Correva l’anno 2017
Approfittando della propria presenza in Sardegna, il Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti ha fatto visita al Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. Il Ministro ha voluto incontrare e portare il proprio sostegno al Commissario straordinario del Parco: il Comandante Leonardo Deri da poco nominato alla guida dell’Ente di Via Giulio Cesare e a tutto il personale rispetto al rilancio delle attività del Parco. Nel corso della giornata si è svolta una visita a Spargi scortato dagli uomini della Capitaneria di Porto di La Maddalena e una presso il Cea – Centro di educazione del Parco a Stagnali sull’Isola di Caprera per provare a cogliere le valenze ambientali e culturali che animano l’Arcipelago e il suo Parco. «Il Ministero dell’ambiente è a disposizione dell’Ente Parco perché questo straordinario patrimonio ambientale unico nel Mediterraneo rappresenti una risorsa e non un limite per la comunità locale – ha voluto commentare il Ministro – La Maddalena e il suo Parco rappresentano un riferimento per tutto il territorio nazionale. Speriamo, attraverso una progettualità condivisa di veder crescere a vantaggio di tutti questo patrimonio». «La visita del Ministro ci incoraggia rispetto alle attività e agli obiettivi che dobbiamo portare a termine – ha commentato il Comandante Leonardo Deri – Non è stata una visita formale ma è stato comunque un momento di confronto positivo rispetto ai problemi che l’Ente è chiamato ad affrontare. Ringraziamo il Ministro Galletti per l’attenzione che ha dedicato all’Arcipelago».
12 gennaio
È deceduto a 89 anni Pasqualino Pais, più noto come “gioia mia“ ereditato dalla mamma, quando ancora era un ragazzino. L’appellativo se lo portò fino a quando entro a 17 anni a giocare con l’allora Ilvarsenal, proprio a quell’età esordi in prima squadra quando prima di lui vi erano i più grandi come Zichina, Faiella, Muglia e Aisoni. Nel campionato seguente 46-47 in prima divisione è entrato a far parte della prima squadra assieme a Isoni, Piredda, Di Fraia, Olla, Visonà e Penzo . In quell’anno gli uomini a disposizione erano davvero tanti che era difficile entrare in prima squadra – Pasqualino era un centrocampista (allora mezz’ala), ma sapeva districarsi in area avversaria quando aveva il pallone tra i piedi era difficile che glielo portassero via. Di lui si ricordano i gol segnati con tocchi di mano che l’arbitro non vedeva e per i quali gli avversari si arrabbiavano davvero.
25 gennaio
Si è svolto presso il CEA – Centro di Educazione Ambientale del Parco a Stagnali, a Caprera il primo incontro tra il commissario straordinario Leonardo Deri, la direttrice della Riserva Naturale delle Bocche di Bonifacio Maddaleine Cancemi e i tecnici corsi della Missione di Prefigurazione del GECT – P.M.I.B.B.: il responsabile Gianluigi Cancemi e l’assistente Marine Lietta per conto dell’Uffiziu di l’Ambiente di a Corsica. L’incontro, ha scritto il Parco in un comunicato, “è stato utile per tracciare un quadro delle attività di cooperazione transfrontaliera attivate negli anni e verificare in particolare i termini della collaborazione attivata attraverso il GECT – P.M.I.B.B.: Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale – Parco Marino Internazionale delle Bocche di Bonifacio. Un’occasione di confronto per consentire al commissario di conoscere l’evoluzione del progetto e i diversi passaggi istituzionali che nel corso degli anni si sono succeduti”.
30 gennaio
Iniziato il 30 gennaio, è terminato il 1° febbraio, a Sassari, il “Cantiere delle storie”, un progetto internazionale guidato dall’Università turritana e dal Premio Solinas, che ha messo a confronto studenti di architettura e di cinematografia con sceneggiatori e architetti. Alla base della iniziativa la promozione di idee progettuali per istituire un Centro di Alta formazione per il cinema e l’audiovisivo a La Maddalena. A Sassari, il 1° febbraio, con i rettori delle due università sarde, Massimo Carpinelli e Maria Del Zompo, era presente il sindaco di La Maddalena Luca Montella e il maddalenino Gianluca Lioni, portavoce del ministro della Cultura Dario Franceschini. Il premio nacque a La Maddalena, eletta a terra di nascita dallo sceneggiatore di fama internazionale Franco Solinas, che qui trascorreva parecchio tempo dell’anno e che fece conoscere a diversi registi e attori. Trasferito prima a Bologna poi a Roma da tempo si sta lavorando per un ritorno del prestigioso premio nella sua sede naturale.
