’ equipaggio del gommone non c’ entrava nulla con il fuoco e hanno fermato Federico Rosito, mentre, a bordo della canoa, cercava di raggiungere la costa di Palau, da cui era partito poco prima. A sua carico ci sarebbero pesantissimi indizi: per appiccare il fuoco si sarebbe servito di benzina trasportata in una tanica, trovata sul posto del focolaio. Perché l’ ha fatto? Adesso l’ uomo è in stato di fermo e gli inquirenti lo stanno interrogando. Di lui non si sa che il nome, e si ignora un’ eventuale militanza politica da qualche parte. Difficile stabilire se l’ azione del piromane sia da mettere in relazione alla riunione del comitato paritetico o abbia avuto soltanto lo scopo di creare trambusto, obiettivo questo centrato in pieno. Già una volta la commissione per le servitù militari (7 ufficiali e 7 civili di nomina politica) si era espressa contro il raddoppio della base, che prevede un investimento di 37 milioni di dollari e un’ ulteriore cementificazione di 50 mila metri cubi. Ieri i commissari hanno fatto un’ ispezione sul posto per rendersi conto dell’ impatto ambientale che l’ opera avrebbe. La loro risposta è stata ancora una volta no: «In quattro civili, tra cui il rappresentante dell’Intendenza di finanza, abbiamo votato contro (è sufficiente un solo voto contrario per respingere il progetto, ndr) – dice Agostino Bifulco, membro del comitato – ma questo non ci garantisce che la realizzazione non avvenga. Contro una decisione in questo senso del ministero della Difesa non abbiamo nessuna possibilità di intervento». A prescindere da tutto ciò i danni causati dal fuoco sono comunque ingenti e hanno trasformato in deserto una zona che era ricca di verde: «Un’ azione mostruosa – dice Pasqualino Serra, ex sindaco della Maddalena e proprietario di gran parte dei terreni devastati – domani andrò sul posto, ma temo proprio che dei meravigliosi olivi, ginepri e sughere che avevo nel podere non troverò che scheletri».

10 luglio

Luigi Beltrami, consigliere comunale di Forza Italia, precedentemente destituito dal Consiglio Comunale, riammesso poi dal Tribunale di Tempio, rassegna le dimissioni. Gli subentra Cecilia Carta (UDC).

11 luglio

Bliz antinucleare nella base della Us. Navy di Santo Stefano da parte di Legambiente.

15 luglio

Entra in vigore l’ordinanza di regolamentazione veicolare nell’isola di Caprera. Polemiche roventi tra Parco e Comune e tra maggioranza e minoranza.

15 luglio

La Giunta Esecutiva del Parco, da poco eletta, viene dichiarata decaduta dal Ministro dell’Ambiente Matteoli, perché l’ente non si è ancora dotato di statuto.

18 luglio

Mario Cocciu, ex sindaco di Olbia ed ex senatore del PSI, è il nuovo Commissario Straordinario dell’Azienda di Soggiorno e Turismo La Maddalena-Palau. Subentra a Francesco Pinna.

18 luglio

C’è un balletto di ordinanze sulla chiusura al traffico automobilistico nell’isola di Caprera che sta provocando caos tra turisti e residenti. Un divieto è stato emesso dal Comune, l’altro dall’Ente che gestisce il Parco nato nell’isoletta dov’è sepolto Giuseppe Garibaldi. Sia il Comune che l’ Ente sono guidati da esponenti di An, ma a quanto pare non s’ intendono. In parte le due disposizioni dicono la stessa cosa, inibendo di fatto l’ accesso a chi non vive nell’arcipelago, in parte differiscono. Con il risultato, per chi trascorre le vacanze, di trovarsi esposto a un trattamento differente a seconda che incappi nei vigili urbani o nelle guardie giurate ingaggiate dall’Ente Parco. L’ ordinanza di quest’ultimo, per esempio, permette l’ accesso solo agli iscritti ad anagrafe, nettezza urbana, a chi è in vacanza in una casa di proprietà o lavora nell’ arcipelago. Più permissiva, invece, l’ ordinanza del Comune che apre Caprera anche a tutti coloro che possono dimostrare di trascorrere le ferie in hotel, camping e pensioni.

20 luglio

Viene presentata nella chiesa di Santa Maria Maddalena, dal prof. Antonio Frau (che l’ ha ritrovata) e dal dr. Marco Mondi (studioso veneto), la restaurata tela di Noè Bordignon, raffigurante Santa Maria Maddalena.

