Correva l’anno 1584
Dopo la caduta dell’impero romano l’arcipelago segue le sorti di buona parte della Sardegna: un lungo assoluto silenzio lo taglia fuori dagli avvenimenti storici del continente. Le isole, pur disabitate, sono tuttavia luogo di sosta e di incontro dei corsari saraceni e dei loro antagonisti pisani e genovesi. Intorno al 1200, cessato l’incubo delle scorrerie piratesche, giunsero nell’isola alcuni eremiti seguiti subito dopo da pescatori e da fuoriusciti politici. Il primo documento scritto che prova la presenza umana nell’arcipelago è costituito da una bolla di Papa Innocenzo IV, indirizzata al priore di Santa Maria di Budelli, con la quale, il 12 ottobre 1243, gli eremiti venivano inquadrati nella regola di San Benedetto. I conventi sorsero nell’isola di Santa Maria e a La Maddalena presso Cala Chiesa (Sant’Angelo in Porcaria); essi assursero a notorietà storica quando il pontefice concesse al priore di Santa Maria il privilegio di assolvere dalla scomunica la giudicessa Adelasia di Torres ed i pentiti partigiani di re Enzo. Sicure fonti storiche danno per certo che le chiese annesse ai conventi furono officiate fino al 1584; in quell’anno, i turchi imperversando con le loro scorrerie lungo le coste del Mediterraneo, saccheggiarono le isole e rasero al suolo i conventi.
Sull’arcipelago cade di nuovo il silenzio e le isole diventano ancora un volta il luogo di rifugio e convegno di pirati.
4 aprile
Il cancelliere bonifacino Michele Galetti, viene investito da La Plume e dal calamaio.