Quali abitatori per le isole del re di Sardegna
Nei mesi successivi dello stesso 1766 l’ipotesi della infeudazione delle isole, per una colonizzazione alternativa a quella bonifacina, ebbe sempre meno credito negli scritti dei vari interlocutori, e veniva presentata in termini sempre più residuali e come estrema ratio. Man mano che cresceva la presenza militare francese in Corsica, e in particolare a Bonifacio bastione anti-paolista, e diveniva più realistica l’eventualità del subentro della Francia nel dominio completo sull’isola, si rafforzava la necessità da parte sarda di riconoscere nelle Bocche un punto critico dei propri confini statuali e di definire una funzione militare per le isole Intermedie. Si confermava, quindi, l’inopportunità della loro infeudazione, anche se questa soluzione avrebbe esonerato le esangui casse regie dai costi della colonizzazione. Contestualmente diveniva sempre più pressante decidere quale popolazione favorire per il popolamento delle isole che andavano ad assumere una connotazione di baluardo.
Salvatore Sanna – Co.Ri.S.Ma