I Del Santo
Il 22 aprile 1824 arrivava a La Maddalena un nuovo distaccamento Real Navi, composto da 70 militari, al comando del sottotenente Angelo Del Santo. Due anni dopo, nel 1826, Del Santo sposava Maria Rosa Millelire di Agostino: continuava, così, la lunga serie di matrimoni (non parliamo, logicamente, di rapporti extra coniugali dei quali abbiamo avuto esempi molto prima di quella data) fra ragazze isolane e ufficiali della marina o deiresercito destinati nell’isola. Aveva iniziato, sposando il governatore Gaspare Andreis, sua nipote Vittoria Azara Millelire, aprendo una strada che molte altre ragazze della famiglia avrebbero seguito.
Angelo del Santo (nato a Savona nel 1795 e morto a Genova nel 1872). Più che per gli anni passati a La Maddalena come comandante del distaccamento, Del Santo va ricordato per avere, nel 1846, organizzato “su basi umanitarie il Bagno Centrale Marittimo” di Genova di cui era direttore col grado di colonnello. Nel 1849 egli riceveva, da sessanta suoi concittadini, una sciabola d’onore perché, durante i moti popolari di quell’anno, aveva frenato “calmo, i forzati tumultuanti sì che con nuovi strazi e delitti Genova non funestassero”.
Non sappiamo quando morì Rosa Millelire, che mise al mondo almeno tre figli; ma dovette spegnersi giovane se il vedovo Angelo ebbe il tempo di risposarsi ancora tre volte: nel suo atto di morte, infatti, risulta “marito in quarte nozzeʺ di certa Anna Migone.
I figli sono:
Andrea Carlo Agostino Del Santo, (nato 1830) che sposò Santa Millelire di Antonio .
Luisa Maddalena Santa nata a La Maddalena nel 1837 e residente a Gorizia.
Pasquale Agostino Ettore, nato a Capraia nel 1833 e morto a Venezia nel 1881. Doveva essere un bravo studente; lo zio Antonio, fratello della madre, scriveva nel 1854: “Il nipote Ettorìno subiva sabato gli esami annuali con pieni voti. Le mie calde raccomandazioni a un professore le avrei potute risparmiare attesa la tanta istruzione del ragazzoʺ. Fu anche lui decorato con medaglia d’argento, per essersi “ distinto nei fatti dʹarme del blocco e assedio di Gaeta” del 1861, e con il titolo di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia perché nella sua qualità di medico, durante la battaglia di Lissa, ufra mezzo alla mitraglia andò a raccogliere i feriti persisi in coperta il 20 luglio 1866’. Ebbe anche il titolo di cavaliere dell’Ordine di Carlo di Spagna.
Giovanna Sotgiu – Co.Ri.S.Ma