Il pane del GovernoLa Maddalena Antica

C.I.G.L. (Manifesto-volantino per le elezioni della Commissione interna 1956)

Operai Arsenalotti!

fra qualche giorno siete chiamati ad eleggere la vostra Commissione Interna, ad esprimere col voto l’esigenza di sentirvi uniti attorno a quei Candidati e a quegli Organismi che sempre si sono battuti per l’unità della classe operaia. Noi salutiamo questo avvenimento come una conquista di tutti indistintamente i lavoratori e confidiamo che la vostra scelta sia tale da consentire alla C. I. un efficace lavoro nell’interesse di tutti voi.

Il Sindacato Unitario, coerente alle esigenze fondamentali di ogni lavoratore, convinta della opportunità di formare un fronte unico per la difesa della libertà e del diritto, ha proposto alla C. I. S. L. di concordare una lista unitaria comprendente gli elementi più idonei a rappresentarvi. Tale proposta è stata respinta; con tutto ciò noi, convinti che l’istituto della C.I. è l’Organo rappresentativo non di una parte – sia essa politica o sindacale – ma di tutti i lavoratori indistintamente, ci sforzeremo una volta eletti a lavorare per giungere a tale obiettivo per farne di questo Organo lo strumento indispensabile nell’interesse delta collettività.

Nell’invitarvi a dare il vostro voto ai candidati della Lista Unitaria, della Lista N.1, noi ci impegnamo a sostenere attraverso gli eletti, i vostri problemi.

Il lavoro che attende la C.I. è dei più impegnativi; i problemi sul tappeto sono numerosi e tutti importanti; la loro soluzione sarà garantita nella misura in cui saprete mantenere frequenti contatti con gli eletti, cercando di dare ad essi suggerimenti e prospettive di soluzione ai vostri stessi problemi.

La C.I., quale istanza più qualificata per rappresentarvi deve far sentire la vostra viva voce nella denuncia delle inosservanze di leggi e contratti in difesa dei vostri elementari diritti. In primo luogo deve saper porre termine alla incivile discriminazione tra operaio e operaio manifestatasi ormai da anni e in particolar modo in occasione delle note di qualifica, problema ormai questo che investe la maggioranza dei lavoratori creando ingiustizie che colpiscono la dignità dell’uomo e che si riflettono anche in danno economico. Per eliminare la ingiusta discriminazione che tende a colpire il lavoratore per la sua appartenenza ad una, invece che ad altra organizzazione, la C.I. dovrà adoperarsi proponendo la costituzione di una apposita commissione con la rappresentanza dei due sindacati.

La C.I. deve esaminare, oltre problemi di carattere generale, anche quelli particolari di ogni categoria, come esempio quello dei marittimi, costretti a lavorare anche i giorni festivi senza un’adeguata retribuzione. Dovrà far corrispondere l’indennità di ‘fuori darsena’ ed inoltre far normalizzare il servizio, limitando le ore di lavoro a quelle prestabilite, oppure facendo corrispondere una licenza compensativa.

Operai Arsenalotti!

Adoperatevi perché la C.I., una volta eletta, prenda impegno di ritornare al normale costume della convocazione periodica dell’assemblea dei lavoratori, in modo che si possa – in quella assise – creare un’atmosfera dì collaborazione per lo scambio di esperienze, indispensabili alla soluzione dei problemi di tutti voi.

Operai Arsenalotti!

Fate in modo che queste elezioni siano l’inizio di una nuova vita all’interno dell’Arsenale, che creino le basi per un costante e progressivo miglioramento delle vostre condizioni di vita e di lavoro, segnando la fine dei soprusi e delle intimidazioni, delle discriminazioni ormai condannate in ogni paese civile. Recatevi tutti alle urne a dare il vostro voto con senso di responsabilità, votando per quegli uomini che hanno dimostrato di essere stati sempre vicino a voi e che più tenacemente si sono battuti per vostri sacrosanti diritti.

Arsenalotti! Votate compatti per la Lista del Sindacato Unitario N. 1.

Operai:

1. – Cantini Tullio

2. – Cuneo Domenico

3. – Cappadona Antonio

4. – Licheri Virgilio

5. – Muzzu Giuseppe

6. – Porcu Sestilio

7. – Sposito Pietro.

Impiegati:

1. Carola Salvatore.