20 luglio

Don Andrea Lance Krzywichi, vicario parrocchiale di S.Maria Maddalena dal 1° novembre 2000 e cappellano dell’Ospedale Paolo Merlo, viene trasferito a Tempio.

22 luglio

Grandi festeggiamenti in onore di Santa Maria Maddalena, patrona dell’Arcipelago, quest’anno organizzati dai cinquantenni del 1953 e dai venticinquenni del 1978. Al termine della Processione, improvvisamente, cade la statua della Santa.

23 luglio

Si è svolta in piazza Umberto I la cerimonia di passaggio della consegne del comando della 22° Squadriglia Sommergibili (con sede nell’isola di Santo Stefano), tra il capitano di vascello Howard F. Reese (uscente) ed il capitalo di vascello Gregory S. Parker (entrante). Erano presenti l’ammiraglio Edward Burkhalter (che fu a La Maddalena tra il 1974 ed il 1976) ed il contrammiraglio Stephen Stanley. La 22° Squadriglia Sommergibili, il cui comando è a bordo della nave appoggio per sommergibili nucleari, comprende la nave appoggio stessa, di base nell’isola di Santo Stefano, e diversi sommergibili d’attacco dislocati nel mar Mediterraneo.

2 agosto

Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi è arrivato alla Maddalena per trascorrere un periodo di vacanza, ospite dell’Ammiragliato. Ciampi e la moglie Franca hanno raggiunto in mattinata l’ arcipelago sardo su un elicottero della Marina Militare. Il presidente, che ha dichiarato di “aver bisogno di un po’ di riposo”, ha ricevuto in serata la visita di Roberto Benigni. Il regista e attore premio Oscar, accompagnato dalla moglie Nicoletta Braschi in abito da sera bianco, è stato ospite a cena dei coniugi Ciampi. Benigni ha una casa a Santa Maria. Ciampi si tratterrà fino al 16.

4 agosto

Ancora polemiche sul regolamento del Parco. Protestano vivacemente i barcaioli. Nello scorso mese di luglio il Consiglio Comunale aveva chiesto al Parco la sospensione del nuovo Regolamento.

5 agosto

Buona decisione del Consiglio Comunale: il dialetto maddalenino verrà tutelato; La massima assise civica ha approvato all’unanimità una deliberazione con la quale vengono adottati provvedimenti volti a tutelare e a salvaguardare la ‘parlata isolana’. In particolare e tra l’altro il Consiglio Comunale ha stabilito di:
a) di riservare, compatibilmente con le disponibilità di bilancio, specifici stanziamenti da erogare a favore dell’editoria, della stampa, della radio, della TV, delle associazioni culturali riconosciute e radicate nel territorio, che hanno come finalità la salvaguardia, la valorizzazione e la diffusione della lingua e delle tradizioni storico-culturali maddalenine;
b) di adottare toponimi conformi alla tradizione e agli usi locali, che vanno ad integrare i toponimi ufficiali, anche già esistenti;
c) di non modificare – negli atti pubblici e nei cartelloni pubblicitari – i nomi delle aree storiche dell’Arcipelago, interessate da interventi turistici, senza il preventivo assenso della giunta comunale, sentito il parere della commissione cultura e dell’edilizia;
d) che i nomi delle borgate del territorio comunale maddalenino debbano essere correttamente scritti nelle parlata locale.
c) di proporre al Ministero della Pubblica Istruzione, d’intesa con le istituzioni scolastiche operanti sul territorio comunale, l’attivazione di un progetto locale,nel campo dello studio della lingua e delle tradizioni culturali, proprie della comunità locale.

6 agosto

Il Mercatino del mercoledì viene trasferito da piazza Comando a Moneta.

8 agosto

Nella suggestiva e bella gradinata dell’Istituto San Vincenzo, che quest’anno festeggia il Centenario dalla fondazione, viene organizzata dal Circolo Maddalenino la XVI Nuttata Isulana.

16 agosto

“Arrivederci al prossimo anno”. Finite le vacanze estive del presidente Ciampi.

18 agosto

Il Crocifisso ed i candelieri donati nel 1804 dall’ammiraglio Nelson alla Parrocchia di S. Maria Maddalena ritornano a La Maddalena dopo il restauro effettuato dalla ditta Marini di Sassari.

