Correva l’anno 1713
Il trattato di Utrecht sancisce la fine della guerra di successione spagnola, riconoscendo Filippo V sovrano di Spagna e delle Indie: la Sicilia viene assegnata ai duchi di Savoia e la Sardegna a Carlo d’Austria.
600 abitanti del paesino ligure di Sopralacroce (nell’entroterra di Chiavari) emigrano in Corsica per sfuggire alla miseria della loro vallata, realizzando così una colonia agricola nell’isola. La Repubblica di Genova mette a disposizione tre galee, i viveri per i primi due anni e materiali da costruzione per fondare la cittadina Croce di Coti, abbandonata in seguito a causa della malaria. Nel 1768 la Francia compra la Corsica e tenta di mettere in coltivazione quei terreni, ma vi sono scontri con gli abitanti dei Comuni vicini. Si arriva al 1852 quando Napoleone III fonda un nuovo Comune che chiama Coti-Chiavari (in còrso Coti è Chjavari è oggi un comune di 744 abitanti situato nel dipartimento della Corsica del Sud o Corsica suttana).
L’edizione a Marsiglia di una carta della Corsica e delle sue città, compresa quella di Bonifacio.
15 febbraio
Gli anziani di Bonifacio scrivono a Clemente XI descrivendo l’abbandono della cappella della Trniìta.