San Teodoro – Ilvamaddalena 0-1
82′ Salvatore Gallo
Otto giri della lancetta dei secondi alla fine del testacoda tra San Teodoro e Ilvamaddalena, ed il risultato è ancora fermo su un imprevedibile zero a zero.
Era fondamentale sbloccarla subito, per metterla nel migliore dei modi, ma la squadra di Mister Acciaro non c’è ancora riuscita dopo 82 minuti.
Incombe l’incubo di lasciare sul campo del fanalino di coda due punti preziosissimi, ed allora serve un’invenzione.
Ci pensa Salvatore Gallo, che trasforma magistralmente un calcio di punizione dal vertice sinistro dell’area, che sorprende l’esperto Saiglia, fino ad allora insuperabile, colpendo il palo lontano ed entrando in porta.
Può esplodere, sul campo ed in tribuna, l’entusiasmo di giocatori, staff e tifosi della nostra squadra, dopo tanta sofferenza.
Una sofferenza che è cresciuta progressivamente, dopo un inizio positivo, man mano che i minuti passavano ed il risultato rimaneva sempre lo stesso, facendo crescere la tensione e l’ansia, in un contesto già inizialmente non ottimale, noi che avevamo tutto da perdere e loro tutto da guadagnare, complicato dal fattore ambientale, leggasi a tratti pioggia torrenziale e pallone viscido difficilissimo da controllare, e da un metro di direzione arbitrale piuttosto bizzarro, con diverse imprecisioni, e tre ammonizioni per i nostri primi tre normalissimi falli di gioco.
Insomma, sembrava proprio un pomeriggio stregato, fino alla prodezza di Gallo.
Prima di andare in cronaca, merita due parole Celestino Ciarolu, allenatore dei viola.
Non è per niente facile guidare un gruppo ultimo in classifica, con sette sconfitte in sette incontri, zero punti, zero gol segnati e trentacinque gol subiti.
Il fortissimo Bomber ex Ilva ci riesce alla grande, e se questi numeri possono dare la sensazione di una squadra allo sbando, arrendevole e dimessa, la realtà parla di un undici che se la gioca, tiene il campo con grande dignità, e non si arrende mai, dando letteralmente l’anima, almeno finché il risultato rimane in parità.
Una squadra, il San Teodoro, che spera di arrivare a dicembre non troppo distante dalla zona playout, che al momento è ad appena tre punti, per trovare qualche buon svincolato ed inseguire una salvezza miracolosa.
Comunque vada, bravissimo Celestino.
E veniamo alla partita.
Per la squalifica del nostro mister, in panca c’è Massimiliano Fascia, ed in campo solito 4-3-3, con Matteo Esposito tra i pali, centrali di difesa Julian Scigliano e Ciprian Dombrovoschi, sulle fasce Gabriele Cardu a destra e Fabrizio Bellu a sinistra, in mediana Salvatore Gallo, Fausto Chiappetta e Lucas Danieli Vaz, in mezzo all’attacco Gena Vuanello, alla sua destra Gabriele Bazzoni ed a sinistra, esperimento del giorno, Dhia Rajhi.
Mister Ciarolu manda in campo l’esperto Saiglia (classe 79) tra i pali, e poi Bazzu, Mannu, Filigheddu, Carvone, Brundu, Canu, Loddo, Musella, Castelluccio, Frau.
Sono sette senior e quattro under, assetto ben diverso da quello delle prime giornate.
L’avvio di gara di capitan Bellu e compagni è positivo e determinato.
Succede tanto nei primi venticinque minuti, con almeno cinque grandissime occasioni per andare in vantaggio.
Un palo colpito da Rajhi, con pallone che poi attraversa la linea di porta, una clamorosa traversa di Danieli con bomba imprendibile da venticinque metri, due miracoli di Saiglia su botte a colpo sicuro di Dombrovoschi e Vuanello, una grandissima palla gol sui piedi di Scigliano, a centro area, che calcia a lato.
Passata la mezz’ora, il nostro gioco comincia ad essere meno lucido, e le ammonizioni rimediate da Gallo, Chiappetta e Rajhi (giallo anche per Bazzoni nella ripresa) in pochi minuti contribuiscono a rendere meno serena la nostra squadra.
Si va al riposo sullo zero a zero, e ad inizio ripresa al posto di Bellu entra Desantis, che va a fare il terzo in attacco, con Rajhi che retrocede in difesa, a sinistra.
La nostra pressione è costante, ma non riusciamo a costruire nitide palle da gol, a parte un ottimo cross di Rajhi per De Santis, che di testa schiaccia alto sulla traversa.
I padroni di casa moltiplicano le forze, protesi alla conquista del primo punto stagionale, ma eccedono un pochino coi falli, e Daniele Mannu guadagna il secondo giallo, lasciando la sua squadra in dieci per il rush finale.
E si arriva a otto minuti dalla fine, quando Bazzoni guadagna quella punizione dal limite.
Gallo gol ed esplode la gioia.
Rimane il tempo per vedere in campo Musibau Oluwalogbon al posto di Vuanello, e per controllare senza problemi, fino alla fine, il vantaggio che vale tre punti d’oro.
Mauro Coppadoro