CronologiaDuemila

Correva l’anno 2009

11 febbraio

Antiche case corse, al via lo studio. Nell’Arcipelago ne sono rimaste pochissime tracce, e per tale ragione saranno oggetto di uno studio approfondito da parte dell’Università. Erano i tipici insediamenti di pastori, agricoltori e marinai sparsi sulle isole dell’arcipelago, costruiti molto prima che l’isola divenisse parte del Regno di Sardegna. Una ne è ancora visibile, ad esempio, sul sentiero dalla Chiesa della Trinita a Bassa Trinita: prendendo il secondo dei due sentieri a sinistra si arriva prima ad una abitazione privata e poi, imboccato un sentiero sulla sinistra, quasi invisibile per la vegetazione, si giunge ad una delle poche case corse rimaste. E’ una “antica casa corsa”, un esempio tipico degli insediamenti di pastori-agricoltori-marinai sparsi sulle isole dell’arcipelago, costruiti molto prima che l’isola divenisse parte del Regno di Sardegna. L’Università di Sassari svolgerà, per conto dell’Ente Parco, un’ indagine storico-critica del fenomeno, sulla base della bibliografia e della documentazione reperibili, volta ad una corretta definizione scientifica, nonché storico-architettonica, della denominazione “antiche case corse”; i ricercatori procederanno poi all’ identificazione dei caratteri tipologici e costruttivi degli edifici così definibili, al censimento delle “antiche case corse” nelle isole di La Maddalena e Caprera e alla redazione di schede descrittive degli edifici censiti. Gli studiosi di storia e tradizioni locali saranno chiamati a collaborare per la realizzazione dello studio.

13 febbraio

Il Ministro della Difesa Ignazio La Russa si è recato in visita a Sassari, presso la sede del 152° reggimento ”Sassari”, dove è stato ricevuto dal Comandante della Brigata Meccanizzata ”Sassari”, Gen. B. Alessandro Veltri. Successivamente, nel pomeriggio, il Ministro, insieme al Capo di Stato Maggiore della Marina, Amm. Sq. Paolo La Rosa, si è trasferito a La Maddalena, presso la Scuola Sottufficiali della Marina Militare, dove è stato accolto dal Comandante del Comando Militare Marittimo Autonomo in Sardegna, Amm. Div. il maddalenino Ermenegildo Ugazzi.

19 febbraio

Bocche di Bonifacio al sicuro con un nuovo piano contro l’inquinamento; Presentato il progetto congiunto tra Cnr e Capitaneria per monitorare le macchie oleose.

2 aprile

Bertolaso e il G8 È tutto sotto controllo; “L’ organizzazione procede nel migliore dei modi”. Il capo della Protezione civile Guido Bertolaso assicura che il crono-programma verso il vertice del G8, dall’ 8 al 10 luglio, a La Maddalena, è stato rispettato. In risposta all’ articolo pubblicato ieri da “la Repubblica”, il commissario straordinario del G8 ha pubblicato una lettera nel sito della Protezione civile. “Le delegazioni straniere – scrive Bertolaso – hanno potuto verificare il lavoro di bonifica ambientale, la logistica, gli sviluppi positivi che il progetto ha pensato per il turismo della Sardegna”. Sulla possibile mancanza di navi crociera per far soggiornare ospiti e giornalisti, si sottolinea che “quella destinata ai Grandi è stata da tempo messa gratuitamente a disposizione dalla compagnia Msc crociere, mentre quelle destinate ad ospitare i giornalisti sono state messe a gara nei giorni scorsi”. Sul rispetto delle norme ambientali e comunitarie ha però dei dubbi la Commissione Europea, che un paio di settimane fa, il 19 marzo ha aperto una procedura a carico dell’ Italia per violazione delle normative ambientali. E incognite ci sono anche sulle navi. Rifiutate le offerte del primo bando, la Protezione civile guarda ora al 7 aprile, data in cui scadrà il secondo bando di aggiudicazione; ma il capo ufficio stampa del Dipartimento, Luca Spoletini, ha ammesso ieri la “possibilità di un affidamento diretto”. Si cerca di ottimizzare i tempi anche per lo sbarco dei Grandi dalla nave offerta dalla compagnia Msc Crociere. Le operazioni – confermano i tecnici – possono richiedere “da un minimo teorico di 10 minuti a un massimo di due ore”. E dal momento che l’ ufficio stampa della Protezione Civile ha ammesso sempre ieri che “ancora non è stato deciso se la nave ormeggerà alla Maddalena, se tra la Maddalena e l’ isola di Santo Stefano, oppure se nella stessa Santo Stefano”, è presumibile che possano risultare ancora più complesse.

