Correva l’anno 1541
La flotta turca, comandata da Dragut, assedia la città di Bonifacio, poi si ritira.
3 ottobre
Bonifacio ospita per qualche giorno Carlo V che al ritorno da una sfortunata spedizione contro Algeri, sorpreso da una tempesta, ha trovato riparo nel suo porto. Il conte Filippo Cattacciolo, detto AltuBellu, gli offre la sua casa, inviandogli incontro un cavallo che, dopo essere stato montato dall’imperatore, è ucciso perché nessuno lo possa più usare. La tempesta in atto nel Mediterraneo costrinse le navi di Carlo V a rifugiarsi nel golfo di Sant’Amanza nei pressi di Bonifacio , roccaforte fondata dai genovesi nel 1195, ancora oggi una lapide che attesta l’avvenimento. Sbarcato a Bonifacio, paese di 700 abitanti, Carlo V fu accolto dal Cattacciolo, che gli offrì ospitalità prestandogli anche un cavallo per recarsi alla casa di famiglia. Nel 1553, allo stesso Cattacciolo verrà rimproverato di aver favorito la presa di Bonifacio – cittadella inespugnabile dal 1195 – da parte di una flotta franco-turca guidata in particolare dal pirata Dragut, lo stesso che era stato catturato dal nipote del Doria a Girolata nel 1540 Fu Domenico Cattacciolo a determinare la resa dei genovesi di Bonifacio, che infine furono massacrati, morti in qualche modo a lui imputabili. La flotta di Carlo V arriva davanti ad Algeri. Il 23 ottobre, cessato il vento, le truppe poterono sbarcare e accamparsi sulle alture della città. Ma nella notte successiva infuria la tempesta, che rompe gli ormeggi e disalbera le navi. Un disastro per la flotta imperiale costretta a disperdersi: “Sono affondate decine di imbarcazioni, una delle quali con tutti gli atti della cancelleria. Il temporale accompagnato da piogge torrenziali impedì anche lo sbarco delle tende, che danneggiarono la polvere da sparo, e ben presto privò le truppe cristiane di armi e munizioni”. Lanciare un attacco ad Algeri in ottobre, la stagione delle piogge, sembrava una scelta imprudente da parte di Carlo V. L’imperatore vinse davanti a Tunisi nel 1535, ma era nel mese di giugno. Nell’ottobre del 1541 tutti gli elementi si alleano contro la flotta imperiale, è la cronaca di una sconfitta annunciata: “Fernand de Gonzague e il duca d’Alba furono messi in difficoltà dal governatore di Algeri, l’eunuco Hassan, che lascia Algeri con le sue truppe e lancia un attacco contro le forze cristiane. In mare, circa duecento barche e galee si schiantarono sulla costa. Tutti i naufraghi vennero massacrati: i mercenari italiani si dispersero: solo i lanzichenecchi tedeschi tentarono di resistere.