CronologiaMillesettecento

Correva l’anno 1739

Correva l'anno 1739
Corsaro Algerino

Ancora nel tentativo di reprimere il contrabbando, il viceré si dice favorevole alla creazione di nuovi porti abilitati all’esportazione da affiancare a quello di Longonsardo: vengono proposti, ma senza arrivare alla decisione definitiva, gli scali di Arzachena e Isola Rossa.

All’interno dell’isola di Sardegna è istituito regolare servizio di posta.

1 giugno

La pace generale di Vienna chiude la guerra di successione polacca: il Piemonte acquista i territori di Novara e Tortona.

13 luglio

Il Governo Sabaudo, istituisce un regolare servizio postale che serve i maggiori centri della Sardegna, con l’apertura dei primi cinque uffici postali ubicati a Cagliari, Oristano, Bosa, Alghero e Sassari, sulla direttrice centrale dell’isola, e successivamente esteso con la creazione degli uffici di Iglesias, Castell’Aragonese (Castelsardo) e Tempio, la cui apertura era stata voluta dallo stesso sovrano con carta reale del 12 ottobre 1766 pubblicata in Sardegna dal viceré Francesco Luigi Costa della Trinità con Pregone del 3 febbraio 1767. A quell’epoca, in virtù di un singolare sistema che ebbe attuazione solo in Sardegna, la posta interna dell’Isola non era soggetta a tassazione e le lettere venivano trasportate e recapitate gratuitamente grazie a un contributo per il mantenimento del servizio postale messo a carico dei comuni; pertanto, a differenza di quanto avveniva in tutti gli stati italiani e del continente europeo, in Sardegna chiunque poteva spedire e ricevere posta senza il pagamento di nessun diritto di affrancatura. Era invece soggetta a tassazione (ed il costo era alquanto elevato) la posta diretta fuori dall’isola e quella proveniente dagli stati continentali che non fosse stata resa franca in partenza. Per la posta d’oltremare era stato istituito nel 1749 un regolare servizio marittimo attuato da navi della Marina Sarda, dopo che la media delle missive era salita da 929 lettere all’anno nei primi cinque anni dal 1739 al 1743, a 2473 missive annue nel quinquennio dal 1744 al 1749. Oltre che attraverso il servizio ufficiale era tuttavia consentito spedire e ricevere posta a mezzo di bastimenti mercantili o militari di passaggio purché, come vedremo, si assolvesse al pagamento della tassa dovuta.