Isola di Spargi
L’isola di Spargi racchiude in sé paesaggi spettacolari sopra e sotto il mare, coniugando la storia, segnata dalle tracce del passaggio dell’uomo attraverso l’antico Fretum Pallicum (le Bocche di Bonifacio), con la ricchezza della diversità biologica custodita nella sua natura selvaggia.
L‘isola appare in tutta la sua maestosa bellezza, con le sue piccole spiagge bianche, deserte per dieci mesi l’anno, che si aprono nel versante sudorientale e le aspre falesie che caratterizzano la parte nord-occidentale.
L’apparente silenzio nasconde le voci di tante forme di vita che popolano la macchia mediterranea e degli uccelli che nidificano nelle alte scogliere.
Il periodo più bello è quando la primavera regala le sue sgargianti fioriture e l’autunno matura i suoi frutti colorati, i profumi sono la sintesi della sua bellezza e verso il largo l’acqua ribolle del passaggio dei grandi pesci pelagici che inseguono branchi di sardine. Sulla superficie del mare si radunano gli uccelli marini, come i marangoni dal ciuffo e i gabbiani corsi, padroni indiscussi delle isole, finalmente indisturbati da quel passaggio incessante delle barche che caratterizza l’estate maddalenina.
Conoscere Spargi non è un’impresa difficile ma richiede una sensibilità allenata a cogliere ogni sfumatura del paesaggio circostante e una precisa scelta nei tempi, lontani dai mesi di luglio e agosto.