23 agosto

Cinque giovani in vacanza nell’isola – Gianni Cerutti, Stefano Vicario, Angelo Pigozzi, Roberta Castiglia, Anna Nocera – hanno pensato bene di raccogliere le cicche di sigaretta abbandonate in spiaggia. Hanno riempito sette bottiglie in poche ore. Ieri, le hanno consegnate simbolicamente al sindaco per dimostrarle che bisogna sensibilizzare la gente per evitare che si semini altra immondizia.

24 agosto

Carica gli accendini muore carbonizzato; Un uomo di 35 anni, Tony Mura, è morto alla Maddalena trasformato in una torcia umana dal liquido che stava usando per ricaricare cinque accendini Zippo. La benzina avrebbe preso fuoco per una scintilla scaturita dalla sigaretta che l’ uomo stava fumando. Mura si sarebbe precipitato fuori casa dove i soccorritori sono riusciti a spegnere le fiamme usando coperte di lana ma quando è giunto il 118, Mura era già morto.

27 agosto

È stato, probabilmente, per anni, l’assillante incubo di mons. Capula e, di contro, il grande sogno coltivato da tanti ‘compagni’ isolani: la flotta russa nelle acque di La Maddalena. In uno tra i giorni più caldi che a memoria d’uomo i maddalenini ricordino, l’incrociatore lanciamissili Moskva e il cacciatorpediniere Smetlivj gettano le ancore nella baia di Santo Stefano, nell’arcipelago di La Maddalena. All’epoca le due navi militari russe erano la punta di diamante della flotta del Mar Nero, la cui base navale si trova a Sebastopoli sin dal lontano 1783, fondata dal principe Grigorij Aleksandrovič Potëmkin. L’approdo del Moskva e dello Smetlivj è un evento storico rimasto, sinora unico: dalla rivoluzione d’Ottobre nessuna nave con l’Aquila Imperiale o la Stella Rossa ha mai avuto accesso al Sancta Sanctorum della Nato, quella la base navale blindata, con relativo deposito di armamenti di ogni genere, che per oltre trent’anni, a partire dal ’72, è stata ad esclusivo appannaggio della Marina militare americana. La Us Navy in acque sarde. L’occasione per tale dispiegamento di forze venne fornita dalla visita che il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin, fece in Sardegna all’allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Basta qualche numero: la Moskva possedeva – e possiede tutt’ora – la capacità di lanciare sedici missili antinave Ss-N-12 Sandbox. Si tratta di un razzo che nel 2003 poteva trasportate testate nucleari da 350 kilotoni, ora sostituite da una tonnellate di esplosivo convenzionale “Krasivyy, ochen krasivyy!“. Bello, bellissimo!, aveva esclamato Vladimor Joseph Mazorin, l’ammiraglio della flotta russa (l’ultimo ufficiale di marina ad aver ricevuto tale incarico) non appena scorse il granito dell’arcipelago maddalenino. Mazorin rimase estasiato nel vedere le sculture di pietra scolpite dal vento. È stato lui il primo militare delle forze non alleate a trovarsi a poche centinaia di metri dalla inviolabile e super segreta base statunitense che, durante la Guerra fredda, era stata la spina nel fianco e il deterrente mediterraneo contro l’ex Armata Rossa. Certo: all’alto ufficiale russo toccò in sorte quel passaggio avendo a disposizione una potenza di fuoco impressionante: sedici tubi lanciamissili, quattro torrette armate di cannoni a prua, cannoncini antiaerei e chissà quali altri armamenti. Tuttavia agganciò il primato, anche se gli americani non restano indifferenti. Per evitare eventuali interferenze e su diretta disposizione del Pentagono, la Us Navy ordinò di far salpare le ancore alla Emory Land, la gigantesca nave officina che nella base di Santo Stefano forniva assistenza logistica e tattica ai sottomarini atomici di classe Los Angeles. Gli arcinoti ‘hunter killer” della Marina a stelle e strisce. L’ancoraggio concesso dal governo italiano alle due navi della federazione russa fece storcere il naso all’allora presidente Usa George Bush Jr., ma anche al capo di Stato francese, Jacques Chirac. I due non avevano condiviso l’iniziativa intrapresa dal premier italiano, tuttavia dovettero ingoiare il rospo. Anche se sul Moskva e sullo Smetlivj, in segno di rispetto per la cortesia di Berlusconi, vennero tenuti spenti i potenti radar e i sistemi di disturbo elettronico. Un gentile omaggio anche ai francesi, non fosse altro che tra Sardegna e Corsica il confine tra le acque territoriali dei due Stati coincide. La gentilezza, comunque, fu apparente più che totale. Da ambo le parti. Perché i controlli, reciproci, non si fermarono: li fecero sia i satelliti spia della Nasa americana che quelli in dotazione alla Fsb, ovvero l’ex Kgb di cui il colonello Putin fu uno degli ultimi dirigenti. Putin, ovviamente, non atterrò da sola in terra sarda. In quella torrida estate due aerei Tupolev della Federazione russa portarono all’aeroporto Costa Smeralda di Olbia lo staff diplomatico del presidente e uno stuolo di agenti dei servizi segreti, incaricati di proteggere il premier russo e la sua famiglia: l’allora moglie Ludmilla Putina e le figlie Mascia e Katia. La ex first lady della Russia e le sue ragazze vennero ospitate a Porto Rotondo, nella mega villa di un magnate russo diventato in seguito sindaco di Mosca. È la stessa maison nella quale l’ex presidente Boris Eltsin, nell’agosto del 2005, si ruppe il femore scivolando in piscina. Lo ‘zar’ Vladimir Putin, appena saputa la notizia, non restà a guardare, ma a disposizione del suo mentore e predecessore mise a disposizione i servizi segreti e l’aereo di Stato perché Boris potesse fare subito rientro in patria.

