Correva l’anno 1844
Simone Ornano è sindaco di La Maddalena. Un nuovo censimento ufficiale conta 1.963 abitanti, mentre al censimento del 1848, gli abitanti raggiunsero la cifra di 2.025.
Viene attivato il faro dell’isola di Razzoli. Si erge a picco sul mare, fu costruito nel 1843. Prima dell’arrivo della corrente elettrica, la grande lampada d’acetilene richiedeva, per l’accensione, il lavoro di così tante persone che nell’edificio abitavano tre famiglie. Nel 1969, a causa delle lesioni perimetrali dell’edificio, le disagiate difficoltà di mantenere il personale a turno sul posto, il caseggiato fu dichiarato non più abitabile. Oggi è abbandonato. Un sistema di pannelli solari fa funzionare automaticamente il nuovo faro: un’alta torre situata davanti alla facciata nord del vecchio edificio, costruita nel 1974. La sua luce bianca ha una portata di 13 miglia. Una luce rossa, di portata inferiore, indica il pericolo delle isole di Lavezzi. Vi si arriva a piedi, lasciando la barca ancorata nel fiordo di Cala Lunga, per percorrere poi il chilometro del vecchio tracciato dei binari che servivano a trasportare il materiale combustibile e le derrate alimentari fin sulla cima. Da alcuni documenti della Regia Marina, del 1938, risulta che al faro erano assegnati anche due asinelli adibiti al trasporto dei materiali: Menelik e Martina. La visita all’interno del faro riporta ad atmosfere d’altri tempi, sono ancora visibili i locali delle cucine con le grandi cappe sui banconi dei fuochi, i pavimenti dell’epoca e ovunque la vista è di una bellezza indescrivibile. A nord si stagliano le alte montagne della Corsica che ad inizio primavera sono ancora innevate; sotto, le scogliere dell’isola, sorvolate incessantemente dai gabbiani reali, sprofondano nelle acque cristalline. Alle spalle, una grande vallata, con ginepri nascosti tra rocce granitiche; tante preziose specie vegetali e, in alto, il volo dei corvi imperiali.
gennaio
In gennaio, un ordine del viceré vieta ai due medici corsi Barboni e Peretti di esercitare perché privi delle patenti conseguite in un’università del Regno: la popolazione rimane priva di assistenza medica. Dal censimento si ricava che la popolazione di Santa Teresa è aumentata a 1221 anime contro le 8577 di Tempio e le 1963 di La Maddalena.
23 aprile
Antonio Susini Millelire partecipò in Argentina alla battaglia per la difesa della fortezza del Cerro. In seguito, fu nominato comandante del brigantino El legionario. Prese parte alla conquista strategica di Colonia del Sacramento e dell’isola Martín García, con lo scopo di permettere alla squadriglia garibaldina di risalire il fiume Uruguay e raggiungere le pianure interne di Salto. Occupata la città, fu messo a capo della batteria di artiglieria, agli ordini di Francesco Anzani. Per diciotto giorni guidò la difesa del fortino, fino alla battaglia di Sant’Antonio (8 febbraio 1846). Nei mesi successivi, continuò a operare nella zona, ordinando una serie di attacchi a sorpresa contro le truppe dei blancos. Dopo aver terminato la missione con il trasferimento delle truppe regolari, la sua flotta rientrò a Montevideo il 5 settembre 1847. Le sorti del conflitto volgevano ormai a favore dello schieramento dei colorados e anche sulla penisola italiana il contesto era in profonda evoluzione. Tanto le rivoluzioni siciliana e milanese, quanto le precedenti riforme costituzionali avevano aperto la strada al rimpatrio di molti esuli. Il 15 aprile 1848, mentre Garibaldi salpava assieme ad altri 63 volontari dal porto di Montevideo per unirsi alla prima guerra d’indipendenza, Antonio lasciò il comando del Legionario e assunse la guida della legione italiana. Mantenne l’incarico fino all’ottobre del 1851, coadiuvando le autorità locali quale membro della giunta militare per il controllo della città e comandando i combattenti italiani in diverse azioni di guerriglia urbana contro le truppe assedianti. Contemporaneamente si trovò a gestire l’arrivo di una nuova ondata di 173 fuoriusciti provenienti dalla penisola – inizialmente inquadrati nella Compagnia dei lombardi –, responsabili di alcuni episodi di disordine e di insubordinazione.
