Correva l’anno 2013
8 gennaio
Alle 10.40 di questa mattina nella sala parto del Paolo Merlo è venuta alla luce, in seguito a taglio cesareo, Elisa, 3,150 kg, figlia di Monica Bebbu, impiegata quarantenne e di Fausto Morello, pescatore, entrambi di La Maddalena. Elisa è la secondogenita della famiglia Morello, a casa ad attenderla troverà la sua sorellina Noemi di 4 anni. Nel corso del 2012 le nascite all’ospedale Paolo Merlo hanno registrato un incremento del 15%, passando dai 96 bambini nati nel 2011 ai 111 del 2012. Contestualmente si è registrata una riduzione di 9 punti percentuali dei cesarei effettuati nella struttura ospedaliera maddalenina, dove i cesarei nel 2012 sono stati 47, contro i 49 del 2011. L’età media delle mamme che si rivolgono al Paolo Merlo per partorire è di circa 30 anni.
16 maggio
Dopo 40 anni di attività sportiva all’interno della società prima Ilvarsenal, poi Ilvamarisardegna ed infine Ilvamaddalena , il dirigente Nicola Antonio Conti è stato insignito del diploma della “Benemerenza, dopo 40 anni di lavoro”. Il gradito e ambito premio assegnato dalla federazione gioco calcio e dalla lega dilettanti è stato consegnato dall’allora presidente Bruno Useli, che ha ringraziato Nicco per il lavoro svolto all’interno della società, dando il massimo del suo contributo.
23 maggio
Trovati alla Maddalena i relliti di 2 cacciatorpediniere affondati nel 1943. Giacevano sul fondo dell’arcipelago della Maddalena da 70 anni ma alcuni ricercatori hanno ritrovato e filmato i cacciatorpedinere italiani Vivaldi e Da Noli affondati dal tedeschi. Il regio cacciatorpediniere Da Noli, insieme con il Vivaldi, il mattino del 9 settembre 1943 era in navigazione da La Spezia a Civitavecchia per imbarcare in quest’ultimo porto i componenti della casa reale, del governo ed i Capi Militari e trasportarli a La Maddalena. A seguito di valutazioni sulla sicurezza cadde l’ipotesi di imbarcare le predette Autorità a Civitavecchia e fu deciso di imbarcare il Re ed il suo seguito su nave Baionetta dal porto di Ortona per il successivo trasporto a Brindisi. La missione del Da Noli e del Vivaldi fu di conseguenza modificata e le due unità ricevettero l’ordine di portarsi nelle acque fra la Corsica e la Sardegna per attaccare il traffico tedesco in tale zona e poi raggiungere le forze navali al Comando dell’Ammiraglio Bergamini. Fra le 1600 e le 1715, raggiunte le Bocche di Bonifacio, si sviluppò una vivace azione fra i due Cacciatorpediniere e diverse motovedette e motozattere germaniche, alcune delle quali furono affondate e danneggiate ed altre costrette a riparare in costa. Poiché la costa non era lontana, intervennero anche le artiglierie da terra armate dai tedeschi. Il Da Noli fu colpito da due proiettili con danni non gravi ma nel tentativo di uscire dalla zona battuta dal tiro nemico urtò contro una mina. La nave affondò alle ore 1720 rapidamente a circa 5 miglia a ponente del faro di Pertusato (Bocche di Bonifacio), dividendosi in due tronconi.
9 luglio
Un sub, Mario Sala, di 61 anni, di origini siciliane ma residente a Verona, in via San Vitale (Veronetta), è morto questa mattina nelle acque de La Maddalena. Il turista ieri mattina stava effettuando una immersione, con personale del diving, vicino all’isolotto di Spargi. Verso le 8,30 i compagni di immersione si sono accorti che Sala accusava un malore ed è stata disposta la risalita in superficie. E’ scattata la richiesta di soccorso alla Capitaneria di Porto e al 118 ma ogni tentativo di rianimarlo è stato inutile. L’uomo si trovava in vacanza a La Maddalena con la moglie.
