Dispaccio Reale datato Torino 3 aprile 1793
22/25 febbraio 1793 – Difesa dall’attacco dei gallo-corsi alle isole
I fatti di questa circostanza sono generalmente e sufficientemente noti, e quindi è possibile non riproporli. Risulta invece pasticciata la questione delle ricompense e delle decorazioni, per una ricostruzione viziata da una negligenza di ricerca documentaria che ha fatto scrivere anche delle grossolane falsità. Non ci fu mai un Regio Decreto (R.D.) con quella motivazione che sempre si legge nelle storielle che si riferiscono al conferimento della medaglia d’oro al nocchiere Domenico Millelire. La decorazione ed i benefici economici relativi furono semplicemente annunciati col Dispaccio Reale al viceré Balbiano del 3 aprile 1793, che qui si riproduce, nelle parti che interessano le vicende maddalenine.
Dispaccio Reale datato Torino 3 aprile 1793. Archivio di Stato di Cagliari
La medaglia d’oro fu consegnata al nocchiere Domenico Millelire, ma il beneficio economico fu per errore assegnato al fratello Agostino. Individuato lo sbaglio fu rifatto il provvedimento a favore di Domenico, che però ebbe la sgradita sorpresa di vederselo decurtare, dalle 300 Lire di Piemonte previste dal Dispaccio, a sole 200.
I tempi per scoprire l’errore e le lungaggini burocratiche portarono la definizione del provvedimento economico solo il 7 gennaio 1794. Di questo atto siamo in grado di proporre la riproduzione del documento della Commissione reale all’Ufficio del Soldo.
Oltre la questione della medaglia d’oro a Domenico, appare utile notare, a proposito di tale documento, che il timoniere Zonza decorato della medaglia d’argento è da intendersi Cesare, “patrone” della gondola Sultana. Fu Cesare, infatti, a supportare per il trasporto per mare dei pezzi Domenico Millelire e Mauran, e lo stesso Cesare guidò il manipolo che a Caprera evitò la discesa a terra dei franco-corsi. Sempre Cesare fu protagonista nella circostanza di cui si parla in seguito. La verifica dell’identità dello Zonza beneficiario della medaglia d’argento in questa circostanza la si ottiene anche da successivi documenti, relativi alla corrispondenza tra Cagliari e Torino, in cui le due Segreterie definiscono nei mesi successivi una promozione del timoniere Cesare Zonza al grado di secondo nocchiere.