8 aprile

Missione compiuta per i tre maddalenini al raggiungimento della vetta del Kilimanjaro. Davide Gaspa, di 42 anni, imprenditore, Mario Loi, di 43, artigiano, e Giacomo Farina, di 40, avvocato, hanno lasciato la cittadina di Moshi il primo aprile e sono arrivati in cima alla vetta, in compagnia di una guida, percorrendo l’ultimo tratto in sei ore (da Barafu a 4.681 metri a Uhuru Peak 5.895 metri). I tre maddalenini hanno incontrato qualche difficoltà per una bufera di neve. Verso le 20,30 di ieri sera sono arrivati al punto di partenza, stremati ma felici per l’impresa. Nel 2005 Loi, Gaspa e Farina riuscirono a scalare l’Aconcagua con successo. I tre avevano lasciato La Maddalena lo scorso 29 marzo per raggiungere Milano, dove li attendeva un volo per Nairobi (Kenia), da lì hanno raggiunto la città di Moshi (Tanzania) a bordo di un fuoristrada (ai piedi del Kilimangiaro 5.895 metri). La risalita verso la vetta del Kilimangiaro, al confine con il Kenya. Il suo nome significa “Montagna di luce”, è un complesso di vette di natura vulcanica, la più alta di tutto il continente africano e raggiunge i 5.895 metri (uno dei vulcani più alti del mondo). La scalata è iniziata il primo aprile. I tre isolani hanno scelto la via più difficile e pericolosa per raggiungere la cima, “abbandonata” dal 1978 dopo che Reinhold Messner vi aveva raggiunto la vetta. I tre alpinisti hanno effettuato cinque soste: dai 600 metri di Moschi al Camp di Umbwe Gate a 1.661 metri, nuova sosta a 2.850 metri, terza a Barranco a 3.985 metri, quarta a Baranga a 4.040 metri, quinta a Barafu a 4.681 metri. Nell’ultimo tratto sono stati sorpresi da una bufera di neve (da Barafu, Western Breach) alla cima Uhuru Peak (5.895 metri), vi sono stati molti pericoli, continue frane e nell’ultima parte hanno superato una pericolosa stalatite di ghiaccio). Ieri sera, 7 aprile, i tre alpinisti e la guida hanno fatto rientro a Moshi (Tanzania), e con un sms hanno informato le loro famiglie e alcuni organi di stampa. Dopo qualche giorno di riposo faranno ritorno in Sardegna.

16 aprile

C’erano il vicario urbano e parroco di Santa Maria Maddalena don Domenico Degortes e l’assessore la Turismo ed alla Cultura del Comune di La Maddalena Gian Vincenzo Belli a rappresentare l’Arcipelago alla Festa Patronale di Ajaccio, la Madonnuccia. Mentre la Diocesi di Tempio era presente col suo vescovo, mons. Sebastiano Sanguinetti, accompagnato da don Gianni Sini, direttore del periodico Gallura e Anglona. Ma c’era anche il parroco di Porto Cervo don Raimondo Satta con la Confraternita di Liscia di Vacca da lui costituita. Il 18 di marzo è festa grande nel capoluogo corso, con grande partecipazione popolare e devozionale. La tradizione risale al 1645 quando un certo Orto, marittimo, comprò a Savona una statua della Madonna della Misericordia. In quell’anno scoppiò la peste e il Consiglio degli Anziani ajaccino, temendone le conseguenze, decise di porre la propria città sotto la protezione della Vergine Miracolosa di Savona. La città superò la prova e quella statua fu oggetto di particolare venerazione tanto che nel 1661 proclamarono la Vergine della Misericordia protettrice e patrona della città, stabilendo che il 18 marzo di ogni anno ne avrebbero celebrato la festa solenne. Da allora è sempre stato così, con grande partecipazione di popolo, anche in questi tempi di generalizzata tiepidezza verso il ‘fattore religioso’. La festa anche quest’anno è cominciata un giorno prima, la sera del 17 marzo, con le preghiere tradizionali davanti alla statua posta sulla Place des Palmiers. Il giorno dopo, il Sindaco ed il Consiglio Comunale partendo dal palazzo della Municipalità si sono recati in corteo nella cattedrale per assistere alla Messa. A concelebrarla sono stati il vescovo di Ajaccio mons. Jean-Luc Brunin, il vescovo di Tempio mon. Sebastiano Sanguinetti e mons. Agostino Marchetto (segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti) che ha presieduto. Nel pomeriggio si è svolta la processione nelle strade della città, aperta dalle antiche confraternite, con molto seguito di folla.