6 febbraio
La strategia del commissario Deri per rilanciare il Parco Nazionale e Budelli. Sono 11 gli obiettivi fissati dal commissario del Parco, Leonardo Deri, per rilanciare il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena (dopo il periodo di immobilismo determinato dalle note diatribe all’interno del Consiglio Direttivo dell’ente, culminato poi con la destituzione dei suoi componenti e il relativo commissariamento) contenuti all’interno della Relazione Programmatica al Bilancio di Previsione 2017, che è stato inviato nei giorni scorsi alle Collegio dei revisori dei conti. Fiore all’occhiello delle attività che impegneranno l’Ente Parco nel corso 2017 sarà la valorizzazione dell’Isola di Budelli, è scritto in un comunicato stampa. Acquisita definitivamente al patrimonio pubblico e interamente nella disponibilità del Parco si tratta, a questo punto, di procedere alla valorizzazione e alla tutela ambientale dell’Isola: “Da questo momento in poi l’Ente ha il dovere di valorizzare il patrimonio ambientale di Budelli con la realizzazione di un ventaglio di interventi integrati” scrive il commissario nella relazione programmatica. “Al fine di garantirne la tutela, la conservazione e la fruizione dovranno essere ultimati prima dell’inizio della stagione estiva il posizionamento di un pontile galleggiante, l’installazione di una piattaforma a mare, la messa in sicurezza del sentiero esistente in modo da rendere possibile l’organizzazione di visite guidate, il posizionamento di pannelli per la segnaletica informativa, la creazione di un sistema di videosorveglianza”. Sulla stessa isola è inoltre prevista la creazione di una piccola area di saggio per la sperimentazione di una bonifica sanitaria delle fitopatie esistenti e rilevate in fase di monitoraggio scientifico. Nel corso della nuova annualità – è sempre scritto nel comunicato stampa diramato nei giorni scorsi – l’Ente Parco dovrà inoltre dotarsi degli strumenti per avviare una campagna di merchandising utile a integrare la promozione del marchio del Parco attraverso gadget e materiale realizzato in materiale riciclato, biologico e solidale. I prodotti potranno essere venduti dagli operatori commerciali che aderiranno all’avviso pubblico per diventare rivenditori ufficiali del Parco. All’interno degli obiettivi fissati dalla relazione programmatica – è scritto sempre nel comunicato – c’è anche tutta la gestione finanziaria relativa alla stagione estiva dell’Ente Parco che, nelle volontà del Commissario è necessario attivare in tempi utili per garantire i servizi agli ospiti e i conseguenti introiti nelle casse dell’Ente Parco.
7 febbraio
L’ammiraglio capo di stato maggiore della Marina, Valter Girardelli in visita a La Maddalena.
9 febbraio
Si è dimesso il consigliere comunale di La Madalena Andrea Rotta, gli subentra Mauro Bittu.
11 aprile
La Maddalena, i cittadini dicono “no” allo smantellamento del Paolo Merlo.
25 aprile
La Maddalena, incendio distrugge il negozio “La Gatta” in via Aldo Moro.
27 aprile
La Maddalena, polemica sull’info point turistico chiuso.