Fors’anche per la presenza tra il pubblico di molti turisti, in particolare meneghini, A Carrugghjata 2013, in piazza Toselli, è iniziata in perfetto orario, “per un rispetto al pubblico che ci stava aspettando, anche da parecchio” ha affermato l’organizzatore e presentatore Francesco Ramon Del Monaco. A Carrugghjata, come quelle degli anni scorsi, è stata una serata a tema, quella di quest’anno era dedicata “al paese, alla comunità, alla gente”. Abilmente dosata ed equilibrata tra italiano e maddalenino, amarcord e attualità, canti, prosa e poesia, anche questa Carrugghjata ha raggiunto l’obiettivo del suo ideatore e presentatore, “quello del contatto con il pubblico, che è la parte essenziale di questa iniziativa; non la perfezione tecnica, non la perfezione dei suoni, quel che per noi conta veramente é la gente, il paese”. Con i Mankikkani, ormai collaudato gruppo musicale isolano, la serata è stata agilmente e saggiamente scandita da poesie, brani, musiche o canzoni, lette, recitate, interpretate, suonate e cantate da Paola Vigili, Franca Sanna, Filippo Addis, Estella Addis, Marcello Sorba, Sebastiano Demuro, don Domenico Degortes, Sandro Maniga, Graziano Useli, Roberto Nastrucci, Giancarlo Maniga. Nel corso della manifestazione il presidente del Circolo Maddalenino Bruno Battaglia ha consegnato – alla memoria – la Patella d’Argento a Lorenzo De Rosa. “Il personaggio, che è stato di un certo livello, ha svolto la sua carriera soprattutto fuori dall’Italia, soprattutto in Corsica e a Marsiglia” ha affermato Del Monaco. “Larè, così veniva chiamato sia Maddalena che in Corsica” ha ricordato Battaglia, “era uno della ‘leggera’, con genio artistico però. Era un ragazzo degli anni Venti, e anche dopo il 1947 quando ancora la fame si tagliava a fette, viveva rimboschimento Caprera e – non vorrei dirlo – portando la spesa alla … madama Carbonetti, con le prime moto api in circolazione; insomma” ha proseguito il presidente del Circolo Maddalenino, “viveva di stenti! Aveva una bella voce e strimpellava la chitarra. Decise di emigrare e se ne andò in Corsica. Per i sardi la Corsica non era una terra promessa, come minimo ti chiamavano Sardò, quando non eri Sardacciu. Come tutti gli immigrati per prima cosa imparò bene il dialetto, meglio dei corsi. Cantò e strimpellò tanto e tanto bene che diventò il Re del Son de Ghitarre, locale tipico di Ajaccio dove si cantano soprattutto canzoni corse. Per noi maddalenini che andavamo ad Ajaccio, era un mito! Ci riempiva d’orgoglio! Larè faceva piangere, non solo i corsi emigrati ma anche i francesi, quando andava cantare a Marsiglia. Faceva piangere gli immigrati, senza mai dimenticare che era un emigrato anche lui, tanto che non si naturalizzò mai francese, affermando con orgoglio: Ghjé sogu italianu!”. A ricevere alla memoria la Patella d’Argento per Laré De Rosa – morto alcuni anni fa – è stato il cugino Bruno Useli, visibilmente commosso.