22 aprile

Giunse nella rada tra La Maddalena e Palau la nave da crociera Arcadia, grosso natante delle Bermude, con oltre un migliaio di croceristi inglesi, gran parte dei quali visitarono Palau e La Maddalena e fecero shopping. A La Maddalena tra l’altro visitarono il Museo Diocesano ed il Museo Garibaldino.

23 aprile

Il Governo italiano ha deciso di trasferire il summit G8 dall’Isola Maddalena a l’Aquila. Il Consiglio dei Ministri dell’Italia ha deciso di trasferire il prossimo summit G8 dall’Isola Maddalena nella città di Aquila colpita il 6 Aprile da un violento terremoto che ha provocato la morte di 294 e il ferimento di mille e mezzo persone. 50 mila abitanti locali sono rimasti senza tetto. Come ha comunicato il Primo ministro dell’Italia Silvio Berlusconi, il trasferimento dell’incontro a l’Aquila consentirà di risparmiare mezzi finanziari e di indirizzarli all’assistenza ai terremotati. Al vertice G8 in programma nel mese di luglio s’intende discutere le misure di lotta contro le conseguenze della crisi finanziaria mondiale.

24 aprile

Ma la Sardegna si ribella al dietrofront Hotel a metà, sprechi da Corte dei conti; Rivolta in Sardegna. La decisione di trasferire il G8 provoca dure reazioni. Il timore è che le grandi opere progettate alla Maddalena, senza i finanziamenti residui, non vengano completate. Sarebbe una mazzata forse letale per la riconversione di molte strutture a un uso civile dopo decenni d’ impiego per scopi militari nel quadro di strategie in passato legate alla base Usa dei sommergibili nucleari e ai presidi della Marina italiana. Nell’isola si moltiplicano le prese di posizione negative. Dei complessivi 400 milioni destinati all’arcipelago dal 2008 sino a oggi dai governi Prodi e Berlusconi (insieme con la Regione Sardegna e con tanti industriali privati, a cominciare dalle imprese di Emma Marcegaglia) è stata spesa una parte consistente. Ma per portare a termine i lavori occorre poter contare sull’intero pacchetto d’ investimenti. Prospettiva ora a rischio. Il sindaco della Maddalena, Angelo Comiti, del Pd: “Ora qualcuno dovrà vedersela con la Corte Conti”. Il presidente della giunta regionale, Ugo Cappellacci, del Pdl, subentrato a Renato Soru che molto si era battuto per il G8 alla Maddalena, prima si mostra stupito e poi tende la mano alle popolazioni abruzzesi: “Noi sardi siamo solidali, e in ogni caso Berlusconi mi ha garantito che da noi si terrà il summit sull’ ambiente voluto da Obama”. In serata altra dichiarazione, di tenore ben diverso: “Abbiamo preso atto con grande preoccupazione e forte stupore delle decisioni adottate dal governo. Un fatto improvviso, inopinato”. Il governatore vedrà il premier a Roma. Pesantissimi gli industriali del Nord Sardegna,e chiedono che le opere non saranno lasciate a metà. “Nonostante La Maddalena sia un paradiso naturale che non ha bisogno di attrarre turisti la sua scarsa ricettività residenziale, se non corretta, minaccia di rivelarsi un handicap”. Critiche dall’ ex ministro della Difesa, il sardo Arturo Parisi. Due le aree dell’ arcipelago dove, nonostante le notizie rimbalzate da Roma, si continua a lavorare. La prima zona fa capo all’ ex Arsenale militare. Qui si sta costruendo un albergo a 5 stelle da oltre 100 camere e le due suite che avrebbero dovuto ospitare il presidente Usa. Poi, su una superficie di 16mila metri quadri, un palazzo dei convegni, un mediacenter per le conferenze stampa (da riconvertire per servizi turistici), un porto con una trentina di posti. Nell’area dell’ ex ospedale militare, sempre alla Maddalena, si realizzano invece un hotel da 110 stanze, le 8 suite presidenziali destinate ai capi di Stato. Mentre nel lungomare antistante si opera per un riassetto complessivo e una modernizzazione degli impianti. Nelle scorse settimane erano saltati i finanziamenti all’ inizio riservati al G8 per il raddoppio delle corsie sulla strada Olbia-Sassari e l’ ampliamento dell’ aeroporto Costa Smeralda, dirottati altrove dal governo. Casi già al centro di contestazioni, dato che non sono state mantenute le promesse fatte in prima persona dallo stesso premier durante la recente campagna per le elezioni regionali.