2 giugno
Le celebrazioni si sono intrecciate alla Maddalena con il 135° anniversario della morte di Giuseppe Garibaldi e con i festeggiamenti per i 250 anni della fondazione della città. Ieri ci sono state diverse celebrazioni in onore dell’eroe dei due mondi con la deposizione di una corona da parte del sindaco Luca Montella e del comandante Roberto Fazio al monumento ai caduti in piazza Garibaldi, con la lettura dei messaggi del presidente della Repubblica e del ministro della difesa. Il corteo si è poi spostato in piazza Umberto I dove sono stati deposti fiori sotto il busto del Maggior Leggero e in quello di Anita Garibaldi. A Caprera, di fronte alla tomba di Giuseppe Garibaldi, si è svolta la cerimonia più suggestiva, alla presenza del sindaco, del comandante Fazio e del presidente del memoriale Aldo Accardo, con la deposizione di fiori e un minuto di silenzio. Poi, il momento più atteso, con due donazioni all’amministrazione comunale: è stato scoperto il busto di Giuseppe Garibaldi, donato dall’ex sindaco Mario Birardi, ed è ritornata nelle mani del Comune una lettera autentica del generale inviata al sindaco nel 1849, custodita dalla famiglia del dottor Renzo Manca, lettera che nel lontano 1932, in occasione 50° anniversario della morte del Generale, diede spunto all’ora sindaco e fu apposta una lapide marmorea ancora visibile nell’atrio di ingresso al Palazzo Civico. L’epigrafe immortala le toccanti parole che Garibaldi rivolse, in una lettera del 23/10/1849, al Sindaco del tempo, Nicolao Susini (Sindaco di La Maddalena dal 1849 al 1851), per esprimergli la propria gratitudine e riconoscenza nei confronti della popolazione della Città che l’aveva sempre tanto benignamente accolto. L’epigrafe recita: “MADDALENA 23 OTTOBRE 1849 / STIMATISSIMO SIGNOR SINDACO / VOGLIA ESSERE INTERPRETE DEI MIEI SENSI DI GRATITUDINE / A QUESTA GENTILISSIMA POPOLAZIONE. IO ABBANDONO QUESTA TERRA / ITALIANA CON VERO RAMMARICO E NON MI DIMENTICHERÒ MAI L’ACCOGLIENZA DI /SIMPATIA E DI AMORE RICEVUTA DAI GENEROSI DI LEI CONCITTADINI. /LONTANO D’ITALIA! …. QUANDO L’IMMAGINE SUA TEMPRERÀ GLI AFFANNI D’UNA / VITA RAMINGA, TRA LE CONSOLANTI REMINISCENZE DI QUELLA, IO RICORDERÒ / CON AFFETTO CERTAMENTE IL MODO CON CUI FUI ACCOLTO NELLA MADDALENA. / 1882 G. GARIBALDI 1932”.
4 giugno
Barca a vela si incaglia presso Porto della Madonna. Interviene la Guardia Costiera.
5 giugno
Si è conclusa la prima fase del concorso Premio Franco Solinas 2017 caratterizzato dall’invio di un Soggetto. Al concorso sono pervenuti 217 progetti in regola. La selezione sulle Storie, inviate in forma anonima, è stata effettuata dalla Giuria della prima fase. La manifestazione di premiazione si terrà a La Maddalena dal 22 al 25 giugno. I finalisti del premio che per la prima fase di selezione concorrono all’assegnazione del Premio Franco Solinas Miglior Soggetto di 2.000 euro sono:
BODY ODYSSEY, titolo originale MONA di Grazia TRICARICO, Marco MORANA e Giulio RIZZO;
FOCOLARE, titolo originale IL PADRE di Pier lorenzo PISANO;
IO E IL SECCO, titolo originale DENNI di Gianluca SANTONI e Michela STRANIERO;
LE FIGLIE DI CORO, titolo originale P COME PIETÀ di Amedeo GUARNIERI e Lucrezia LE MOLI;
LUCIANGELA, titolo originale FINO A DENTRO LE OSSA di Maria Sole LIMODIO;
PARAMAGIC, titolo originale LE CICATRICI D’ORO di Marisa VALLONE (pseudonimo di MARIA ROSA VALLONE) e Anita OTTO (pseudonimo di ANITA MIOTTO);
PIOVE, titolo originale RICORDAMI di Jacopo DEL GIUDICE;
TUTTE LE STORIE SONO NINNENANNE, titolo originale AL POSTO DI MR. BOB di Giulia MARTINEZ.
La manifestazione di premiazione avverrà nell’ambito del “CANTIERE DELLE STORIE”, progetto internazionale guidato dal Premio Solinas e dall’Università di Sassari, in collaborazione con le Università di Cagliari e Roma Tor Vergata, il Comune di La Maddalena, CINEMED e l’Istituto italiano di Cultura di Madrid.
