Correva l’anno 1984
L’ombra della speculazione edilizia si sta lentamente stagliando sull’isola di Santa Maria, uno degli ultimi paradisi naturali della Sardegna. Una intraprendente società ligure, la “Paninvest”, punta a “valorizzarla” suddividendo il terreno in tanti piccoli lotti e assegnandoli ai vacanzieri estivi. Ma su quest’isoletta dell’arcipelago della Maddalena esistono da tempo precisi vincoli paesaggistici. Il progetto ha però suscitato comprensibile allarme. Ecologi e naturalisti sono scesi in campo per evitare che Santa Maria si trasformi nel solito infernale villaggio con migliaia di turisti alla ricerca di emozioni. Sarebbe un danno irreparabile per le coste incontaminate, per gli uccelli migratori che qui sono soliti fermarsi prima di riprendere il volo, per un habitat intatto da secoli. Ma quali sono esattamente i piani della “Paninvest”? Qualche settimana fa, solerti funzionari della società si sono recati negli uffici del comune della Maddalena. In poche ore hanno illustrato le loro intenzioni: acquistare i cento ettari, poco meno della metà dell’estensione dell’isoletta, e poi rivendere piccoli appezzamenti a cinquecento famiglie che avranno diritto di campeggiare durante il periodo estivo. Hanno anche presentato una bozza con proposte dettagliate e una piantina di Santa Maria. Ma la notizia del loro arrivo non è passata sotto silenzio. Alla Maddalena i rappresentanti di diverse forze politiche hanno sollecitato spiegazioni. Un gruppo di vecchi capifamiglia dell’ arcipelago è addirittura insorto, chiedendo una serie di chiarimenti. Anche i naturalisti hanno lanciato un appello: “L’ isola non deve diventare merce di baratto”. Intanto, la “Paninvest” ha fatto giungere all’ orecchio degli amministratori un’ ultima proposta: pur di mandare in porto il progetto sarebbe disposta a cedere la metà dell’ insediamento turistico al Comune. Di più. Proprio qualche giorno fa i dirigenti dell’ Immobiliare hanno fatto pubblicare, a pagamento, un’ inserzione sui giornali dell’ Isola. In essa illustrano i vantaggi dell’ insediamento e ricordano che la richiesta di autorizzazione edilizia si riferisce a “soli” 1800 metri cubi per la costruzione dei servizi. Sinora, il piano ha incontrato difficoltà e resistenze. Il sindaco della Maddalena, il dc Giuseppe Deligia, rispondendo ad interrogazioni e a interpellanze, ha innanzi tutto ricordato “le gravi sanzioni penali e amministrative per i responsabili di terreni lottizzati abusivamente”. Ha poi rammentato che su tutto il territorio comunale “il campeggio libero è rigorosamente vietato”. E quello organizzato? “Per poter dare vita ad un progetto del genere, sarebbe necessario che tutta l’ isola venisse suddivisa in tanti piccoli appezzamenti. Un progetto oggi neppure ipotizzabile considerato che soltanto alcuni degli attuali proprietari si sono detti disposti a vendere”, ha spiegato a compagni di partito ed esponenti dell’ opposizione. In realtà ci sono anche enormi problemi pratici che si oppongono al programma della “Paninvest”. Santa Maria, l’ ultima isola verso le bocche di Bonifacio, esposta a forti correnti che rendono in ogni stagione l’ acqua del mare pulitissima e trasparente, rifugio naturale di aironi e di anatre selvatiche, non è abitabile per lunghi periodi. E’ assolutamente priva di acqua potabile. Mancano la luce, le fogne, le strade. I collegamenti con la Maddalena e la Sardegna non esistono. Fino ad oggi, ci hanno vissuto, e solo d’ estate, una trentina di famiglie, sistemate alla buona in piccole abitazioni costruite nel dopoguerra. E’ facile dunque immaginare quali potrebbero essere i contraccolpi se questa realtà dovesse mutare al ritmo incalzante di chi intendesse recuperare al più presto i denari eventualmente investiti. “E’ un’ ipotesi che spaventa – sostiene Antonio Farris, presidente del WWF per la Sardegna e docente nella facoltà di agraria sassarese -. Non ci può naturalmente che trovare contrari. Bisogna dire basta, una volta per tutte, allo sfruttamento indiscriminato delle coste, alla cementificazione dei litorali”. La sua non è una posizione isolata. In Sardegna a pensarla così sono in tanti. Mentre si discute, pare che il progetto, almeno nelle intenzioni della società ligure, continui ad andare avanti. Se si arriverà alla sottoscrizione di tutte le quote, sarà addirittura costituita una comproprietà, lo stesso sistema con il quale in Alto Adige e in Valle d’ Aosta sono state realizzate migliaia di casette multifamiliari. Il sindaco, ancora oggi appare però estremamente deciso nel dire no.