25 aprile

Cappellacci: Il premier me l’ha promesso le opere saranno completate; Le opere avviate a La Maddalena e in tutta la Sardegna per ospitare il G8 di luglio “saranno tutte completate”. Parola di Silvio Berlusconi che ieri ha incontrato a palazzo Grazioli il governatore sardo Ugo Cappellacci (Pdl). “Il governo – ha riferito Cappellacci al termine dell’incontro – in particolare, realizzerà la “Sassari-Olbia” nei tempi previsti”. Inoltre, ha garantito Berlusconi al presidente della Sardegna, “il sito è comunque oggetto di forti investimenti e c’ è l’ assicurazione che diventerà sede operativa permanente per tutti gli eventi internazionali”. Quindi “non saranno lasciati cantieri aperti o incompiuti” dopo la decisione di trasferire la riunione del G8 a L’ Aquila. “Berlusconi – ha riferito Cappellacci – si è impegnato per il completamento di tutte le opere in corso in Sardegna mantenendo i tre turni di lavoro e ha dato incarico al sottosegretario Letta di avviare la realizzazione della strada a quattro corsie sulla direttrice Sassari-Olbia”.

3 maggio

Grossa manifestazione nell’isola. Il motivo è la decisione del governo di trasferire il G8 in Abruzzo, dopo che gran parte dei lavori previsti per l’incontro di luglio erano sul punto di essere conclusi. La cosa non è piaciuta ai cittadini dell’isola, che hanno sopportato caos e disagi e speravano di averne un ritorno economico dalla presenza dei “Grandi” della Terra; invece si ritrovano con un pugno di mosche. Alla manifestazione, alla quale ha partecipato praticamente tutta l’isola, non si sono presentati né il neo governatore dell’isola, Ugo Cappellacci, nè il Presidente del Consiglio Regionale, Claudia Lombardo, entrambi del PdL. A dimostrazione di come nelle regioni guidate dal PdL – per parafrasare un noto proverbio – non si muove foglia che Silvio non voglia. Il sindaco dell’isola A. Comiti ha annunciato una marcia di protesta attraverso i cantieri, ormai abbandonati, dei lavori per il G8.

17 maggio

L’Ilva batte la Torres 4-3. Partita che sarà ricordata anche per l’esordio in maglia biancoceleste di Nicolas Izzillo, talento calcistico isolano. Un esordio a 15 anni, senza far trasparire – almeno in campo – un’emozione sicuramente presente. Pochi anni dopo, un provino per la Spal diede esito positivo e il maddalenino partì. È uno dei tanti sardi che si sono trasferiti nel “continente”. Si possono fare tanti nomi di sardi “emigrati per il pallone”, anche illustri: si pensi ad un compaesano di Izzillo come Salvatore Fresi, una vita in Serie A con Inter e Juventus, ma anche a Salvatore Sirigu, Andrea Pintori, Antonello Cuccureddu (solo un campionato alla Torres in carriera) e Francesco Bombagi (due stagioni alla Villacidrese). Poche esperienze nell’isola e (tanta) fortuna altrove. Le qualità di Nicolas non sono passate inosservate a chi lo visionò per la Sapl, e così la sua avventura iniziò proprio nella città estense, dove ha vissuto 3 anni: «mi hanno cresciuto loro calcisticamente» dice il centrocampista ripercorrendo l’album dei ricordi. Poi lo Spezia. Non sappiamo se qualche squadra sarda, prima degli spezzini, lo avesse adocchiato, ma lui tende ad escluderlo: «Facendo il settore giovanile lontano da casa la squadra che si è mostrata più interessata era lo Spezia». Perciò, lasciato l’entroterra, si dirige in Liguria, verso la prima delle città di mare che incontrerà nel suo cammino. A Spezia l’allora tecnico Michele Serena l’ha fatto esordire in Serie B, a 18 anni. Uno dei momenti più emozionanti della sua carriera. Dalla Liguria, il giovane maddalenino è tornato in Emilia Romagna, ma sulla costa, disputando il campionato di C2 con il Bellaria Igea Marina: 27 presenze e 3 reti. L’anno successivo ad accoglierlo è un’altra isola, quella siciliana. Nel Messina in Serie C disputerà 32 partite, segnando una rete. Nel 2015 vive la sua avventura a Ischia prima di approdare a Castellammare di Stabia. Tutte squadre dalla tifoseria caliente. «È sempre bello quando si gioca in piazze così calde – conferma – i tifosi ti danno quello stimolo in più per dare sempre il massimo in campo».