4 agosto
Il capitano di fregata Mauro Coppadoro, che presta servizio nella Capitaneria di Porto, appassionato di fotografia e grande promotore delle bellezze dell’arcipelago, ha immortalato nei suoi scatti tutta l’essenza di La Maddalena. E dopo che le sue foto hanno fatto bella mostra in diverse gallerie ed esposizioni, compreso l’aeroporto di Olbia, si possono ammirare adesso stampate, in formato gigante, all’esterno del cantiere dell’ex mercato dell’isola, insieme a quelle dello scomparso Rock Lupo. Un’idea dell’amministrazione comunale che piace ai residenti e molto ultile anche ai turisti. “Quando si mettono da parte le polemiche e si apre il confronto tra commercianti, appassionati di fotografia e amministrazione comunale, questo è il risultato”, scrive l’amministrazione, annunciando l’installazione dei teli fotografici. Soddisfatti i cittadini, che hanno lanciato subito una petizione per tenerli in mostra tutto l’anno.
22 agosto
Una delegazione còrsa, composta da Saverio Luciani e Denis Luciani, professore di storia all’università di Corte e presidente dell’associazione corso-sarda Popoli del Mare, ha incontrato i sindaci dei comuni galluresi di Aggius, Aglientu, Badesi, Bortigiadas, Calangianus, Luogosanto, Luras, Santa Teresa Gallura, Tempio Pausania, Trinità d’Agultu e Vignola e Viddalba, per parlare della collaborazione tra le due isole nella promozione della lingua corsa e di quella gallurese, fortissimamente imparentate. Per questa iniziativa si sfrutteranno i fondi europei messi a disposizione dal programma INTERREG 2014/2020 – Marittimo IT – FR, e altri. Tra di esse, l’apertura sul territorio dell’unione dei comuni dell’alta Gallura di un centro culturale corso-gallurese e l’istituzione di scambi scolastici e percorsi culturali tra le due sponde delle Bocche di Bonifacio.
1 settembre
J-ax e Fedez a La Maddalena: più di 20 mila in piazza per il mega concerto di fine estate. Hanno unito l’uno l’esperienza e la capacità di interagire col pubblico con la freschezza (in fatto di carriera) e intraprendenza dell altro: tutto il resto è storia, quella del successo annunciato, senza se e senza ma di J-ax e Fedez.
Che possano piacere o meno, resta il fatto insindacabile che, insieme, 45 anni suonati J-ax, padre di famiglia noto ormai come “lo zio” e 28 anni Fedez, modaiolo fidanzato della influencer Chiara Ferragni, siano riusciti a diventare i veri paperoni del rap all’italiana. Quello che parla di borghesi e palazzinari, di periferie e arricchiti, di vizi e virtù di una Italia che, evidentemente, si riconosce nelle loro rime e giochi di parole dai motivetti che entrano in testa e hai voglia a scacciarli via. E forse il loro segreto è proprio questo: parlare con la pancia al suono di ritornelli che si imparano facili dai 0 ai 99 anni. Ieri, insieme, hanno tenuto testa a uno show di 2 ore, riempiendo piazza Umberto I a La Maddalena al suono delle hit più recenti e di qualche grande classico dello zio Ax come “Domani smetto” e “Spirale ovale”.
Famiglie, ragazzi, fan sfegatati, bambini e semplici curiosi, passeggini e minigonne, in più di 20 mila hanno ballato al suono delle canzoni dei rapper. J-ax nettamente superiore sia vocalmente che nella comunicazione con i fan con, al contrario, un Fedez un bel po’ in sordina e “intabarrato” in un felpone nero con cappuccio. E La Maddalena si è letteralmente mobilitata per accogliere gli spettatori: bancarelle di street food, panini e pizzette in ogni angolo, alberghi pieni, traghetti che facevano la spola con Palau praticamente senza sosta dalla mattina, accesso interdetto alle auto e locali dove l’unico sottofondo musicale era quello delle hit del duo. Una serata che, piaccia o non piaccia, la città di certo non dimenticherà.