27 gennaio
Muore alla Maddalena il commediografo e incisore Battista Ardau Cannas. Singolare figura di intellettuale. Impiegato del telegrafo, da autodidatta, nelle ore libere che il lavoro gli lasciava, prese a scrivere e a dipingere con lo pseudonimo di BAC. Come scrittore fu poeta di buon livello e soprattutto autore di gustose commedie in sardo; si segnalò con le farse in sassarese, Farendi in Turritana, rappresentata al Teatro civico di Sassari nel 1917, della quale fu anche regista e attore, e Candu lu diauru vi poni la coda. Durante il periodo fascista fu costretto a scrivere in italiano commedie e drammi piccolo-borghesi di non elevato livello, e collaborò con le riviste ‘‘Il Nuraghe’’ e ‘‘Fontana Viva’’.Nel secondo dopoguerra riprese con successo a scrivere in sassarese; di quegli anni sono L’abagliu e La ruina. Fu più volte premiato al concorso ‘‘Città di Ozieri’’. Si dedicò anche alla pittura e in particolare all’incisione, affermandosi a livello internazionale; ottenne una medaglia d’oro alla mostra di Roma nel 1932, un riconoscimento a Varsavia nel 1936 e un premio alla mostra internazionale Post Office a Londra nel 1950.
19 febbraio
Castelsardo – Maddalena 0-0
Castelsardo: Andrea Prato, Michele Santona, Beniamino Usai, Antonello Abozzi, Massimo Cimino, Giuseppe Palmas, Giuseppino Santoni, Pino Montes, Bruno Derudas, Marcello Pippia, Antonello Mura. All. Tonuccio Usai.
Maddalena: Nicolai, Arrica, Claudio Casanova (88′ Califano), Nicola Acciaro, Pais, Diana, Sebastiano Ledda, Claudio Acciaro, Sandro Acciaro, Varsi, Useli (88′ Antonio Monni). All. Ivo Zonza.
6 marzo
Muore a La Spezia, Renato Jacopini. Figura di notevole rilievo nella lotta antifascista e poi nella lotta armata della Resistenza in questa parte d’Italia tra Liguria, Toscana ed Emilia, “Marcello” (questo il suo nome di battaglia), fu decorato di Medaglia d’argento, divenne questore della Spezia alla Liberazione, subendo poi persecuzioni politiche dei governi a guida democristiana. Fu responsabile della sezione Statistica della Federazione Comunista e nel 1953, mentre era presidente dell’ECA, fu trasferito per motivi politici alla base navale della Maddalena (dove costituì una sezione del PCI).
20 maggio
Spareggio retrocessione per l’Ilva, partita giocata ad Olbia (sotto un diluvio e un campo al limite della praticabilità) Montalbo-Ilvarsenal 1-0 (gol di Sergio Branca al 119′ minuto), L’Ilvarsenal dal campionato Interregionale retrocede in Promozione.