30 agosto
Una serata dedicata alla più grande voce della Maddalena: il soprano Lia Origoni, 93 anni da compiere, ieri è stata festeggiata in una gremitissima sala consiliare alla presenza, tra gli altri, del sindaco Angelo Comiti e di Gian Carlo Tusceri, organizzatore dell’evento in onore di una delle più grandi personalità isolane, dall’attrice di teatro Paola Virgili e dal Collettivo Elicriso. La Origoni ha presentato il cd con molte delle sue più note esibizioni, frutto della ricerca e della selezione di Tusceri, regalandone trenta copie al primo cittadino. Nata a La Maddalena il 20 ottobre 1919, Emilia Origoni ha bruciato in fretta le tappe della canzone italiana, vincendo a 17 anni il primo festival canoro, alla Spezia, dove si era trasferita con gli zii, e quindi per ben due anni consecutivi la borsa di studio nazionale all’Opera di Roma, per la lirica. Prima firmataria di contratto per la televisione sperimentale italiana (fonovisione), ha cantato con Totò e con Anna Magnani nel mondo della rivista, per poi essere adocchiata e perseguitata da un “mercante” teatrale, che l’ha scritturata per la Scala di Berlino e quindi per il Vintergarden. Berlino, all’epoca., era la Hollywood d’Europa e riuniva tutti gli artisti migliori del Vecchio continente. Lia Origoni (o Orrigoni) come la chiamavano a Berlino, era stata scelta come diva-copertina del calendario artisti del 1943. Fantastica interprete di brani classici, ma pure di canzoni italiane e straniere, in breve divenne la diva per eccellenza da Berlino alla Russia Bianca, dalla Polonia alla Francia, dall’Egitto a Casa Blanca, da Madrid a Roma, poi ancora a Parigi, poi nuovamente in Germania, a Monaco, ai tempi del Piano Marshall. Finalmente il rientro in Italia, con le esibizioni alla Scala di Milano e al San Carlo di Napoli. Lia Origoni ha tenuto banco sia nella lirica, ai tempi in cui debuttava Maria Callas, che nella rivista musicale e nel teatro, accanto a Paolo Poli. I suoi successi sono tantissimi: solo quelli recuperati da lei stessa, dalle bobine mandate al macero dalla Rai, all’inizio degli anni ’70, sono centinaia. La cantante-attrice maddalenina, ritiratasi a 49 anni dai palcoscenici, per una promessa fatta a se stessa, si è così reinventata dirigente di una scuola internazionale per l’insegnamento dell’inglese, in Italia e all’estero: metodo Sandwich e, finalmente, quando i suoi vecchi genitori hanno avuto bisogno di lei, si è ritirata nell’isola, facendosi volutamente dimenticare da tutti. Dopo alcune sporadiche apparizioni, a Roma, per una premiazione in Campidoglio, poi ad Alghero per un premio europeo per la donna nell’arte, grazie ad un libro imponente di Tusceri, che le ha dedicato tre anni di interviste assidue e continue e una raccolta certosina di materiale documentaristico, Lia Origoni è ritornata in auge, non solo alla Maddalena. E Paolo Sorba, il suo editore, ha portato il libro da Torino a Francoforte, riscuotendo nuovo successo e consensi. Valorizzata come si conviene dal sindaco Angelo Comiti, che l’ha premiata 4 anni fa nella sala consiliare, ieri sera Lia è tornata a stupire. Grazie a una selezione di musiche, effettuate dal suo biografo Gian Carlo Tusceri, si è riproposta mandando in onda una selezione dei suoi successi. Ma c’è di più: il personaggio Origoni, nella veste di operatrice tecnica e manipolatrice di nastri e cd, è diventata la protagonista di un nuovo docufilm che il regista sardo Tore Manca presenterà presto in concorso, e di cui, ieri, in anteprima, il pubblico del municipio, ha gustato il trailer.