14 settembre
Dev’essere grande la soddisfazione per Margherita Tedone, ventenne maddalenina, diventata Professionista di Pasticceria Italiana all’Alma, la scuola internazionale di cucina. Dopo un periodo di sette mesi, i 40 candidati hanno finalmente ricevuto l’ambito titolo. Il XXVI Corso di Pasticceria Superiore è considerato un’eccellenza della pasticceria italiana. L’Alma, con sede a Colorno, in provincia di Parma, è il più autorevole centro di formazione di cucina italiana a livello internazionale. Basti pensare che il rettore è un mostro sacro che di nome fa Gultiero Marchesi, uno degli chef più noti e colui che ha contribuito a portare la cucina italiana fra quelle più apprezzate al mondo. La giovane maddalenina, inoltre, è dovuta passare attraverso il giudizio di Iginio Massari, altro luminare della pasticceria italiana, diventato famoso ai più per le sue comparse a Masterchef, il talent show di cucina di Sky.
18 settembre
Vendute le lettere di Lord Nelson scritte alla Maddalena. L’ammiraglio le aveva scritte durante il periodo trascorso alla fonda con la sua flotta. La battaglia di Trafalgar era ancora lontana quando l’ammiraglio più famoso dei sette mari, Lord Horatio Nelson, aveva portato la sua flotta davanti alla secca di Mezzo Schifo in attesa di intercettare le navi di Napoleone, che si sarebbero dovute dirigere in Africa con l’intenzione di conquistare l’Egitto. Era il 1803 quando Nelson, a bordo della bellissima Hms Victory, scrisse al Maggiore Generale William Villettes, comandante in capo della flotta Britannica nel Mediterraneo di stanza a Malta. E proprio una di quelle lettere, scritte e firmate da Nelson, è stata battuta all’asta per 17mila sterline, circa 19mila euro, qualche mese fa. Lo ha rivelato la Bbc dopo aver intervistato Jim Spencer, il curatore della vendita che è pronto a mettere all’asta un altro gruppo di lettere. Quella che invece ha già trovato un padrone, disposto a mettere mano al portafogli pur di assicurarsi un cimelio di uno dei più famosi eroi che hanno agito sotto l’Union Jack, racconta le perplessità di Nelson sullo sviluppo delle guerre napoleoniche. L’ammiraglio, tra le righe delle lettere scritte mentre la sua flotta di 13 navi era alla fonda a La Maddalena, ragguaglia il collega sulla possibilità che Napoleone potesse invadere la Gran Bretagna ma anche sull’ipotesi che la Spagna potesse scegliere di schierarsi proprio al fianco dei francesi. Uno scenario apocalittico per i sudditi di Sua Maestà che non si realizzò fino in fondo anche grazie alle strategia militare di Nelson che dopo aver lasciato La Maddalena non riuscì a intercettare la flotta francese che però inseguì fino a raggiungerla a Cadice dove, durante la battaglia di Capo Trafalgar dell’ottobre del 1805, sconfisse i francesi, nel frattempo alleati con gli spagnoli proprio come aveva pronosticato nelle sue lettere “maddalenine”, e dove fu colpito a morte da un tiratore francese che sparò dall’albero maestro della “ Redoutable”. La permanenza di Nelson nelle acque dell’arcipelago durò poco più di un anno, con i suoi 2mila uomini che diventarono una fonte di ricchezza per i maddalenini, impegnati nel loro sostentamento, ma anche un problema per l’ordine pubblico. Nelson, intanto, fece amicizia con Agostino Millelire, fratello di Domenico e pilota di fregata della flotta dei Savoia. Prima di prendere il mare con l’idea di intercettare i francesi, era il gennaio del 1805, Nelson regalò al parroco di La Maddalena un crocifisso e due candelabri d’argento in segno di riconoscenza per l’ospitalità.
