CronologiaMilleottocento

Correva l’anno 1845

Antonio Pittaluga è sindaco di La Maddalena.

28 gennaio

Un regolamento approvato dal sovrano impone agli amministratori dei Monti di far assicurare i fondi sia granatici che nummari dal corpo dei barracelli.

1 marzo

Si accendono i fari di Capo Testa e di Razzoli. Nel faro vivevano, in condizioni di estremo isolamento, le famiglie dei fanalisti dedite alle attività agricole, pastorizie e di pesca. Lo scopo della loro esistenza sull’isola era quello di alimentare, con olio di oliva prima e con acetilene poi, la fiammella della lanterna.

22 marzo

A Montevideo, in Uruguay, nasce Teresa Garibaldi, meglio conosciuta come Teresita, terzogenita di Giuseppe Garibaldi e Anita.
Teresita si sposò giovanissima, a 16 anni, con Stefano Canzio, ufficiale garibaldino, con il quale ebbe 16 figli. Dopo l’infanzia a Nizza in seguito alla morte della madre, trascorse la sua vita tra Caprera, dove accudì il padre, la casa, dove si sposò e crebbe i suoi figli, e dove tutt’ora riposa, e Genova, città natale del marito.

6 maggio

Il Giudice Antonio Pittaluga assegna “l’Isuleddu a dotazione della parrocchia Chiesa di Santa Maria Maddalena”.

14 maggio

Nasce Viggiani Giacomo Antonio Pompeo “Valoroso tenente garibaldino”, figlio del farmacista Francesco Viggiani nonché console francese nell’isola, dopo aver aiutato Garibaldi a scappare da Caprera, morirà durante la Spedizione, il 25 ottobre 1867 nell’assalto vittorioso di Monterotondo.

14 maggio

Una lettera del Viceré Launey, diretta al Consiglio Comunitativo, afferma che “i maddalenini si rivelarono agricoltori poco solleciti e, dopo aver aspirato a lungo al possesso di quei terreni e aver dato luogo a costose controversie, li avevano lasciati pressoché abbandonati rischiando la decadenza della proprietà“. Infatti nonostante la donazione di terreni con il famoso sorteggio del 9 aprile 1843, “l’agricoltura e tutte le attività ad essa inerenti erano esigue o di pura sussistenza, incapaci non solo di intraprendere scambi commerciali ma addirittura di soddisfare in fabbisogno locale“. Il grano veniva importato dalla Sardegna, ma anche questo sistema presentava notevoli difficoltà; nel 1843 due piroscafi partiti per Siniscola per caricare grano, dovettero tornare a Maddalena per il cattivo tempo. Il Consiglio Comunitativo, considerando la gravità della situazione, decise di distribuire alla popolazione il grano avariato, recuperato da naufragio di un piroscafo napoletano.