L’itaglianu d’Argia
Cara signora Argia, quale onore!
incontrarla costì dal suo dottore,
Non stà forse bene? Che peccato!
Ne sarei oltremodo desolato!
Che cosa fà in questo ambulatorio?
Si tratterà di un male transitorio;
Lei così bella al pari di una rosa,
è sempre stata sana e prosperosa.
Ieri nel lozzo son riscichinata,
ed il talorco io mi son schigghiata;
mi sono medicata nella zona,
ma mi è rimasta un pò di smagnazzona.
Pensi, tanto e poi tanto era il dolore
che sono corsa dritta dal dottore;
e sa che a detto questo gran sputrito!
che non avevo niente e m’ha scurrito!
Se da curare hai anche un chiaveddho
ch’è spuntato nel mezzo del baeddho;
Per essere creduto, caro amico,
devi scoprire anche il biddhico!
Mario Boccone