Regio Sommergibile Domenico Millelire
Il giorno 20 settembre 1928, alle ore 10.40, ebbe luogo in forma solenne, nelle acque dell’isola della Maddalena, la consegna della bandiera di combattimento, offerta al nuovo sommergibile Domenico Millelire da un comitato cittadino composto dei signori: Paolino Spano, capitano di corvetta a riposo, veterano della Real Marina Sarda, presidente; cav. Antonio Berretta, vice presidente; cav. Cesare de Vecchi, segretario.
Dal ministero della Marina erano stati autorizzati, fin dal maggio del 1924, anche i Maddalenini in servizio nella R. Marina a partecipare alla sottoscrizione. Il sommergibile era ormeggiato a levante del moletto di Punta Nera, tra la batteria galleggiante Faà di Bruno ed il molo stesso, in modo da permettere al maggior numero di persone di assistere alla cerimonia. Oltre il comandante militare marittimo in Sardegna, contrammiraglio Spano Fermo, e le altre autorità civili e militari della piazza, parteciparono alla cerimonia alcune rappresentanze dei comuni vicini, le associazioni patriottiche locali, ed una fitta adunata di isolani, che assistette da terra, mentre le autorità e gli invitati di rilievo avevano avuto posto, parte a bordo del sommergibile e parte sul molo di Punta Nera e sul Faà di Bruno.
A bordo del sommergibile, presso il cofano della bandiera, era stato portato il glorioso stendardo che sventolò sul forte di S. Andrea nelle epiche giornate del 1793, durante le quali il Millelire ebbe a meritare la medaglia d’oro al valor militare per il suo eroismo, la prima medaglia d’oro concessa, dopo l’istituzione dell’alta decorazione, ai militari della Real Marina.” Presenti alla cerimonia erano altresì donna Anita Susini Millelire ed il fratello Ing. Francesco Romeo figli entrambi del fu Ammiraglio don Antonio Susini – Millelire “. Con l’occasione si fa presente che donna Anita Susini-Millelire, oltre ché figlia di un illustre marinaio e soldato, nipote diretto dell’Eroe, prima medaglia d’oro al valor militare della R. Marina, era per battesimo figlioccia di un’altra medaglia d’oro al valor militare, l’Eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi egli pure marinaio e soldato. Dopo che il parroco della Maddalena, cav. Antonio Vico, ebbe benedetta la bandiera, prese la parola il presidente del comitato, comandante Spano; indi la madrina consegnò la bandiera al comandante del sommergibile, accompagnando il dono con nobili parole, cui rispose il comandante del Millelire, capitano di corvetta Carlo Savio.
Discorso del comandante Paolino Spano, presidente del comitato: Con suo decreto del 13 marzo 1924, il Governo nazionale, per proposta del suo illuminato Capo, assertore delle glorie italiane, volle che a questo agile ed insidioso ordigno di guerra, fosse dato il nome di Domenico Millelire. La popolazione di quest’isola, orgogliosa che tale gloria paesana così altamente venisse consacrata, rivendicò a sé l’onore, come un diritto ed insieme un dovere, di fregiare la bella nave della bandiera di combattimento. Comandante, la Marina Italiana, che conta tante e così nobili tradizioni, accoglierà fra i suoi fasti questa non meno degna di Domenico Millelire, il quale, per indomito amore alla sua terra, per devota fedeltà al suo Re, per alto senso del dovere, allorché un vecchio mondo minava e un nuovo stava per surrogarlo, non volle che la sua terra divenisse preda dello straniero, e con pochi ardimentosi, genialmente e virilmente combattendo, ruppe l’assedio e fugò quel nemico che doveva poi conquistare l’Europa. Comandante, in cospetto di queste isole sacre ad ogni ardimento, dove sempre aleggia lo spirito di Giuseppe Garibaldi, alla presenza della gentile Madrina, appartenente ad una famiglia di prodi marinai ed eroici soldati, io, vecchio marinaio d’Italia, quale presidente del comitato promotore, a nome dell’intera popolazione di La Maddalena, offro alla nave ed affido a Voi la bandiera di combattimento per il Domenico Millelire, sicuro che saprete serbarla immacolata e gloriosa nel giorno del cimento. Viva il Re! “.