8 giugno

Elezioni; Stravince il Partito democratico sull’isola de La Maddalena. Il 35,70% per il Pd, contro il 28,58% per il Pdl. I cittadini hanno così pesantemente bocciato la scelta del Governo Berlusconi di spostare il vertice del G8 a l’Aquila.

15 agosto

Il 15 agosto di ogni anno, Ajaccio Città Imperiale, commemora insieme la Festa Religiosa dell’Assunzione della Vergine Maria e la Nascita di Napoleone. La Giornata è cominciata con la grande Messa celebrata dal Vescovo di Ajaccio per la Corsica, Monsignor Iean Luc Brunin, il quale durante l’omelia ha rivolto alcune frasi verso la figura dell’Imperatore dei Francesi ma soprattutto ha messo l’accento sui valori fondanti del messaggio cristiano nei confronti di una società sempre più insensibile,poi non ha mancato di salutare i rappresentanti di La Maddalena, città gemellata con Ajaccio, ed ancora le autorità Ajaccine presenti , inoltre un saluto particolare è stato rivolto al Parroco di La Maddalena Don Domenico Degortes , che non ha potuto essere presente ma che ha sempre partecipato alla Festa Patronale del capoluogo regionale corso, ovvero la Festa della Misericordia ogni 18 marzo. La Rappresentanza maddalenina , formata dall’Architetto Enzo Satta , Assessore all’Urbanistica e la moglie Mariangela nonchè da Antonello Tedde, Presidente del Consiglio Comunale, è stata accolta ed accompagnata durante tutto il soggiorno, dall’Amministrazione Comunale di Ajaccio nelle persone degli assessori François Casasoprana ( Turismo e Sviluppo Economico), Paul Digiacomi (Politiche educative e Preside del Liceo Fesch), François PIERI (Politiche Urbane), Anne-Marie LUCIANI (Cultura), François GABRIELLI (commercio et artigianato) e dai consiglieri municipali, Marie-France FIESCHI DI GRAZIA, Gérard MARY, Pierre BARTOLI, inoltre da Dominique ORSONI, ” père ” del Gemellaggio ed infine naturalmente dal Sindaco e Deputato al Parlamento Simon RENUCCI, rappresentativa isolana che è sempre la benvenuta e comporta un valore aggiunto alla Festa, che si è poi conclusa con i Fuochi Artificiali ed il concerto dei ” Rabeats “, che hanno suonato il repertorio dei Beatles , il mitico gruppo britannico. IL 14 agosto, vigilia della Festa, i rappresentanti di La Maddalena, si sono recati alla Casa di Napoleone, per vedere l’esposizione del Vascello francese ” Le Vengeur “, che nel febbraio del 1793 sarebbe dovuto partire per la spedizione contro l’allora giovane comunità maddalenina, se non si fosse incendiato nel porto ajaccino prima della prevista partenza. L’Archeologo subacqueo Hervè Alfonsi, che ha curato il recupero degli oggetti della nave ha guidato l’esposizione della Mostra, per la quale purtroppo non è stato possibile disporre dell’unico cannone recuperato, che attualmente si trova , dal 4 agosto, presso la Base Militare Aeronavale di Aspretto, Comune di Ajaccio, per i lavori di restauro , la giornata della vigilia si è conclusa quindi con lo spettacolo dei Balli dell’Epoca Imperiale durati sino alla mezzanotte.