28 agosto

L’Ammiragliato diventa bene del Quirinale. Marisardegna scompare dall’isola e Ciampi fa sì che la struttura passi alla Presidenza.Un monumento storico sul quale avevano messo gli occhi gli Usa.

30 agosto

Summit Italia – Russia con Putin e Berlusconi; Le isole dell’arcipelago visitate a bordo del bialbero “Principessa va via”. La barca un tempo di proprietà dello stesso Cavaliere ed ora ceduta all’ amico Ennio Doris. Silvio Berlusconi ha voluto offrire il meglio all’ amico Vladimir.

31 agosto

Conferenza stampa al Circolo Ufficiali di Putin e Berlusconi.

1 settembre

Il Comando Marittimo Militare Autonomo della Sardegna (Marisardegna) è ufficialmente trasferito da La Maddalena a Cagliari. Operativamente Marisardegna è trasferita nel capoluogo regionale già da qualche tempo tanto che Gian Carlo Saudella, attuale ammiraglio, non ha mai risieduto a La Maddalena. Già trasferita da La Maddalena a Cagliari dopo la sconfitta della II Guerra Mondiale, Marisardegna era tornata nell’Arcipelago nel 1978 con l’ammiraglio maddalenino Romualdo Balzano.

8 settembre

Beppe Grillo, durante uno show in Liguria, afferma: “La scorsa settimana ero alla Maddalena con la mia barca – ha attaccato Grillo – Sì, la mia barca perché che cosa vi credete che io faccia questo mestiere gratis? Scordatevelo. Che cosa ho votato Berlusconi a fare: per comprarmi la barca, no? Ebbene, cerco di entrare alla Maddalena, quando una motovedetta della Capitaneria mi intima di tornare indietro. Mi ricordano che lì c’ è il parco marino che va tutelato. Faccio inversione di rotta e sapete chi vedo entrare nel parco super tutelato dagli ambientalisti e dalla Marina Militare? Una portaerei e un sommergibile nucleare russi, con Putin e Berlusconi dietro; la flotta della marina russa a Porto Rotondo, e poi ero io che rompevo l’ equilibrio del parco!“.

10 settembre

È andato via il giorno di Ferragosto, in punta di piedi, con dignità e discrezione, con lo stesso stile col quale lo si conosceva, da oltre trent’anni a La Maddalena. Matthew Lassetter, inglese di Londra, aveva 81 anni, e dal 1975 aveva aperto e gestito (con la moglie Teresa, deceduta nel 1991) la ‘British School’ dove centinaia e centinaia di isolani e non, hanno appreso e perfezionato l’inglese. Laureato in lettere classiche ad Oxford, Matthew Lassetter partecipò alla seconda guerra mondiale, a quella di Corea, e si congedò dall’esercito britannico nel 1951. Dopo aver girato il mondo per ragioni di lavoro, nel 1960 giunse per caso a La Maddalena; come tanti altri inglesi in passato si innamorò dell’Arcipelago e dopo avervi più volte trascorso le vacanze qui decise di mettere dimora stabile e famiglia. Di religione anglicana (la moglie Teresa, scozzese, era cattolica), alla fine degli anni ’70 Matthew si convertì al cattolicesimo, attraverso don Domenico Degortes. Il rito lo officiò mons. Capula. I funerali si sono svolti nella chiesa di S.Maria Maddalena, celebrati da don Degortes. In quegli stessi giorni a La Maddalena si inauguravano i restaurati crocifisso e candelieri donati alla stessa chiesa, quasi duecento anni prima, dall’illu-stre suo connazionale Horatio Nelson.