Parole della madrina donna Anita Susini-Millelire: Signor comandante, sono fiera ed altamente onorata di consegnarle la bandiera di combattimento che i concittadini del mio bisavolo, Domenico Millelire, hanno voluto offrire al sommergibile che porta il suo nome. L’affido a lei degnissimo comandante, nel nome augusto del Re, il bene amato Sovrano della grande Patria Italiana, e del Duce che incarna tutte le virtù della nostra razza; e con sicura fede faccio mio il motto che guidò Domenico Millelire nella gloriosa difesa della Maddalena: ” Per Dio e per il Re – vincere o morire “.
Discorso del comandante del Millelire: Dando il nome di Domenico Millelire ad uno dei suoi più potenti sommergibili, la Marina Italiana ha voluto giustamente ricordare l’eroe che nel 1793 seppe difendere e conservare al regno Sabaudo l’estuario della Maddalena. L’episodio, quasi leggendario, nel quale Domenico Millelire, con minimi mezzi ma con grande animo, seppe indurre la spedizione francese, della quale faceva parte il grande Corso, a desistere dalla impresa, è ormai ben conosciuta perché io la ripeta. Esso è scolpito nei cuori dei marinai italiani, quasi a simboleggiare la virtù della nostra stirpe e additarci la via del dovere e dell’onore. Non è senza significato per noi l’aver assunto come divisa il motto che figura nel glorioso stendardo che qui vedete e che fu alzato l’epico giorno sul forte di S. Andrea.
La bella bandiera, che mani di sorelle hanno trapunto per noi, sarà il nostro simbolo e la nostra guida. Ad essa ispireremo le nostre gesta quando la Patria ce lo chiederà, gesta che vogliamo siano degne di quelle dell’Eroe. A voi cittadini di questa bella isola, sentinella avanzata della Patria, primo baluardo della nostra difesa sul mare e punto di partenza dei futuri cimenti, a voi anime forti di marinai e di combattenti, vada il mio animo grato per il dono significativo che oggi ci offrite. Gentile Madrina, è con sincera emozione e con profondo orgoglio che io ricevo dalle vostre mani questa sacra bandiera che, in nome del Comitato cittadino, voi ci affidate. Miei ufficiali, mio equipaggio, in cospetto di questi luoghi e di queste acque che videro • le leggendarie gesta di Domenico Millelire, noi assumiamo l’impegno solenne che il nostro motto ci comanda: Vincere o morire – Alza Bandiera “. Alzata la bandiera gli invitati visitarono il sommergibile e venne offerto un rinfresco in coperta a prora. Venne in seguito concesso anche al pubblico di visitare la nave e l’afflusso della folla a bordo fu continuo per tutta la giornata. Alla sera, auspice il comitato promotore, ebbe luogo nei locali del municipio, una festa danzante in onore degli ufficiali del sommergibile, che furono festeggiatissimi. Con delicato pensiero il comandante del sommergibile aveva fatto precedere la cerimonia della consegna della bandiera dalla posa di una corona di bronzo sulla tomba di Domenico Millelire nel cimitero vecchio della Maddalena, con l’intervento dell’equipaggio e dello stato maggiore del Millelire, di una rappresentanza del presidio militare della piazza, di alcuni discendenti dell’Eroe, della presidenza del comitato per la bandiera.
La corona di bronzo, lavorata e fusa nelle officine del r. arsenale di La Spezia, reca la seguente dedica: Il sommergibile – ” Domenico Millelire ” – all’Eroe – di cui porta il nome – settembre 1928.
Nel più commosso e deferente raccoglimento il comandante del sommergibile disse: È con sincera commozione che, insieme ai miei ufficiali ed al mio equipaggio, depongo questo ricordo sulla tomba di Domenico Millelire. Esso valga a testimoniare la nostra devozione per l’invitto Eroe, le cui epiche gesta vogliamo prendere ad esempio per l’adempimento del nostro dovere. Ufficiali, equipaggio del Millelire, io vi invito a raccogliervi un minuto nel pensiero dell’Eroe di cui il nostro sommergibile ha l’alto onore di portare il nome. Viva il Re! “.
La bandiera, è di seta, delle dimensioni regolamentari. Fu cucita e ricamata con particolare cura dalle suore dell’Istituto di S. Vincenzo.
Il cofano è in argentone, lavorato a metallo plastica, con pietre incastonate, di semplice ed armonica fattura. Nel fondo del coperchio è la riproduzione fedele della insegna di battaglia delle epiche giornate del 1793 con la figurazione di Gesù Cristo ed il giuramento dei difensori della Maddalena: Per Dio e per il Re – Vincere o morire.
Al cofano venne unita una pergamena dedicatoria esaltante la gesta di Domenico Millelire.
A. R. Pengo