Nelson alla Maddalena (30 ottobre 1803 – 19 gennaio 1805)
Nell’aprile 1794 la Maddalena aveva accolto la fregata San Vittorio che trasportava il viceré Balbiano espulso da Cagliari, e dato appoggio alla forza navale inglese per la conquista della Corsica. L’importanza dell’ancoraggio fu accresciuta dall’evacuazione della Corsica, dell’Elba e di Livorno nell’autunno 1796: già nel 1794 gl’inglesi avevano stabilito alla Maddalena un vice console (Garzia, poi il fuoriuscito paolista Giovanni Brandi), che di fatto assicurava la più completa autonomia dell’arcipelago dalle autorità cagliaritane e sassaresi. Nel febbraio 1799 Des Geneys fece una sosta a Cala Gavetta con la squadretta ritirata da Oneglia proprio per marcare la sovranità sabauda. Gli 800 abitanti erano però tutti dalla parte di Nelson, che consentiva loro di arricchirsi con il contrabbando e il vettovagliamento dei vascelli e fregate di stazione, che alla Maddalena si rifornivano di acqua e “merenda” (carne fresca, frutta e verdura). Si è inoltre supposto che, secondo la tradizionale prassi della marina inglese, anche le autorità della Maddalena (a cominciare da Agostino Millelire) fossero state “iniziate” alla massoneria. Nelson però non scese mai a terra, anche se fece omaggio alla chiesa parrocchiale di un crocifisso e 2 candelieri d’argento.
Gl’inglesi non erano presenti quando l’arcipelago fu attaccato dai corsari nordafricani (1799) e dai fuoriusciti repubblicani (1802), ma Nelson considerava la Maddalena, dove tornò stabilmente il 30 ottobre 1803, il più bel porto del mondo e la chiave di Tolone e dell’Italia: aveva ribattezzato la rada di Mezzoschifo “baia di Agincourt” e giunse a scrivere al suo governo che la Sardegna valeva cinquanta o anche cento Malte. Incurante della sovranità sarda, chiese inoltre al governo di occupare la Maddalena con 200 uomini e di richiamare dalla Grecia il capitano d’artiglieria Leake per ispezionare segretamente le opere della Maddalena e di Cagliari e proporre gli opportuni rinforzi. L’importanza strategica della rada era però in funzione del blocco di Tolone: si trovava infatti a sole 200 miglia dalla base francese, un quarto della distanza tra Malta e Gibilterra, e, riparata dal vento, consentiva di salpare in ogni momento. La sera del 19 gennaio 1805 era in corso un ballo a bordo, quando la fregata di sorveglianza davanti a Tolone portò la notizia della prima uscita in mare di Villeneuve. La festa fu interrotta e Nelson salpò per dare la caccia al nemico, girando invano più volte attorno all’isola, ignaro che Villeneuve era tornato a Tolone. Fu così sorpreso dalla seconda uscita e non gli rimase che inseguire il nemico diretto verso la Manica per lo sbarco in Inghilterra. La rinuncia di Napoleone all’impresa e la distruzione della flotta francospagnola a Trafalgar tolsero però alla Maddalena la sua funzione strategica e gli ammiragli succeduti a Nelson nel comando in capo del Mediterraneo dimostrarono di poterlo tenere anche facendo a meno della Sardegna.