Caratteri fisico-morali dei maddalenini
In risposta al dilagante processo di omologazione sotto cui soccombono le identità locali, Francesco De Rosa elabora la prima raccolta sistematica di dati sulla cultura tradizionale della Gallura: dal carattere fisico-morale degli abitanti agli aspetti più vari della vita e degli usi popolari (le pratiche cerimoniali, le feste, la gastronomia, le danze, la lingua), un lungo itinerario non privo di sorprese.
I maddalenini sono di mezzana statura, tarchiati, robusti, vigorosi, di grave portamento e di simpatico aspetto. Le donne però sono gracili e delicate, di finissimi lineamenti, d`una grazia e d`una gentilezza che attrae ed incanta. Dati alla vita del mare. pel quale paiono esclusivamente nati, intelligenti come sono, agili e svelti, diventano in breve Veri lupi di mare e sulle regie navi giunsero spesso a toccare i più alti gradi, ad acquistare buona fama e una certa celebrità.. D’indole pacifica rifuggono dalle discordia e dagli attriti, e fra loro non v`è pericolo che s`accenda per causa veruna, qualcuna di quelle secolari inimicizie che tanto funestarono e decimarono gli altri paesi di Gallura. Non hanno altra ambizione che di servire fedelmente il re e la patria e di procacciarsi per la vecchiaia una discreta pensione. Adorano la famiglia e per essa abbandonano il natia villaggio, alfine di procurarle, solcando ì mari e visitando lontane arene, una più comoda esistenza. Ma più della famiglia idolatrano la patria, alla quale sono sempre pronti a tutto sacrificare. Hanno un culto sincero pei redentori della patria e per i benefattori dell’umanità e provano per l’amico stima e affetto grandissimo. Probi e leali, non hanno difetti, né passioni malvagie cui si possono a loro rimproverare. Solo le donne sono alquanto civettuole ed estremamente curiose. Si cospargono il viso di polvere cipria più del conveniente e sono amanti e seguaci della moda. Nulla di meno sono mogli fedeli e madri affettuose, sollecite del benessere della famiglia.
Tratto da “Tradizioni popolari di Gallura” di Francesco De Rosa 1894 – Foto di Bruno Frau