31 agosto

Si è conclusa la stagione Eventi 2009 proposta dall’Assessorato al Turismo, Cultura, Commercio e Spettacolo. Verrà ricordata perchè ha decretato il lancio reale della magnifica struttura della Fortezza de I Colmi, dove al seguito di performance ed esibizioni di big della cultura e della musica nazionale ed internazionale, si è riusciti ad attrarre migliaia di spettatori. Partendo infatti da Marco Travaglio ed Ennio Marchetto, passando per i due festival storici come “La Valigia dell’attore” e il “Taphros Jazz Festival” che anche grazie alla presenza di grandi nomi come V. Mastandrea, P. Rossi, M. Ghini, E. Fantastichini per il cinema e artisti del calibro di Enrico Rava per jazz hanno visto una media di 800 spettatori a serata per circa due settimane. La Maddalena 2009 ha rappresentato una sorta di continuità con quanto fatto intravedere lo scorso anno, dove si decise lo strappo netto dal silenzio e dall’immobilismo precedente una continuità, che ha pensato di fondere con nuove sperimentazioni. Infatti pur mantenendo la continuità dei 60 giorni di attività per tutto il periodo luglio-agosto, si è tentata una diversa distribuzione delle serate, creando una sorta di ruolo o di identità a parti della città. L’esempio di realizzare un palco elegante all’ingresso del Mercato Civico e ricreare in piazza Garibaldi la scenografia di un piccolo teatro, che ha permesso di deputare il salotto cittadino, come luogo ideale per jazz, soul, funky e piccole performance teatrali. Se Piazza Garibaldi ha fatto da piccolo teatro naturale, Piazza Umberto I si è confermata il contenitore dei grandi spettacoli capaci di attrarre e contenere migliaia di persone. Se infatti ricordiamo, solo per citarne alcuni, le serate di Amici in Tour 2009, I Dirotta su Cuba, I Los Locos, La notte bianca, Valerio Scanu e Luca Jurman o gli speciali dedicati al decennale di Fabrizio De Andre’ appare fin troppo evidente che Piazza Comando ed il suo programma abbiano funzionato, lo dimostra anche il picco di passeggeri che giornalmente affollavano i traghetti in arrivo da Palau dalle 19:00 in poi.

3 novembre

Si è conclusa l’attività di censimento delle “antiche case corse” nel territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, realizzato, su progetto dell’Ufficio Ambiente, dal Dipartimento di Architettura e Pianificazione dell’Università di Sassari.
Il lavoro, svolto sotto la responsabilità scientifica del Prof. Arch. Alessandro Ponti con la collaborazione dell’Ing. Maddalena Mameli, ha visto la compartecipazione del Sig. Vincenzo Mureddu, un concittadino che ha messo a disposizione conoscenze ed esperienze accumulate sul campo durante le esplorazioni e i sopralluoghi compiuti con il compianto naturalista Giovanni Cesaraccio. Lo studio ha apportato nuove conoscenze sull’argomento, spaziando dall’indagine storica e dall’identificazione dei caratteri tipologici e costruttivi degli antichi ruderi, al censimento sulle isole di Caprera e di La Maddalena, completo di schede descrittive, elaborazioni cartografiche e documentazione fotografica di alcune delle primitive costruzioni, fino all’ipotesi di ampliamento della ricerca e di restauro ed utilizzo. Quest’ultima appare urgente, non solo per il riuso in funzione turistica di strutture che versano oggettivamente in condizioni di abbandono ma anche e soprattutto per la testimonianza storica e antropologica che queste tradizionali abitazioni offrono alla comunità.

