La prima campagna militare di Culiolo del 1856
Quando Walker tentò per due volte di abbattere l’esercito del Costa Rica per stabilirvi la dittatura e il commercio degli schiavi, trovò tra i vari avversari uno dei più valorosi garibaldini. La libertà del popolo costarricense, ottenuta da poco, veniva messa in pericolo. Il Presidente del Costa Rica Juan Rafael Mora Porras non contento della situazione nicaraguense e della presa di potere di Walker, decise di intraprendere una “guerra santa” che avrebbe avuto lo scopo di liberare il popolo nicaraguense dall’usurpatore del potere, e dal regime di schiavitù nordamericano. Al presidente Mora si oppose l’élite costarricense, sia per interessi personali che per interessi commerciali. Gli oppositori sostenevano una negoziazione con il Nicaragua e sarebbero intervenuti solo in una guerra difensiva nel caso che quest’ultimo avesse deciso di attaccare. Il presidente non la pensava nello stesso modo, bensì credeva che sarebbe stato meglio essere un passo avanti, senza dare un attimo di tregua ai temuti filibustieri, attaccandoli direttamente nel loro territorio senza aspettare che un esercito così potente entrasse in Costa Rica.
Il 4 Marzo del 1856 l’esercito costarricense, in cui prendevano parte 4.000 soldati tra cui il maddalenino Giovanni Battista Culiolo “Leggero”, partì da “la plaza de la catedral” (nella capitale San Jose’). Tra di loro spiccò il luogotenente e braccio destro di Garibaldi, maggiore Leggero, che partecipò con valore e onore alle battaglie.
Quando l’esercito si mise in marcia il calore del popolo costarricense si fece sentire, forte come sempre. Il presidente Mora con i suoi cittadini, si trovarono ai piedi della cattedrale principale per omaggiare i soldati e salutarli prima che partissero in direzione nord. Durante la marcia all’esercito composto da soldati provenienti dalla provincia di San Jose’ si unirono anche altri soldati proveniente dalle provincie di Heredia e Alajuela. La maggior difficoltà la incontrarono quando dovettero passare per il “Monte del Aguacate”, per raggiungere Puntarenas (provincia di Puntarenas) il giorno 11 Marzo. Il 14 Marzo arrivarono a Liberia (provincia di Guanacaste) dove vennero raggiunti dal presidente Mora con i suoi assistenti e gli ingegneri militari tedeschi comandati dal colonnello Alexander von Bulow. Dopo aver definito una strategia militare, si decise di andare a Sapòa (Nicaragua) secondo gli ordini del generale Jose’ Joaquin Mora. Il 18 Marzo gli esploratori per conto dell’esercito rilevarono la presenza di impronte di stivali dei filibustieri, questo venne subito rivelato a coloro che erano a Liberia, i quali si misero in marcia nelle prime ore del mattino per raggiungerli.