20 settembre
“Il Signore si è scordato di me”. Così Pina Projetto festeggia soffiando sulle sue 115 candeline. L’ultracentenaria, nata in Sardegna, ha battuto il record di Marie Josephine Gaudette, meglio nota come Suor Cecilia, diventando la nonna più longeva in vita, la seconda nella storia d’Italia. Più di lei ha vissuto solo Emma Morano, spirata a 117 anni e 44 giorni. Ma nonna Pina si è fatta un nome anche in Europa, dove è seconda solo dietro alla spagnola Ana Maria Vela Rubio, che è più vecchia di soli 123 giorni ed è quarta nella classifica mondiale. Nonna Pina, all’anagrafe Giuseppina, è nata il 30 maggio 1902 alla Maddalena, da genitori di origine siciliana: all’epoca il Re era Vittorio Emanuele III , il politico di punta Giovanni Giolitti e il campionato di calcio lo vinceva il Genoa. Del ventennio mussoliniano non c’era nemmeno sentore e l’Italia era ancora una monarchia sabauda. Nel frattempo Giuseppina – penultima di cinque sorelle – perde purtroppo molto presto la madre; così, quando i genitori vengono a mancare, la giovanissima Giuseppina (con le quattro sorelle) finisce in un orfanotrofio di Ozieri, nella parte nord della Sardegna. Qui imparano a ricamare e a cucire, soprattutto corredi e lenzuoli. Così fino ai 22 anni, poi la donna esce dalla struttura e si sposa con Giuseppe Frau, mettendo al mondo quel figlio Renato che negli anni Sessanta troverà lavoro alla Bitossi di Montelupo Fiorentino. Il giovane viene seguito dalla madre, che si trasferisce in Toscana. Purtroppo poi la sorte gioca un brutto scherzo alla famiglia di Giuseppina, perché il figlio Renato perde la vita per aver tentato di salvare alcuni bagnanti dall’annegamento sulla spiaggia di Donoratico. Da allora la nonna di Montelupo vive con la nuora Giulia, fino ai giorni d’oggi, dove nipoti e bis nipoti non mancano di andarla a trovare frequentemente. Due giorni fa l’anziana ha appunto raggiunto Suor Cecilia nella classifica delle donne più longeve d’Italia; nonostante qualche acciacco comprensibile dovuto all’età, l’anziana è molto partecipe e lucida, anche se la carta d’identità si ingiallisce sempre più.
19 ottobre
Cambio della guardia per la stazione dei carabinieri di La Maddalena: il nuovo comandante è il 52enne Fabio Antista, che succede così al luogotenente Agostino Careddu. Antista, originario di Grosseto, proviene dalla stazione dei carabinieri di Fosdinovo (Massa), nella quale è stato impegnato nel corso degli ultimi 10 anni. Ma la Sardegna la conosce bene, avendo già lavorato dal 1990 al 1997 presso il comando della stazione dei carabinieri di Arzachena. E proprio ad Arzachena ha conosciuto la moglie, dalla quale ha avuto due figli di 13 e 10 anni.
20 ottobre
Il 98esimo compleanno della soprano maddalenina Lia Origoni finisce in tv. Alberto Angela, nell’ultima puntata di “Ulisse” dedicata alle isole, ha voluto dedicarle un cameo: simbolo di grande arte ma anche di longevità, lucidità e capacità di analisi. Un riconoscimento che si somma a quello della stampa sarda che la ha annoverata tra le donne più rappresentative dell’isola.
9 novembre
E’ il liceo classico Garibaldi di La Maddalena il miglior istituto superiore di tutta la Gallura. Questo perlomeno è quanto emerge dall’indagine di Eduscopio, il portale della Fondazione Agnelli che ogni anno fornisce dati sui licei tenendo conto di parametri come la votazione media degli esami e dei crediti conseguiti dagli studenti universitari del primo anno, con l’obiettivo di fornire a studenti e famiglie un criterio oggettivo sul quale basare le proprie scelte di indirizzo. Ebbene, quest’anno il Garibaldi ha ottenuto 57,67 punti, primo non solo tra i classici ma tra tutti i licei della zona. Alle sue spalle il Dettori di Tempio e il Gramsci di Olbia, finito al terzo posto. Tra i licei scientifici invece a spuntarla è il Mossa di Olbia, primo in città con 55,71 punti, seguito dal Dettori di Tempio e dal Falcone-Borsellino di Arzachena. Tra i linguistici primo ancora il Garibaldi, con 56,29 punti, secondo il Gramsci e terzo il Dettori. Le altre scuole prese in esame dall’indagine sono il Deffenu di Olbia, per quel che riguarda le discipline economiche (42,9), e il liceo delle scienze umane Dettori (40,79). Per quanto riguarda gli istituti tecnici e professionali, quelli che garantiscono ai loro studenti migliori possibilità di trovare impiego, coerentemente con l’indirizzo di studi, sono il Deffenu di Olbia, l’alberghiero Costa Smeralda di Arzachena e l’Ipia Amsicora di Olbia.