30 aprile
Muore a Genova il maddalenino Giuseppe Zicavo. Trascorse la sua vita combattendo sui velieri del Regno sabaudo, ricoprendo tutti i ruoli possibili, da semplice marinaio a comandante della flotta di stanza in Sardegna, dopo il trasferimento a Genova del comando navale
15 luglio
Arriva a La Maddalena la goletta francese comandata dal capitano Jugan (divenuto famoso, suo malgrado, per essere il comandante della Sémillante al momento del naufragio): ha il compito di riportare in patria un bandito corso imprigionato a La Maddalena.
14 agosto
Il Console britannico George Bomeester informava le competenti autorità isolane dell‘intento di promuovere Domenico Peretti al grado di vice console per la città e per i porti della Maddalena e di Porto Torres.
settembre
Non avendo avuto, evidentemente, risposta positiva alla supplica inviata al Re Carlo Alberto nel dicembre del 1843, con la quale chiedeva, considerate le proprie ristrettezze economiche, che gli venisse concesso “lo stesso stipendio di cui gode il Parroco di Capraia” o comunque che gli venisse accordata “un’ annua agiata sovvenzione”, il parroco di La Maddalena don Antonio Addis inviò una nuova richiesta, nel settembre del 1844, ed una successiva il 9 ottobre dello stesso anno, con la quale “implorava di venirgli accordata la somma di 300 franchi che la munificenza Sovrana, contemplata la di lui strettezza e deficienza di proventi, l’aveva benignamente compartito, in seguito al di lui genuino esposto”. In quest’ultima don Antonio Addis, dopo aver ricordato il misero stipendio di 50 scudi da lui percepito della curia di Tempio (dal quale doveva decurtare 30 scudi per il viceparroco e 6 per il donativo ecclesiastico) e dopo aver ribadito la situazione di grave crisi nella quale si viveva a La Maddalena, sottolineava come “oltre le spese straordinarie che frequentemente gli si affacciano gli riesce indispensabile l’ospitalità ai Sacerdoti e Religiosi che fanno continuamente il tragitto dalla Sardegna al Continente o arrivano dal Continente per recarsi nella Sardegna”. Fino ad allora il parroco “economizzava in modo le di lui finanze che i proventi bastavano a somministrargli la necessaria sussistenza a cui è impossibilitato nel tempo presente”. Le ragioni e le insistenze del povero parroco Addis fecero evidentemente breccia nella sensibilità dei destinatari. Pochi giorni dopo infatti, il Decreto n. 221 del 19 ottobre 1844, della “Prima Divisione Sezione feudi”, inviatogli dal Regio Palazzo di Cagliari, comunicava e disponeva che “per riguardo al corrente anno 1844 abbiamo lasciato le più precise disposizioni all’Ufficio d’Intendenza Provinciale, perché nel bilancio comunale dell’Isola della Maddalena non lasci d’inscriversi la somma di lire nuove trecento, a norma delle Sovrane determinazioni, in favore del Parroco. Per riguardo al 1843 vanno da Noi a provocarsi le benigne disposizioni di Sua Maestà, perché al ricorrente sia rinnovato il sussidio accordatogli nel 1842 (che era stato di lire nuove duecento) sulla Cassa del Monte di Riscatto”.
12 novembre
Nasce a La Maddalena, Pompeo Susini. Non aveva nemmeno 16 anni quando partì per raggiungere Garibaldi impegnato in Sicilia nella spedizione dei Mille.
15 novembre
Il faro di capo Pertusato è operativo.