settembre
Un “maddalenino” ambasciatore in Danimarca; “Signor Ministro Plenipotenziario, sono lieta di comunicarLe che il Consiglio dei Ministri, su mia proposta, ha deliberato la nomina della S.V. a Copenhagen, quale Capo della Rappresentanza Diplomatica, con credenziali di Ambasciatore”. La lettera, indirizzata a Stefano Queirolo Palmas, è datata 1° luglio 2013 ed è firmata dal Ministro degli Affari Esteri Emma Bonino. Nato a Genova, figlio della maddalenina Luciana Grondona Palmas, la ex preside del Liceo Garibaldi, Stefano Queirolo Palmas ha trascorso molti anni a La Maddalena, dove ha frequentatolo lo stesso Liceo. Laureatosi a Genova in Scienze Politiche Internazionali, ha intrapreso subito dopo la carriera diplomatica con incarichi da console a Luanda, a Sydney in Australia, a Marsiglia, e in Arabia Saudita. Negli ultimi anni è stato Ministro Plenipotenziario al Ministero per gli Affari Esteri, alla Farnesina. È coniugato con Ornella Cuppone, ‘maddalenina’ sebbene non di nascita anche lei, che qui ha trascorso molti anni e qui ha effettuato gli studi liceali, figlia dell’ex direttore del Genio Militare Benito Cuppone. Stefano Queirolo Palmas, 51 anni, 2 figli, prenderà servizio di Ambasciatore Italiano in Danimarca in questo mese di settembre
17 settembre
Maggior Leggero, a 200 anni dalla nascita; Coordinata dall’Amministrazione Comunale e sostenuta dall’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini (ANVRG), sezione di La Maddalena, dall’Istituto Internazionale di Studi “G. Garibaldi” e dall’AS.CO.MA., si è svolta qualche settima fa la celebrazione del bicentenario della nascita del concittadino Giovanni Battista Culiolo, il garibaldino Maggior Leggero. Si è iniziato nella mattina, nel Civico Cimitero, con il riscoprimento delle due lapidi storiche, del Maggior Leggero e di Luigi Gusmaroli dei Mille, realizzato grazie all’interessamento della direttrice del Compendio Garibaldino di Caprera Laura Donati, e della soprintendente di Sassari arch. Francesca Càsule. A seguire si è svolta in Piazza Comando, al busto di Maggior Leggero, la deposizione di omaggi floreali a cura del Comune di La Maddalena, delle Associazioni Garibaldine, alla presenza, del vice sindaco Fabio Canu, del comandante del Presidio Marina Militare Claudio Gabrini, dei comandanti enti militari e delle associazioni d’arma e combattentistiche. Nelle due cerimonie, Antonello Tedde ha ricordato la vita, gli episodi e le gesta eroiche del Maggior Leggero. Nel pomeriggio nell’atrio del palazzo comunale si è svolta una serata ‘Omaggio’ dedicata all’eroe maddalenino, coordinata dall’appassionato cultore isolano Ramon Del Monaco, insieme alle associazioni garibaldine. Si sono quindi alternati al microfono, dapprima Mario Birardi che ha illustrato vari momenti della vita di Maggior Leggero, lanciando inoltre la proposta per una sottoscrizione popolare, a similitudine di quanto era stato fatto nel 1907 per erigere la Colonna Garibaldi, tesa alla realizzazione di una lapide ricordo da sistemare nella casa natale del Maggior Leggero, in via Volturno. Ha continuato Paola Virgili e poi Francesca Sanna, che hanno recitato alcune letture su episodi della vita di Culiolo. La coppia Francesca Sanna e Filippo Addis, coadiuvati dalla chitarra di Ramon Del Monaco, hanno cantato alcun pezzi, in particolare il brano della ‘Margot’ (di Margherita Galante Garrone).
29 settembre
A San Michele del Liscia. Per la festività di S.Michele Arcangelo, come da tradizione si è svolto il pellegrinaggio parrocchiale alla chiesetta di S. Michele di Liscia (Palau) dove si trovava il primo Cimitero maddalenino, accompagnati da don Alberto Guevara, il cui coro ha animato la Messa celebrata all’aperto da don Luigi Iannone, parroco di San Pasquale e Porto Pozzo. “Visitare questa chiesina antica”,ha detto Anna Maria Gaspa nel corso del Notiziario di Radio Arcipelago, “con questa statua sull’altare, di questo angelo giovanissimo, San Michele, appunto, rappresentato sotto la forma di un adolescente, bellissima questa statua, è stato molto emozionante!”. Al termine della funzione, “in processione ci siamo recati alla croce che ancora ricorda i resti di questo antico cimitero, con qualche resto di tomba, rivestita di licheni, e lì abbiamo pregato per i nostri defunti, in particolare per gli antenati corso-maddalenini e galluresi”. Terminata la funzione religiosa “i maddalenini hanno offerto ciò che avevano portato ricambiati da palesi e sanpasqualini”.