10 novembre
Ad Ajaccio il presidente dell’esecutivo còrso Gilles Simeoni e Agostino Pirredda, presidente dei comuni dell’Alta Gallura, hanno firmato un « protocollo d’intesa Gallura- Corsica per la promozione delle lingue e delle culture gallurese e corsa », alla presenza del consigliere delegato alla lingua corsa Saveriu Luciani, di Antonio Tirotto, sindaco di Aglientu e di Gian Mario Mamia, sindaco di Badesi. Dai primi incontri nella primavera 2016 tra CTC e Regione Sardegna, alcuni scambi hanno permesso di gettare le basi di una collaborazione concreta tra le due isole. Il 14 marzo 2016, i presidenti delle due isola hanno firmato la lettera d’intenti ” Corsica e Sardegna un pattu novu tra duie isule surelle di u mediterraniu “, per incoraggiare relazioni istituzionali, collaborazioni sui trasporti, l’ambiente, la promozione del turismo, l’energia, la gestione urbana ela gestione del territorio, e anche l’istruzione, l’artigianato, il commercio e l’agricoltura. Con questo nuovo accordo con la microregione gallurese si vogliono ravvivare culture antiche e storiche della Sardegna e della Corsicaa in particolare attraverso l’organizzazione di iniziative culturali comuni, la creazione di un centro culturale corso-gallurese e scambi interscolastici.
17 dicembre
Nata nel 1902 a La Maddalena, Giuseppina Proietto, è la donna più anziana d’Europa. È morta un mese e mezzo dopo aver compiuto 116 anni Ana Maria Vela Rubio, la donna più anziana d’Europa. È orta nel sonno, nella casa di riposo Residencia La Verneda di Barcellona, dove viveva assieme alla figlia 90enne. E lo scettro di donna più longeva del Vecchio Continente passa ora a un’italiana, nata a La Maddalena. Giuseppina Projetto compirà 116 anni il prossimo 30 maggio. Famiglia di origine siciliana, il nonno era giunto in Sardegna al seguito di Garibaldi. Lei è nata a La Maddalena nel 1902. Nell’Isola ha sposato Giuseppe Frau, dal quale ha avuto tre figli. Uno – Renato – è morto prematuramente a 39 anni nel tentativo di salvare dei bagnanti dall’annegamento. Proprio per seguire lui, nel 1946, Giuseppina si è trasferita a Montelupo Fiorentino (Firenze), dove vive ancora oggi con la nuora e i nipoti. Nella classifica mondiale di longevità la donna più anziana d’Europa è terza, alle spalle di due giapponesi che hanno compiuto 116 e 117 anni.