11 giugno
Muore, durante un comizio a Padova, il segretario del PCI Enrico Berlinguer. Era nato a Sassari nel 1922. Grande commozione alla Maddalena, dove Berlinguer era molto radicato e la sezione del PCI molto attiva.
25 giugno
Elezioni per il Consiglio regionale: recupero dei partiti di governo rispetto alle elezioni europee.
2 agosto
Il comunista Emanuele Sanna è eletto presidente del Consiglio regionale con i voti di PCI e PSd’Az.
18 agosto
Militare americano arrestato a Palau, tenta di violentare la moglie di un commilitone, la ferisce gravemente e da fuoco all’abitazione. Il militare protagonista dell’aggressione viene estradato negli Stati Uniti per decisione del Tribunale di Tempio il 24 agosto.
24 agosto
Il sardista Mario Melis è eletto presidente della giunta con i voti di PCI, PSd’Az, PSI, PSDI, PRI.
7 novembre
Il Consiglio Comunale di La Maddalena chiede unanimemente al Governo l’allontanamento della base USA dall’Arcipelago.
9 novembre
La Giunta regionale decide di seguire con la “massima attenzione e la massima urgenza gli sviluppi della situazione venutasi a creare a La Maddalena dopo l’annuncio dell’ampliamento della base USA, rifiutata decisamente da tutte le forze politiche dell’Isola“.
12 novembre
Si diffonde la voce di un fallito attentato al tritolo alla base americana di La Maddalena. Le autorità militari italiane ed americane smentiscono e dichiarano che si tratterebbe di un “segno di psicosi creatasi nell’isola dopo gli ultimi sviluppi della polemica che si è innescata sulla base americana di S. Stefano”.
22 novembre
Intervista al direttore della Nuova Sardegna del ministro alla Difesa Spadolini. Secondo Spadolini La Maddalena non diventerà una seconda Comiso e “non esistono missili nucleari Cruise, tipo Comiso, alla Maddalena nè nelle acque territoriali italiane“. La base americana sarebbe “Uno speciale punto di attracco oggetto di vari accordi, nel 1954, nel 1972 e poi nel 1978 tra il governo italiano e il governo degli Stati Uniti. Si tratta di un punto di supporto logistico e mai si è pensato di trasformarlo in base operativa“. I lavori a terra non riguardano il punto concesso agli americani, ma “la realizzazione di un deposito munizioni convenzionale finanziato con fondi NATO“. “Nessun deposito è previsto per le armi e le convenzioni esistenti a bordo dei sommergibili“. Esiste un sistema militare di allarme che non è mai scattato. Il sistema civile non è ancora completo giacché “sono sorte difficoltà circa la distanza di un rilevatore fisso dal pontile: una vicinanza eccessiva crea insuperabili problemi di sicurezza militare“.
24 novembre
Rissa nella nottata a Palau tra militari americani e giovani locali. Nella discoteca “Piccolo Slam” sono volati pugni e calci. La scazzottata è proseguita all’esterno con una coltellata ad un militare americano.
9 dicembre
Maddalena – Castelsardo 0-1
Maddalena: Domenico Nicolai, Tonino Monni, Tore Varsi, Rosario Caucci, Nicola Acciaro, Mario Diana, Franco Falchi (32′ Sandro Acciaro), Claudio Acciaro, Gianni Abeltino, Pietro Ricciu, Gianni Lilliu (87′ Luciano Useli). All. Domenico Serra.
Castelsardo: Salvatore Palmas, Mario Pes, Beniamino Usai, Mauro Pinna, Gavino Pinna (46′ Pier Giuseppe Angioni), Michele Santona, Marcello Pippia (46′ Sebastiano Canu), Carlo Nulvesu, Salvatore Dettori, Giuseppe Palmas, Giuseppino Santoni. All. Paolo Morosi.
Rete: 74′ Giuseppino Santoni.