CronologiaMilleottocento

Correva l’anno 1883

Correva l'anno 1883“Da quando Garibaldi si era stabilito a Caprera, le relazioni di La Maddalena furono più accentuate, ed i maddalenini cominciarono a nutrire speranza che la loro isola ne avrebbe avuti anche maggiori vantaggi. Ma dopo la morte di colui che eglino consideravano come loro protettore e padre (Garibaldi), deluse molti di loro. Le comunicazioni col continente furono rese alquanto più rare l’agognata ferrovia che, attraverso la Gallura per Tempio, doveva venire al Palao (Palau), mettendo così in diretta comunicazione Cagliari e Sassari colla Maddalena, e questa col continente per Santo Stefano di Maremma (attuale Porto Santo Stefano), fu surrogata dalla ferrovia che per Terranova Pausania (attuale Olbia) va a Capo Figari, all’ingresso del Golfo degli aranci, implicando per tal modo mia comunicazione diretta giornaliera tra il continente e la Sardegna per questa via, ed escludendone La Maddalena”. Tratto dal libro “L’isola di Caprera e l’Eroe dei due mondi” i Florindo Florio-Sartorio.

La Maddalena Il pastore valdese Giuseppe Quattrini giunge alla Maddalena, da Livorno, per un’opera di evangelizzazione. La chiesa di culto valdese godrà di una certa fortuna nei primi decenni del Novecento; scomparirà negli anni successivi alla seconda guerra mondiale.

Giovan Battista Serra svolge la funzione di sindaco di Santa Teresa come assessore delegato, al posto di Giovanni Lamberti.

15 febbraio

Nasce a Caltanisetta Francesco Bini (nella foto), padre di Pensiero e Moderno, considerato il capostipite di una grande famiglia di fotografi molto apprezzati nell’isola. Arrivò a La Maddalena nel 1920 è vi morì il 16 gennaio 1941.

12 aprile

Abolito il corso forzoso.

2 giugno

Viene inaugurato a Caprera, il monumentale busto di Giuseppe Garibaldi. Il monumento in marmo è collocato alle spalle della casa bianca e raffigura il Generale con lo sguardo rivolto verso il mare, la Corsica, la Francia e dunque Nizza, la sua città natale; La scultura fu commissionata dalla famiglia Garibaldi poco dopo la morte dell’Eroe e fu eseguita dallo scultore Luigi Bistolfi con il marmo di Carrara donato dai fratelli Fabbricotti.

1 luglio

Inaugurato il tronco delle Ferrovie Reali Terranova-Olbia Nuova (Golfo Aranci). Il giornale “La Sardegna”, in data 5 luglio 1883 rendeva noto che “… essendosi col 1° luglio aperto all’esercizio il tronco ferroviario Terranova-Capo Figari, il servizio giornaliero di piroscafo da Civitavecchia alla Sardegna farà capo al Golfo degli Aranci”. La ferrovia, la più importante delle iniziative economiche e industriali mai realizzate in Sardegna nella seconda metà dell’ottocento, era completa.
“La Navigazione Generale Italiana, che ha in concessione la linea marittima, ha messo in linea il piroscafo Alessandro Volta che fila alla velocità di 12 miglia, cui va aggiunto il Milano della stessa velocità e il Cristoforo Colombo a ruote con splendido salone, che ha dato risultati anche migliori”. Così pubblicava in un articolo il quotidiano “La Sardegna” del 28 agosto 1883. Ora non rimaneva che costruire il molo per l’imbarco delle merci e dei passeggeri.
Con il trasferimento del postale da Terranova a Figari il porto assumeva una maggiore importanza pertanto il governo istituiva una sezione di Capitaneria di Porto affinché vigilasse sulla corretta applicazione dell’ordinamento marittimo e disciplinasse l’attracco delle navi, la circolazione delle persone e il movimento delle merci sulla banchina. Ma il servizio reso dalla N.G.I. sollevava aspre polemiche, non era dei migliori se anche in parlamento i deputati sardi sollecitavano la messa in mora della Società. Dietro la sollecitazione del Governo la N.G.I. assicurò che al servizio sarebbero stati destinati piroscafi più comodi come il Candia, il Campidoglio e forse il Moncalieri. Sarebbe stato escluso il Toscana perché non più in grado di navigare.
Nel 1884 fu costruita la caserma della Guardia di Finanza e il Governo concesse l’autorizzazione a realizzare il molo per l’imbarco e lo sbarco di merci e passeggeri.
Con il trasferimento della linea marittima, al “Golfo degli Aranci” il movimento delle merci e dei passeggeri era in continua crescita, i terranovesi e i rudalzini furono i primi operai che l’agenzia di spedizioni reclutò per svolgere i lavori in banchina: ormeggiatori, operai, scarichini. Alcuni di questi costruirono in riva al mare, sul suolo demaniale, le prime baracche. Un rifugio temporaneo, che permetteva loro di riposarsi e rifocillarsi tra un turno di lavoro e l’altro, nell’attesa di poter rientrare a casa alla fine della giornata lavorativa. Con il passare del tempo si costruirono altre baracche, edificate per un bisogno contingente, sarebbero state queste le prime abitazioni che avrebbero dato vita all’agglomerato di Figari.
Si costruirono anche le prima case in muratura: la locanda; la botteguccia dove si commerciavano pochi generi alimentari, la bettola. Lentamente ma la borgata cresceva unitamente al numero dei residenti. Si avviavano le prime attività economiche per soddisfare le crescenti esigenze della esigua popolazione.
Dietro invito del Governo, la Compagnia delle Ferrovie presentò al competente ministero la richiesta di assumere il servizio marittimo Golfo degli Aranci-Civitavecchia, accompagnata dalla proposta del 30 % di sconto su tutte le tariffe, nonché l’accettazione di una sovvenzione governativa inferiore a quella che, eventualmente, altre compagnie avessero proposto. Nonostante le vantaggiose proposte il governo concesse la linea alla N.G.I., la decisione fu presa dietro forti pressioni esercitate da politici che stavano in parlamento e che avevano grossi interessi economici nella borgata appena nata. La scelta fatta dal governo mostrava quanto fosse potente la combutta “romana” che controllava dalla capitale tutto ciò che avveniva al Golfo degli Aranci.

Estate

Compare nei vigneti sassaresi la fillossera, che ne distruggerà gran parte, estendendosi alle altre parti della Sardegna compresa La Maddalena.

5 agosto

Nel naufragio della barca Benvenuto Cellini, muoiono due pastori di San Pasquale: lavoravano nell’isola di Santa Maria e avevano chiesto un passaggio per rientrare a Palau; erano Filippo Cuccu, soprannominato Boione, di 43 anni e la moglie Giovanna Francesca Burricca di 37 anni circa.

11 dicembre

Muore a Roma il celebre tenore ‘‘Mario’’, Giovanni De Candia, mazziniano e patriota (era nato a Cagliari nel 1810).

23 dicembre

Viene stampato il primo numero del periodico “Le Bocche di Bonifacio”. Sebastiano Baffigo fondò a Santa Teresa Gallura dove risiedeva uno dei primi giornali della Sardegna. Era era un periodico settimanale che aveva l’ambizione di denunciare lo stato di abbandono in cui versavano i paesi particolarmente della Gallura ma anche di tutta la Sardegna, condizioni che lui in vari articoli definiva miserabili.