Il 2° Reggimento Artiglieria di Marina
Nel marzo 1815 la marina sarda incorporò gli artiglieri di marina e da costa genovesi. Mentre l’artiglieria da costa rimase autonoma, gli artiglieri di marina liguri e sardi formarono un reggimento al comando di De May, il “2°” della marina dopo il “1°” formato dagli equipaggi delle Regie Navi. Il 2° Artiglieria di marina, la cui bandiera fu benedetta il 14 novembre 1815, contava alla fine del 1817 44 ufficiali e 10 compagnie, le prime due a Villafranca e Nizza, la 3a alla Maddalena, la 4a a Caprera, la 5a imbarcata e le altre a Genova. Nel 1820 le prime due compagnie furono anch’esse trasferite a Genova per impedire le continue diserzioni verso la Francia e furono anch’esse coinvolte nella rivolta del marzo 1821. Il 26, dopo forti contrasti tra gli ufficiali, il reggimento ubbidì all’ordine di Santarosa di recarsi ad Alessandria e fornì 450 uomini all’Armata costituzionale: in particolare la compagnia Scoffiero sostenne il primo scontro con gli austriaci a Novara. A seguito dei moti, furono epurati 19 ufficiali e 15 sottufficiali, mentre altri 22 sottufficiali e militari di truppa furono sospesi temporaneamente dal servizio e 44 sottoposti a sanzioni amministrative. Sciolto il reggimento, il personale fu riordinato su 8 compagnie, 2 di cannonieri e 6 di fanteria, le prime incluse nel Reggimento Equipaggi e le altre riunite nel Battaglione Real Navi (portato nel 1830 su 8 compagnie).