Luigi Piras
Luigi Piras, figlio di Sebastiano, possidente di Luogosanto, e di Giuseppina Tarantini, maddalenina. All’epoca della sua nascita, 9 luglio 1873, gli abitanti dell’Arcipelago non superavano 2 mila anime e a Caprera viveva, anziano ed acciaccato, Garibaldi. Sindaco di La Maddalena era Salvatore Culiolo e parroco don Michele Mamia Addis. Luigi Piras frequentò le scuole elementari a La Maddalena. Giovinetto si trasferì a Sassari per studiare presso il Regio Ginnasio Azuni. La morte del padre interruppe gli studi e il suo desiderio di diventare medico. Rientrato a La Maddalena si impiegò presso il notaio Domenico Culiolo finché nel 1897 vinse il concorso per archivista della Regia Marina. Nel 1887 il governo Crispi aveva decretato l’istituzione della piazzaforte militare di La Maddalena e negli organici dello Stato occorrevano, oltre che militari, operai ed impiegati. Luigi sposò nel 1902 Maria Millelire, figlia di Giovanni, discendente diretta del comandante Agostino Millelire, governatore dell’Isola ai tempi della presenza di Nelson. I coniugi Piras ebbero quattro figlie. Divenuto capo archivista e nominato commendatore, Luigi Piras andò in pensione nel 1939. Morì il 16 luglio 1958, all’età di 85 anni. Luigi visse due diverse epoche di La Maddalena. Quella del piccolo villaggio di mare, dove tutti si conoscevano ed i pochi “forestieri” si integravano (anche nell’esprimersi in dialetto), e quello successivo, del prorompente sviluppo economico, demografico (la popolazione quintuplicò in pochi anni) ed urbanistico, legato allo sviluppo della piazzaforte militare. Piras amava la propria isola ed amava il proprio dialetto, appreso dalla voce della madre, dai compagni di gioco, dalla famiglia della moglie, autenticamente isolana. A scrivere versi in dialetto cominciò quando era già in pensione, negli anni 1947-48. Scriveva per sé, cantando la propria Isola e satireggiando (con un sorriso) sugli abitanti, con non rari, nostalgici riferimenti ai tempi lontani e con apprezzabili bozzetti di vita presente. Di supporto alle sue poesie ed alla prosa, Luigi Piras compilava un piccolo vocabolario, scritto a mano, frutto delle sue conoscenze e del confronto con altri anziani maddalenini. Il lavoro di Luigi Piras è apprezzabile ed importante, considerato che fino ad allora nessuno aveva fatto qualcosa del genere, o quantomeno non ci è pervenuta. Il maddalenino del Piras è lingua, parlata: sulle barche, negli orti, nelle vie e nelle case; semplice e non elaborata a tavolino, trasmessa ed udita dalla viva voce di coloro per i quali spesso era l’unica lingua conosciuta.