Correva l’anno 1747
Nel corso dell’anno a Cagliari imperversa il vaiolo.
Il 14 gennaio
Il console Coutlet al Ministro. Ho sottolineato al signor d’Angelo di indirizzare al signor de Bertellet le lettere che scriverà a Vostra Eccellenza affinché le invii insieme alle sue senza farle passare per di qua, atteso che in questo modo, Ella le riceverà in 15 giorni. L’arciprete Orto è partito per Ajaccio incaricato di una commissione della Repubblica, per tentare di far venire qui al suo servizio 3 o 4.000 corsi. Egli mi ha assicurato che spera di riuscire con le proposte vantaggiose che ha avuto ordine di fare a questi isolani. Bisogna sperare che egli non si inganni troppo nell’attesa, dato che gli affari di quel paese sono in una situazione ben diversa a quanto si crede. Mi si assicura che ci sono delle notizie della Corsica assai favorevoli per questa Repubblica. Gli isolani, stanchi di massacrarsi tra loro per soddisfare i capricci e l’ambizione di 3 o 4 capi, gente da niente che non pensa che al proprio interesse, sembrano disposti a tornare all’obbedienza del loro legittimo sovrano. Essi devono convocare una grande assemblea per eleggere un deputato che andrà per parte loro a Calvi per conferire con il signor de Mari, commissario generale, e se è così, l’arciprete Orto potrà facilmente riuscire nella sua commissione. Si aggiunge che è arrivata, rilasciata a Calvi, una barca che veniva dalla Sardegna con un carico di grano per l’esercito austriaco, e che non solo sia rimasta, ma che sia stata armata per seguire le altre consimili verso le Bocche di Bonifacio. Questo stesso popolo vuole essere istruito di tutto ciò che accade e chiede ormai di aver parte al Governo.
marzo
Otto gondole bonifacine, non avendo scovato due galeotte barbaresche che incrociavano nelle acque fra la Corsica e la Sardegna, invece di rientrare in porto si diressero verso due approdi sardi, dove si impadronirono di un bastimento inglese e di una tartana maltese, le quali, peraltro, furono poi dichiarate prede «non buone» perché trasportavano merce per conto di un mercante genovese.
16 giugno
Una carta reale regolamenta le ‘‘estrazioni dei grani’’: un’apposita commissione stabilirà le quantità esportabili in relazione al fabbisogno del regno calcolato intorno al milione di starelli. A Torino il sovrano passa per la prima volta in rassegna il reggimento ‘‘Sardegna’’ che aveva già combattuto ad Acqui, Ventimiglia e Nizza. Nello stesso mese le truppe austro-sarde vincono la decisiva battaglia di Piacenza.
8 ottobre
Una carta reale disciplina i rifornimenti granari delle città.