13 ottobre
Ilvamaddalena – Castelsardo 1-2
Castelsardo: Manuel Pierangeli, Nicola Zallu, Giancarlo Caravagna, Luca Rusani, Riccardo Carrucciu, Giovanni Pintus, Giovanni Manconi (82′ Luca Mulas), Antonio Sotgiu, Vincenzo Palumbo, Pedrinho Vidoto (62′ Mario Abozzi), Paolo Palmas (77′ Manuel Garrucciu). All. Stefano Udassi.
Ilvamaddalena: Vincenzo Filinesi, Sergio Vairo, Manuel Andreotti, Andrea Arrica, Alberto Averini, Fabrice Leoni, Luca De Santis, Jiuan Martin Cadelago (85′ Luca Acciaro), Luigi Lucà (64′ Giorgio Malorgio), Valerio Varsi, Matteo Useli (51′ Luigi Vitiello). All. Fabrizio Murgia.
Reti: 24′ e 50′ Vincenzo Palumbo, 80′ Luca De Santis.
18 ottobre
Jeff Onorato, un’altra prova mondiale, l’atleta della Maddalena secondo nella competizione iridata di sci nautico. Ci ha riprovato ancora, Jeff Onorato, campione di sci nautico diversamente abile. È sceso in acqua per il sesto mondiale, che per la prima si è svolto in Italia, all’Idroscalo di Milano, conquistando una medaglia d’argento individuale e contribuendo al secondo posto a squadre. Davanti a lui il solito olandese volante: Ton Van Den Ploeg. Gli azzurri secondi dietro gli Stati Uniti e davanti all’Australia.
19 ottobre
Moto contro pullman alla Maddalena, muore un 23enne. Il giovane, Salvatore Enna, originario di Ozieri, viaggiava su una Honda 600 che ha sbandato per evitare un escavatore fermo sulla strada che porta a Caprera.
23 ottobre
Panathlon Club: Premio alla Carriera a Linuccio Acciaro. Con Filippo Addis e Silvio Rolando il presidente del Panathlon Marzio Rotta, alla presenza dell’assessore allo Sport Gianvincenzo Belli, ha conferito, sabato 21 settembre scorso, nel salone consiliare, per il biennio 2011-2013, riconoscimenti al merito sportivo, alla carriera e al fair play. Il premio alla Carriera, vecchia gloria dell’Ilva, è sttao assegnato a Linetto Acciaro. Così lo ha motivato il segretario Filippo Addis: “Nato a La Maddalena il 2 maggio 1927, inizia la carriera nel 46, a 18 anni, Torneo cittadino Ilva, Proletaria, Amo, Cral ecc. a 19 anni va nell’Ilva nel campionato di prima divisione. Debutta con la Torres battuta per due a zero con reti di Acciaro e Zicchina. Ha giocato fino al 1957, per trent’anni ininterrotti, sempre con l’Ilva, militando nel campionato di serie D, la Quarta Serie. Ha vinto il primo campionato di Divisione contro Cagliari, Torres, Nuorese, Carbonia e Tharros con allenatore Elindo Balata, che era anche sindaco di La Maddalena. Ha giocato con Pirredda, Mura, Isoni Bombagi, Balata Olivieri, Vitiello, Zicchina Faiella, Pasella, Rubbiani, D’Oriano, Pais, Zonza, Sarni, Onida, Marini, Muglia, Sabatini, Celli e Mameli. Poi si è dedicato ad allenare l’Audace, squadra dell’Azione Cattolica che militava nel Campionato Gallurese di Terza Categoria. Ha fatto un sacco di cose” ha commentato Filippo Addis. “Ha allenato Bruno Scanu, Salvatore Mura, Donatello D’Apice, Bruno