Oschirese – Ilvamaddalena 4-1
10′ Marcos D’Amico, 11′ Budroni, 27 Canu (Rig); s.t. 1′ Budroni, 10′ Budroni
Dieci minuti di ottima Ilvamaddalena, ma poi il monologo di una splendida Oschirese, che segna quattro gol e ne sfiora almeno altrettanti.
Ancora una volta, la quarta in stagione, I Leoni Isolani non vanno oltre le due vittorie consecutive, e per la terza volta su quattro è una sconfitta che interrompe la serie positiva.
E veniamo alla cronaca.
Mister Nino Catuogno conferma la stessa formazione della brillante vittoria di domenica scorsa, contro il Calangianus: un 4 4 2 con Enzo Filinesi in porta, Fabrizio Bellu e capitan Andrea Arricca centrali di difesa, Matteo Manca a destra e Fabio Giorgi a sinistra esterni bassi, Lucas Danieli Vaz e Musibau Oluwalogbon in mediana, sulle ali Daniele Casula e Marcos D’Amico, davanti Luca De Santis e Nicoló Pisano.
Anche l’Oschirese scende in campo con un 4 4 2: portiere Asara, linea difensiva Alessandro Budroni, Unali, Spanu e Sotgia, a centrocampo l’esperto Friscia, Sanna, Marco Canu e Vargiu, di punta uno strepitoso Davide Budroni e Sebastiano Canu.
L’avvio di gara è molto positivo per D’Amico e compagni: per dieci giri di lancetta fanno la partita, guadagnano due angoli, e poi il bomber Argentino si procura un calcio di punizione a metà del lato corto di sinistra dell’area di rigore, lo batte in maniera esemplare, ed è uno a zero, quindicesimo centro stagionale per lui.
La speranza che sia il segnale di un pomeriggio esaltante dura appena un minuto, sufficiente ai granata di casa per costruire un’offensiva finalizzata impeccabilmente da Davide Budroni, con un angolatissimo tiro che supera imparabilmente Filinesi sul palo alla sua sinistra.
Il fulmineo pari degli avversari tramortisce la nostra squadra, ed è una sorta di iniezione letale.
Da questo momento in campo solo Budroni e compagni, scatenati, a costruire una serie impressionante di palle gol.
Quasi sempre alla stessa maniera, giocando palla bassa, con rapide triangolazioni ed abilissimi tagli, coi tempi giusti, alle spalle dei nostri difensori.
Il nostro portiere è molto bravo a respingere una forte conclusione su calcio da fermo, ed è addirittura miracoloso nel respingere col piede il tiro di un attaccante che, col solito movimento (una sorta di “dai e vai” del basket), si era presentato solissimo davanti alla sua porta.
Ma il gol del sorpasso è nell’aria, ed arriva inesorabile al minuto 27, su un episodio a dire il vero molto discutibile.
Ancora una volta un attaccante arriva solo davanti a Filinesi, e va giù al momento della conclusione: l’arbitro arriva di corsa con la chiara intenzione di ammonire l’attaccante, ma poi ha un attimo di esitazione e, forse su indicazione del suo assistente, cambia direzione e mostra a Filinesi il giallo, indicando il dischetto del rigore, trasformato da Sebastiano Canu.
Il vantaggio non placa il furore agonistico dei padroni di casa, che continuano a riversarsi in avanti, con la nostra squadra incapace ci reagire.
Per due volte viene sfiorato il terzo gol, prima con una deviazione di Giorgi verso la propria porta, e poi con un attaccante che si presenta solo davanti al nostro estremo difensore, ma si mangia una rete fatta, con note di merito per il nostro numero Uno, che lo costringe ad allargarsi, e Bellu, che rinviene in corsa e lo ostacola come può.
Pericolo scampato e si va all’intervallo su uno svantaggio minimo che sta stretto ai granata, ma ci tiene in partita.
Ancora per poco, però.
Il nostro Mister cerca di cambiare qualcosa, con Emanuele Ledda al posto di Casula e Gabriel Andreotti al posto di Manca, ma dopo appena cinquanta secondi dal rientro in campo è ancora Davide Budroni, sebbene attorniato da difensori, a trovare il tempo e lo spazio per realizzare il terzo gol per la sua squadra.
Entra anche Luca Calzolaio per Arricca, ma non cambia la musica, e la sentenza diventa definitiva col quarto gol, il terzo personale di Davide Budroni, dopo appena dieci minuti della ripresa.
La partita non ha più niente da dire.
Rimane solo una mezz’ora di accademia, con altri tentativi dell’Oschirese (bravo Filinesi in un paio di circostanze) ed i biancocelesti isolani (che prima della fine schierano anche Riccardo Pirina al posto di Pisano) mai in grado di impensierire seriamente il portiere Asara.
Siamo sesti, meno dodici dal terzo posto, con una partita da recuperare.
Domenica il Valledoria al Secci, poi si va a Fonni in infrasettimanale e quindi sul campo della capolista Li Punti.
Mauro Coppadoro