Correva l’anno 1726
11 gennaio
Sebbene la Spagna non abbia ancora saldato il debito di guerra, il generale di Castellalfiere viene inviato nell’isola per organizzarvi i lavori di fortificazione, che saranno eseguiti a spese dell’erario regio.
3 maggio
Assume la carica di viceré di Sardegna, Filippo Guglielmo Pallavicino, barone di S. Remy.
19 maggio
Mutamento di linea sul problema della lingua: il sovrano dispone che il viceré e il gesuita Antonio Falletti studino un piano per la diffusione dell’italiano.
11 giugno
Muore all’Aia il cagliaritano Vincenzo Bacallar (era nato nel 1669); marchese di San Filippo e ambasciatore di Filippo V, è l’autore dei Commentarios de la guerra de Espana e della Monarchia Hebrea.
26 agosto
Il viceré denuncia l’afflusso di moneta calante: quarti di scudo messicani vengono introdotti nel regno dagli appaltatori dei grani, che sono ancora in gran parte spagnoli.
25 ottobre
Dichiarandolo compreso nella bolla di Bonifacio VIII, e con questa formula riconoscendolo finalmente re di Sardegna, Benedetto XIII concede al re Vittorio Amedeo II, con speciale indulto per sé e suoi successori, il patronato sulle chiese della Sardegna, colla facoltà di presentare alla sede apostolica la terna delle persone da proporsi alle chiese metropolitane e vescovili dell’Isola.