Restaurato il Bordignon
di Giusto Davoli, da Il Vento n. 84 del 2003
La sera del 20 luglio scorso, dopo la Santa Messa delle ore 19, è stata presentata ai fedeli la tela di Noè Bordignon rappresentante S. Maria Maddalena completamente restaurata dalla ditta Tanchis di Oristano e riportata alla primitiva bellezza. Il critico d’arte dott. Marco Mondi, conterraneo del Bordignon e profondo conoscitore dell’opera dello stesso, ha tenuto una dotta relazione che qui sunteggiamo. “Con grande sorpresa ricevetti, qualche mese fa, una e-mail da parte del prof. Antonio Frau, che mi comunicava il ritrovamento di un’opera di Noè Bordignon (Castelfranco Veneto 1841 -San Zenone degli Ezzelini 1920), chiedendomi se, a tal riguardo, io avessi qualche notizia. Ho chiesto se era possibile avere una riproduzione fotografica del dipinto che subito mi è stata fatta avere. Già dalla foto, nonostante il precario stato di conservazione dell’opera, era possibile affermare, con un certo grado di sicurezza, che si trattava di un originale del Bordignon. L’assoluta certezza della paternità del pittore di Castelfranco del dipinto raffigurante la Santa Maria Maddalena, commissionato e concepito come stendardo da processione (che fu tra le cause del successivo degrado) è venuta dalla visione diretta del dipinto restaurato. Purtroppo, lo stato di conservazione non permette di apprezzare l’alto valore artistico e pittorico che la tela un tempo doveva avere (che oggi è solo in parte intuibile). Deve essere stato un dipinto molto bello, eseguito con ogni probabilità dopo la sua partecipazione alla ‘Esposizione Artistica Sarda’ di Sassari del 1896, nella quale l’artista presentò due opere: ‘Età beata’ e ‘Tesoro di mamma’. L’aggancio con l’incarico de ‘La Maddalena’ deve essere probabilmente stata la presenza di un certo Antonio Bordignon come sacrestano della parrocchia dell’Isola che forse poteva anche essere parente del pittore. Noè Bordignon, come tutta la sua famiglia, era cattolico di grande fede e sincera devozione, chiamato per la sua bravura e maestria a decorare, con le pale d’altare ed affreschi, un grande numero di chiese anche nelle grandi città del Veneto. La sua fu sempre, da pittore dell’800, una pittura legata al tardo realismo veneto di fine secolo, ambito nel quale egli eccelse, lasciando capolavori di importanza nazionale, come ad esempio ‘La pappa al fogo’ (Castelfranco Veneto, Banca Popolare di Vicenza). Così, nel dipinto raffigurante Santa Maria Maddalena, Bordignon mostra, una volta di più, di saper conferire all’effige di una semplice popolana veneta tutta la spiritualità della grande Santa.”
Giusto Davoli