Mascagni. Ha sempre tifato Ilva ma anche Juventus… Anche gli eredi non sono male” ha proseguito. “Il figlio Alessandro esordì con l’Ilva a 19 anni in Eccellenza, il nipote Paolo, suo omonimo, ha esordito con l’Ilvamaddalena a 16 anni nel Campionato di Eccellenza. Il nipote Fabio Acciaro ha giocato con la prima squadra dell’Ilvamaddalena e il nipote Filippo gioca attualmente negli Esordienti dell’Ilvamaddalena”. Il Premio al Fair Play è andato a Giuseppe Desogus, alla memoria, il Premio al Merito Sportivo a Davide Lai, Roberto Puddu, Danilo Di Fraia e Andrea Filigheddu del Club Nautico. Premiata la Scuola Sottufficiali della marina Militare perché nel 2012 un equipaggio della Marina ha vinto a Cannigione i Campionati Europei di J24. Attestati sono andati allo Yacting Club di Cannigione, allo Shooting Club di La Maddalena, alla Società Ciclistica Isolana, al Caprera Calcio Femminile, a Nicola Conti, ad Antonino Canu, ala Società di Ginnastica Ritmica Stella del Mare, alla Nova Pallacanestro, al Gils, al Club Nautico, alla Società Pesca Sportiva GPS, allo Judo Club La Maddalena, alla Società di Arti Marziali Karate Do Ko Ai. Attestato anche a Salvatore Bettiol che ha organizzato la Mezza Maratona.
24 ottobre
Botta Dritta ‘seconda’ in Coppa Italia. È mancato un solo punto perché la barca maddalenina ‘Botta Dritta’ vincesse la Coppa Italia J24 le Le 8 regate si sono svolte a Marina di Massa nei giorni 19, 20 e 21 settembre. Hanno regatato 20 equipaggi, dei quali 2 sardi, che, a conferma dell’ottimo livello tecnico, si sono classificati primi e secondi. Vincitori sono stati i ‘cugini’ di Portoscuso. La barca maddalenina, non nuova piazzamenti di rilievo come a vittorie clamorose, ha al timone Mariolino Di Fraia e i maddalenini Gianluca Cataldi e Luca Montella. Gli altri componenti l’equipaggio sono Ezio Diana di Iglesias e Adolfo di Massa Carrara.
1 novembre
C’è anche ‘Fióri d’agretta’, racconto inedito del poeta e scrittore maddalenino Domenico Battaglia, tra i quattro vincitori del prestigioso premio letterario ‘Montanaru’ di Desulo, giunto, quest’anno, alla 22^ edizione, e secondo, per importanza, al solo ‘Città di Ozieri’. Questa volta Battaglia non è salito sui gradini più alti del podio, ma, se si considera che, indipendentemente dal numero dei lavori presentati, il ‘Montanaru’ assegna soltanto quattro riconoscimenti, tanto per la poesia quanto per la prosa, il Premio speciale della giuria ottenuto dallo scrittore maddalenino, è comunque da ritenersi un risultato di grande spessore, che conferma Domenico Battaglia ai livelli più alti del panorama letterario sardo. La cerimonia di premiazione si è svolta presso l’ Istituto Professionale di Desulo, nel contesto della tre giorni dedicata alla manifestazione ‘La montagna produce’. I primi premi sono stati assegnati al dorgalese Gonario Carta Brocca per la poesia, e all’algherese Albino Pau per la prosa.