2 dicembre

Interessanti aspetti dei primordi della comunità maddalenina, collocati storicamente nella seconda metà del Settecento, furono messi in evidenza da Alberto Sega, del Corisma (Comitato Ricerche Storiche Maddalenine), cultore di studi storici, ufficiale della Marina Militare in pensione. E lo fece nel convegno organizzato dalla Scuola Sottufficiali, il 2 dicembre nell’ambito delle celebrazioni del 60° anniversario della sua istituzione, convegno sul tema: ‘L’arcipelago di La Maddalena e la Marina Militare’. Nell’ottobre del 1767 allorquando i militari del Re di Sardegna misero piede nell’Arcipelago “le persone presenti erano in numero di 185, divise in 36 famiglie. Delle quali 21 abitavano nell’isola di Maddalena e 15 in quella di Caprera. Le relazioni dell’epoca riferiscono che gli abitanti erano pastori corsi che abitavano in case di pietra con tetti formato da frasche variamente intrecciate”. L’osservazione che mosse nel convegno, Alberto Sega, fu che quegli uomini, nell’Arcipelago presenti anche con le loro mogli e figli, fossero sì pastori ma anche marinai. Alcuni probabilmente solo marinai. Queste persone, ricordò Sega, “provenivano sistematicamente dalla Corsica, da dove portavano le loro greggi e armenti, ma non direttamente su barche ma addirittura in acqua, tenendoli aggiogati alle barche stesse. Con una difficile manovrabilità quindi, delle imbarcazioni, che doveva richiedere una perizia marinaresca non del tutto comune, non certamente minima. Non erano quindi solamente pastori. Erano anche marinai. Attraversavano frequentemente questo tratto di mare che, normalmente, anche d’estate, presenta delle condizioni metereologiche piuttosto severe”. L’analisi di Sega si spinse oltre, rilevando che alcuni di costoro possedevano barche loro, “con le quali facevano commercio, e non arrivavano solamente fino al fiume Liscia oppure a Terranova, l’attuale Olbia, ma anche a Malta, a Civitavecchia, a Livorno. Come altra attività avevano quella del traffico del contrabbando di varie merci, soprattutto verso la Corsica: formaggio, pellami, carni, grano. Ed erano anche piuttosto coraggiosi”, precisò il relatore. A dimostrazione di ciò riportò una relazione del comandante Felice De Costantin il quale, nel 1793, appena 26 anni dopo l’occupazione, definì gli isolani “naturalmente coraggiosi” e addirittura “la parte più preziosa dell’equipaggio”. L’ammiraglio Des Geneys, fondatore della Marina Sarda confermò questo giudizio, definendoli, il “nerbo degli equipaggi della Marina del Re” e ancora “i più agguerriti della Marina da Guerra”. Ed erano passati pochi decenni dall’occupazione militare. Ciò significa che coloro che facilmente si ‘arresero all’ufficiale savoiardo al motto ‘Viva chi vince’, erano sì pastori ma anche naviganti, e comunque il mare e l’ardimento scorrevano nelle loro vene. E soprattutto lo erano già, o lo sarebbero stati molto presto, i loro giovanissimi figli, alcuni dei quali destinati di lì a poco a diventare eroi. Domenico Millelire, giusto per citarne uno … a caso, che all’epoca dell’occupazione aveva 6 anni. E un altro, sempre a caso, Tommaso Zonza, che di anni ne aveva 11.

31 dicembre

Cercherò di raccontare con la musica la mia lunga e bella storia ». Così, Pino Daniele ha aperto il suo spettacolo, salendo sul palco di Piazza Umberto de La Maddalena, scatenando i primi applausi della serata che ha accompagnato l’isola verso il 2010, in un susseguirsi di emozioni e ricordi, partecipazione e divertimento, applausi e bis. “Tu dimmi quando”. Un concerto di ieri e oggi. E Napoli invade l’isola che c’è. Canzoni conosciute, amate, che raccontano più di trent’anni di una carriere vincente: “Na tazzulella è caffè”, “Napule è”, “Maronna Mia”, ed ancora pezzi del repertorio, come “Io vivo come te”, “Un uomo in blues” per arrivare, senza fatica, fino ad oggi. Applausi, ancora applausi, con migliaia di persone che hanno cantato e ricordato, oltre lo scoccare di mezzanotte. Soddisfatto l’assessore comunale Gianvincenzo Belli, padre putativo di un capodanno speciale, che ha ringraziato il valido sostegno dell’Assessorato Regionale al Turismo. «Un capodanno indimenticabile, per guardare – come ha detto il sindaco Angelo Comiti – a un 2010 ricco di eventi, come la “Louis Vuitton Cup” nel splendido mare di un’isola affascinante. Un anno nuovo che ci farà dimenticare le delusioni dell’anno che se ne va». Il primo cittadino ha anche consegnata all’artista una targa in porcellana con lo stemma della città. «Sono felice e ringrazio di cuore questa stupenda isola che mi ha regalato un fantastico capodanno », ha detto un commosso Pino Daniele. «Abbiamo centrato una volta di più l’obbiettivo», ha concluso l’organizzatore Carmelo Mereu, di “Great Events Sardinia”. Addio al 2009: Ed il fascino dei fuochi d’artificio dai mille colori hanno siglato l’arrivo del 2010.