27 dicembre
“Una giornata importante ed emozionante che arriva dopo anni di una ingiustificata, costosa, assurda attesa”. L’ha definita così il presidente Francesco Pigliaru, a Palazzo Chigi, nel corso della cerimonia per la firma sull’Intesa con il presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni che chiude l’annosa questione sull’ex Arsenale e sulle bonifiche e ridisegna il futuro turistico e ambientale dell’Arcipelago di La Maddalena. L’Intesa conta su una dotazione finanziaria complessiva di oltre 50 milioni di euro, già individuati e in parte compresi nel Patto per la Sardegna. Il loro rapido impiego sarà assicurato dalla nomina di un Commissario straordinario e un soggetto attuatore dell’Intesa. “Avevamo preso l’impegno di far ripartire il cantiere dell’Arsenale, e lo stiamo facendo” ha commentato il presidente Pigliaru, che si era recato a La Maddalena nel 2014, durante la campagna elettorale, per visitare le strutture abbandonate dal 2009. “Per La Maddalena era stata tracciata una chiara prospettiva di sviluppo turistico che contava molto sull’Arsenale ma che, improvvisamente, fu abbandonata da chi decise di portare altrove il G8 e dall’incuria e sciatteria istituzionale successiva. Con i Governi Renzi e Gentiloni, che voglio ringraziare, abbiamo lavorato molto sin dall’inizio per sbloccare la situazione e far ripartire quella prospettiva, trovando soluzioni ai molti problemi e recuperando la via del buonsenso. Il buonsenso – ha evidenziato il Presidente della Regione – è fare dell’Arsenale un grande attrattore internazionale in un’area che ha una fortissima e chiarissima vocazione turistica e nautica. In questo modo, con l’intesa, liberiamo centinaia di milioni di risorse finora immobilizzati, perché tanto è costato sino ad oggi l’investimento nell’Arsenale. E ne aggiungiamo altre perché ci sono bonifiche da fare, interventi infrastrutturali e investimenti per avviare lo sviluppo e creare lavoro, occupazione e benessere. È una bella giornata – ha proseguito –, resa possibile grazie all’impegno di tutti coloro che hanno lavorato nel dettaglio, con determinazione e con competenza. Abbiamo dimostrato serietà e capacità di affrontare una vicenda complessa che si trascinava da anni con contenziosi infiniti, abbiamo mostrato affidabilità istituzionale, efficienza amministrativa e qualità dei nostri funzionari e dirigenti. L’approccio con cui si è presentata la nostra Regione, il lavoro di squadra della coalizione a Cagliari e a Roma e l’impegno di chi lavora per dare nuove prospettive alla nostra Isola – ha concluso Francesco Pigliaru -, dà dunque i risultati tanto attesi.” L’accordo trilaterale firmato oggi mette fine allo stallo che ha riguardato l’ex Arsenale di La Maddalena, in seguito alla dura battaglia legale degli ultimi anni tra Mita Resort e Governo. La società aveva avuto una concessione quarantennale del complesso immobiliare, che sarebbe dovuto essere il cuore degli eventi del G8 del 2009, il Vertice dei Capi di Stato e di Governo, la cui sede fu inizialmente fissata a La Maddalena ma poi spostata a L’Aquila. Con lo spostamento, la convenzione fu rimodulato. Poco dopo, l’accertamento delle mancate bonifiche nel mare prospiciente l’Arsenale determinò la risoluzione della convenzione di gestione della struttura per inadempienza dello Stato. Il Lodo arbitrale riconobbe a Mita il diritto a un risarcimento pari a 39 milioni di euro per i mancati guadagni, a carico della Protezione Civile. La firma dell’Intesa è stata preceduta dal perfezionamento, siglato dal direttore generale della Presidenza Alessandro De Martini, su mandato della Giunta Regionale, dell’atto transattivo tra Mita Resort, Dipartimento della Protezione civile della Presidenza dei Ministri e Regione Sardegna, con cui il complesso immobiliare tornerà nella piena disponibilità della Regione, senza alcun onere per la stessa che, dopo anni di abbandono, potrà finalmente valorizzarlo. La transazione odierna chiude definitivamente tutti i contenziosi, con diversi passaggi significativi. Anzitutto l’obbligo della Protezione Civile di corrispondere a Mita Resort la somma omnicomprensiva di 21 milioni di euro, nonché la rinuncia dello Stato di qualsiasi rivalsa nei confronti della Regione e viceversa su queste somme. Mita, dal canto suo si obbliga a consegnare alla Protezione Civile, che contestualmente consegna alla Regione (per il tramite dell’agenzia del Demanio e della Capitaneria di Porto) i beni e le strutture affidati a suo tempo in concessione. Sarà la Regione ora a definire il futuro dell’ex Arsenale: la Giunta, nella sua ultima riunione, ha affidato il mandato a tutte le Direzioni generali coinvolte a diverso titolo dall’accordo, di dare celere attuazione ai successivi adempimenti per rientrare concretamente in possesso del compendio immobiliare. La dotazione finanziaria è imponente con lo sblocco di oltre 50 milioni già individuati nel Patto per la Sardegna. La ripartizione contempla 20,4 milioni per la bonifica anche esterna della darsena dell’ex Arsenale e delle aree adiacenti; 15 milioni quale contributo per rendere produttivi gli insediamenti alla Maddalena; 15 milioni per interventi al piano stralcio del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.