11 novembre
Caprera. Ritrovato a Cala Andreani un salvagente della Costa Concordia. Un salvagente della Costa Concordia è stato rinvenuto questa mattina nei pressi di Cala Andreani (Caprera) da un gruppo di operai del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena impegnati in azioni di monitoraggio. La sera del 13 gennaio 2012 la nave che stava completando una crociera nel Mediterraneo s’inabissò nei pressi dell’Isola del Giglio causando la morte di 32 passeggeri e numerosi feriti. Lo scorso 16 settembre sono partite le operazioni di recupero del relitto che sono ancora in corso. Il salvagente, ritrovato a Caprera ha compiuto un lungo percorso trasportato dalle correnti fino a raggiungere l’Arcipelago.“Un oggetto che testimonia l’irresponsabilità e in qualche modo la debolezza dell’uomo nel suo rapporto con la natura e la sua capacità di controllo su questa”, ha commentato il presidente del Parco Bonanno.
21 novembre
La Maddalena. Arrestato: minacciava mamma e ragazza con un fucile subacqueo; Minacciava con un fucile subacqueo arpionato la mamma e la ragazza. Ubriaco, un giovane maddalenino Cristian Ortu disoccupato è stato arrestato dai Carabinieri – chiamati dai vicini di casa che temevano il degenerare della violenta lite – e denunciato con l’accusa di violenza aggravata e resistenza a pubblico ufficiale. L’arresto è stato convalidato dal giudice e l’uomo è stato rimesso in libertà.
28 novembre
Ritrovato pescatore disperso. Un notevole dispiegamento di mezzi aeronavali nelle Bocche di Bonifacio, tra il primo pomeriggio di ieri 28 ottobre e questa notte, alla ricerca di un pescatore, Costantino Di Lorenzo, 75enne di Santa Teresa, dato per disperso, ha avuto come positivo risultato il suo ritrovamento. L’uomo è stato tratto in salvo da un mezzo aereo francese, nella mattina di oggi 29 ottobre alle ore 00:40, a Baia di Figari, in Corsica. Si trovava a bordo della propria imbarcazione, il Sant’Anna. Di Lorenzo è stato trasportato presso l’ospedale di Ajaccio (Corsica) per le verifiche delle sue condizioni di salute, che sono risultate buone. L’allarme era scattato ieri, attorno alle 12:30, quando l’uomo, telefonicamente, aveva informato di essere rimasto senza gasolio e, scarrocciato, di non riuscire più a raccapezzarsi dove si trovasse. L’allarme ha visto l’intervento della Guardia Costiera di La Maddalena congiuntamente alle autorità aeronautiche francesi, e successivamente della Direzione Marittima di Olbia fino a raggiungere 5 unità navali (MV SARC CP 870, MV CP 706 e MV CP 714 della Capitaneria di Porto di La Maddalena), provenienti anche dai Compartimenti Marittimi di Olbia (MV SAR CP894) e Porto Torres (MV SAR CP 810).
3 dicembre
Ha 111 anni, è maddalenina, è la terza centenaria ex equo d’Italia e la più anziana della Sardegna. Giuseppina Projetto, nata a La Maddalena, con i suoi 111 anni, sarebbe la più longeva centenaria in Sardegna e la terza in Italia. In Sardegna precederebbe Filomena Marongiu, di Cagliari, che di anni ne ha 109. In tutta Italia sarebbe preceduta solo dalla piemontese Emma Morano di 113 anni, e da Rosa Bandini, romagnola di 112 anni. Come la nostra Giuseppina Projetto avrebbero raggiunto in tutta Italia la bella e venerabile età di 111 anni anche la romana Marie Josephine Gaudette e il siciliano Arturo Licata. Giuseppina Projetto (o Proietti), è nata a La Maddalena il 30 maggio 1902, figlia di Cicillo, venuto da Sciacca (Sicilia) ad assolvere gli obblighi della leva militare. Passò gran parte degli anni in una fortezza di Caprera. Cicillo ebbe modo, durante le poche franchigie, di conoscere un altro siciliano presente nell’isola e di innamorarsi della sua bella figlia, nata anch’essa in Sicilia. Terminato il servizio militare decisa di rimanere a La Maddalena, fu assunto come cuoco presso l’allora esistente Ospedale Militare e sposò la bella e doppiamente isolana. Cicillo Projetto ebbe cinque figlie. Giuseppina, ora unica vivente e ultracentenaria, nel 1946 convolò a nozze col maddalenino Giuseppe Frau, vedovo con tre figli, che lei ha sempre considerato come suoi e accudito con molto amore e affetto. Giuseppina Projetto ora vive a Montelupo Fiorentino (Firenze), con una nuora.
