CronologiaMilleseicento

Correva l’anno 1619

26 aprile

Gli Statuti civili e penali della comunità di Bonifacio, redatti da Giò Battista Mazzolaccio, notaio, e pubblicati nel 1619 dalla Repubblica di Genova. Il podestà è sostituito da un commissario della Repubblica di Genova nominato per due anni tra i nobili genovesi. Assicura pace e giustizia al cantone di Bonifacio e assicura il mantenimento delle istituzioni della città di Bonifacio, che non deve a Genova né tributi né servizio militare. La città ha il potere di difendersi, di amministrarsi, di imporre tributi ai suoi abitanti e tributi sui beni. Il consiglio comunale di cinquanta membri è ridotto alla metà (venticinque membri eletti sopra i 30 anni, in grado di leggere e scrivere e non essere né nobili genovesi né membri della Chiesa più quattro anziani, tutti eletti e rinnovabili ogni anno). Gli anziani sono l’esecutivo, il loro sigillo è depositato presso il priore e le misure che possono proporre in tutti i campi devono essere approvate dai 2/3 dei consiglieri. L’elezione avviene in tre fasi: cooptazione dei candidati da parte delle famiglie, votazione, poi sorteggio per l’assegnazione delle competenze. I funzionari comunali sono assunti dal consiglio:

  • i minestroli eseguono le decisioni.
  • i guardiani del porto fanno la dogana.
  • l’ estimatore della communiti stima i danni causati da bestiame o altro.
  • i conservatori di sanità prescrivono cure gratuite per tutti gli abitanti, effettuano ispezioni sanitarie sulle navi e decidono le quarantene.