Stefano Boeri
L’isola è magnifica, quello che le sta di fronte ancor di più, altre isole ma più selvagge, il mare è una perla speciale caduta nel blu del Mediterraneo. Per un architetto avere una commessa alla Maddalena e svolgere il proprio lavoro in piena estate può essere il massimo. Lo è per Stefano Boeri, direttore della rivista Abitare, che appunto l’ estate la passa così: tra progetti e disegni ci sta un tuffo e una battuta di pesca, la sua passione, in uno dei luoghi più incantati della Sardegna che conosce molto bene, ci viene da quando aveva cinque anni. Sta passando le ferie-non ferie occupandosi con passione del suo lavoro: in questo caso ristrutturare l’ arsenale militare dell’ isola per accogliere il prossimo G8 nel luglio 2009. è una estate di grande impegno, niente vacanze? “Alla Maddalena abbiamo una casa di famiglia, ma ora sono qui per i lavori di trasformazione dell’ arsenale militare per il G8, dove il prossimo luglio si terrà il summit”. Lavora con altri? “Insieme a due colleghi italiani coordino un gruppo di 80 giovani architetti, tra cui molti sardi e maddalenini. è un grande laboratorio di progettazione. Data la scadenza, l’ intervallo tra le nostre idee e la loro realizzazione è strettissimo. Vediamo gli edifici letteralmente crescere giorno dopo giorno. è una esperienza entusiasmante, sto imparando moltissimo”. Che dimensioni ha il cantiere? “L’ arsenale militare occupa un’ area di 120 mila metri quadri. Oltre alla zona del summit, troveranno spazio un albergo e un centro media. Poi c’ è la ristrutturazione dell’ ospedale militare, trasformato in albergo per i capi di Stato. Ma sono previsti altri interventi di ammodernamento delle strade e della portualità della zona. Approfittando di questo evento tutto l’ arcipelago e il nord della Sardegna stanno cambiando”. Come? “Il G8 sarà l’ occasione per lasciare in eredità strutture riqualificate che, passati i 3 giorni del summit, serviranno a rilanciare quest’ area. Grazie ai lavori per il G8 qui nascerà un grande polo nautico, qualcosa che oggi manca nel nord della Sardegna”. Non c’ è il rischio cemento in questo parco naturale? “Non verrà costruito un metro quadro in più di quanto verrà abbattuto, e la maggior parte di ciò che si fa è una semplice riqualificazione dell’ esistente. Non ci sono rischi di questo tipo, anzi. C’ è una grandissima attenzione alla sostenibilità degli interventi e al rispetto verso l’ architettura storica degli edifici militari, che qui hanno una lunga storia”. Troverà o no un momento di relax? “Appena riesco, corro a fare un tuffo o esco in barca a pescare”. Come pesca? “Con la traina, fuori dai confini del parco naturale”. La Maddalena è una passione antica o recente? “Con i miei fratelli, siamo cresciuti in una piccola casa progettata da mia madre nel 1967 in una posizione bellissima, sugli scogli che guardano la Corsica, le isole di Corcelli e Barrettini. Quattro stanze attorno ad un patio centrale. è una costruzione che sembra un bunker, per proteggerla meglio dal vento e dal mare di tramontana, e con questo nome è conosciuta nell’ isola”. Quindi è di casa? “Vengo qui da quando avevo cinque anni. E il G8 è un’ occasione straordinaria per rivivere il legame fortissimo che ho con la Maddalena. Un luogo a cui appartengo e in cui vengo appena posso, anche d’ inverno”. Oltre al lavoro come passa il suo tempo? In fondo è in vacanza, no? “Sto cercando di migliorare il mio scalcinato inglese, perché a settembre inizierò ad insegnare ad Harvard. Ma penso di staccare totalmente per 4, 5 giorni. Me ne andrò in barca, verso la Corsica, a pescare, l’ unica cosa che mi permette di sganciarmi da tutto”. Che cos’ è l’ estate per lei? “è questo mare, unico. è un intervallo di pensiero e riflessione. Utile, ma solo se vissuto in paesaggi come questo”.