12 settembre

La Moby Magic sbatte contro una secca a est dell’isola di Caprera;

12 settembre

Jeff Onorato, maddalenino, 51 anni, diversamente abile, pluridecorato atleta di sci nautico, conquista ad Orlando (Usa) la medaglia d’argento nella categoria ‘figure’.

13 settembre

Guardia Vecchia alla Guardia Costiera; La settecentesca fortificazione di Guardia Vecchia, modificata agli inizi del Novecento con la torretta diventata ormai caratteristica del complesso, è da tempo passata dalla disponibilità operativa della Marina Miliare a quella della Guardia Costiera. Dotata di nuove e moderne strumentazioni, tra le quali un grande radar VTS (visibile sulla torretta), in stretta collaborazione con la stazione corsa di Capo Pertusano effettua particolari e regolari controlli sulle navi che giornalmente attraversano le Bocche di Bonifacio. Queste vengono localizzate, identificate, viene stabilito un contatto radio, raccolte informazioni sul carico trasportato e sulla destinazione. In caso di emergenza saranno dati utilissimi per organizzare e coordinare gli interventi in una zona di mare tra le più difficili da attraversare e col conseguente rischio di disastri ambientali.

15 settembre

Il Civico Mercato di La Maddalena è stato chiuso per l’inizio dei lavori di manutenzione straordinaria voluti dall’Amministrazione comunale. I lavori saranno eseguiti dalla ditta Ivan Guccini, vincitrice dell’appalto. Il progetto è dei geometri comunali Filippo Addis e Antonio Ferrigno. I lavori dovrebbero durare circa tre mesi. Nel Civico Mercato isolano, fino alla temporanea chiusura, erano aperti 25 banchi così suddivisi: 3 macellerie, 4 frutta e verdura, 13 banchi di vendita pesce, 1 di alimentari, 1 di pasta fresca, 1 di erbe aromatiche e 2 di pane. I lavori di costruzione del Civico Mercato risalgono agli inizi del Novecento. Fu infatti terminato nel 1904 e sorse in quello che fino ad allora era stato lo scalo di Sant’Erasmo, poi riempito per la costruzione.

30 novembre

A La Maddalena, i dipendenti dell’Arsenale Militare di Moneta sono calati, con l’andata in pensione del 191° dipendente, esattamente a 190 unità. Dal 1994 da 453 dipendenti si era passati appunto a 190. In pratica, in meno di 10 anni erano spariti 263 posti di lavoro (circa 25 l’anno, circa 2 al mese). Dal 31 maggio 2003 al 30 novembre 2003 erano andate in pensione 14 persone.

28 dicembre

Con una Messa solenne, celebrata nella cattedrale di Tempio, s’aprì ufficialmente il Sinodo, l’VIII nella storia plurisecolare della diocesi gallurese ed anglonese. Fortemente e caparbiamente voluto dal vescovo mons. Paolo Atzei, nonostante le non poche perplessità di alcuni parroci e di alcuni membri della Curia, fu pensato e concepito al temine di due minuziose ed attente Visite Pastorali che il vescovo, frate francescano, compì in tutte le 47 parrocchie nella diocesi, a distanza di pochissimi anni l’una dall’altra. «Questo Sinodo dovrà percorrere le strade del Vangelo sul tracciato del Concilio Vaticano II», aveva affermato più volte, nei mesi della preparazione, padre Paolo Atzei. «Dovrà essere una sosta salutare nella nostra Chiesa in cammino» affermò poi nell’omelia di apertura «perché tragga le forze per annunciare a tutti il messaggio di salvezza di Cristo». La Messa solenne di apertura del Sinodo fu concelebrata da una sessantina di sacerdoti, presenti i padri sinodali (per oltre due terzi laici), numerosissimi fedeli, alcuni sindaci, un sacerdote della Corsica, il cappellano americano della Base Usa di La Maddalena, rappresentanti della Chiesa Battista di La Maddalena, della Chiesa Ortodossa di Alghero e della comunità musulmana di Olbia; e fu animata dal Coro Polifonico Città di Tempio – San Pietro Apostolo, diretto dal maestro Giovanni Maria Pasella.