6 dicembre
“Quest’anno sono arrivati all’involo una stima di 21 piccoli di gabbiano corso. Soltanto 21 piccoli su 100 nidi, cioè su 225 uova, è un valore estremamente basso!”. A dichiararlo fu il dr. Alessandro Mazzoleni, allora collaboratore a progetto dell’Ente Parco, presso la Sala Lettura del Centro di Educazione Ambientale del Parco di Stagnali, a Caprera. L’incontro scientifico venne organizzato a conclusione delle iniziative legate al P.O.R. Un’équipe di studiosi nei mesi precedenti avevano effettuato un lavoro di monitoraggio sul gabbiano corso durante tutta la stagione riproduttiva. Fu seguita la colonia insediatasi in una porzione posta a ovest dell’isola di Razzoli. Lo studio – da aprile a luglio – abbracciò la fase di insediamento, la cova, l’allevamento dei pulli e l’involo dei giovani nati nell’anno. “Una colonia più numerosa rispetto all’anno passato, composta da circa 100 coppie. Abbiamo riscontrato una riproduttività da 2,25, nel senso che ogni nido conteneva 2,25 uova o pulli. Un valore non altissimo – affermò Mazzoleni – in quanto d’uovo presente nel nido può significare, ad esempio, che questi animali non hanno ha avuto durante il periodo preparatorio alla nidificazione una quantità di risorse sufficienti per produrre più uova”.
Ma perché c’è stata una strage di piccoli gabbiani corsi? Perché su 225 uova a spiccare il volo sono stati appena 25 piccoli pennuti? “Verso fine maggio – spiegò lo studioso – ha fatto una settimana di tempo tremendo, soprattutto è piovuto molto, con temperature basse, i piccoli erano appena schiusi e sono quasi tutti morti di stenti, per le condizioni meteo avverse. Questa è una delle condizioni ovviamente che rientra all’interno delle dinamiche naturali. Tutto sommato accettabile, anche se si potrebbe discutere sugli eventi misteriosi metereologici e climatici. Ma c’è il discorso ci porterebbe troppo lontano. L’anno scorso (2012), il completamento del ciclo produttivo – conclusi il dr. Alessandro Mazzoleni – era stato decisamente migliore anche se non altissimo; si era infatti a poco meno di un piccolo per coppia, ed erano andati all’involo un centinaio di giovani gabbiani corsi”.
7 dicembre
Vince abbondantemente, a La Maddalena, le primarie del PD per l’elezione del segretario nazionale il sindaco di Firenze. Su 373 elettori Matteo Renzi di voti ne ha presi 212 (pari al 57%). Seguito da Gianni Cuperlo 89 voti (24%) e Pippo Civati 72 (19%).
25 dicembre
Un 44enne di Lodè, Italo Spanu, nei cui confronti pendeva un mandato di cattura internazionale spiccato dai giudici del Belgio con l’accusa di omicidio, è stato arrestato nel pomeriggio del 26 dicembre dai carabinieri, in Piazza Comando. L’uomo era ospite di alcuni ignari parenti maddalenini. Nei suoi confronti peserebbero anche altre accuse relative a traffico di droga e di armi. Al momento dell’arresto aveva 2900 euro in contanti. Spanu da anni risiedeva in Belgio. Si trova ora nel carcere di Nuchis, a disposizione dei magistrati.